61- Tra GUFO E MAGO.
Gli esami erano alle porte e l’agitazione ormai era di casa tra gli studenti del grande castello di magia e stregoneria di Hogwarts. Eltamin aveva stilato un programma di studio degno di Hermione Granger, Scorpius era completamente in palla, una macchina da guerra. Lily, aveva già avuto tre crisi di nervi perché non riusciva a ricordare nemmeno gli incantesimi di disarmo. James, invece, era rilassato come pochi, poiché i GUFO li aveva superati brillantemente l’anno prima e i MAGO, li avrebbe affrontati solo l’anno dopo.
-sapevo di trovarti qui- disse il moro Grifondoro, entrando nella stanza delle coppie ora a tutti gli effetti, la loro stanza.
-in biblioteca c’è troppa gente – disse secca Eltamin, - chi è lì per studiare, chi solo per vedere le ragazze studiare e alla fine si finisce che in biblioteca non si riesce nemmeno a leggere in santa pace-enunciò senza mai sollevare lo sguardo dal grosso tomo.
James non replicò, ma la guardò attentamente, indossava: una maglietta a tre quarti blu con un fiocco rosso al lato, anche i jeans erano blu e le accarezzavano le gambe non lasciando nulla all’immaginazione da quanto erano stretti.
Rimase fermo a osservare i suoi piedi nudi con le unghie smaltate di rosso, come quelle delle mani. Nella sua semplicità anche quel particolare era sexy.
-che hai da guardare- chiese all’improvviso la bionda.
-niente – rispose lui guardandola ancora senza spostarsi da quella posizione.
-Costatavo, quanto sono fortunato- ammise James.
Eltamin sollevò un attimo lo sguardo incontrando gli occhi azzurri del fidanzato che le sorrise, affabile, lasciando intravedere solo un attimo la voglia che aveva di lei.
La ragazza abbassò nuovamente il capo sfogliando rapida il suo quaderno degli appunti, fino a quando lo chiuse.
Un tonfo secco.
Avrebbe studiato più tardi, sì disse tra sé.
-credo che mi concederò un bagno rilassante- enunciò la bionda, posando prima un piede poi l’altro sul freddo pavimento, dando infine, le spalle a James che ancora la guardava rapito. Si sfilò prima la maglia rimanendo a schiena nuda e poi i jeans e avanzò lentamente verso la porta del bagno.
Si girò appena coprendosi con le mani il seno, ammiccando verso James.
-Mi servirebbe un aiuto per insaponare la schiena- disse guardando James negli occhi.
James non se lo fece ripetere due volte, attraversò la stanza con rapide falcate arrivando alle spalle della bella bionda, iniziando a baciarle la schiena mentre Eltamin, faceva scendere l’acqua calda nella vasca. Aggiunse i suoi famosi oli essenziali che ben presto profumarono tutto il bagno.
Dopo aver finito, la giovane si girò verso il suo fidanzato aiutandolo a liberarsi prima della camicia e poi dei pantaloni.
La ragazza, gli accarezzò il petto dal quale iniziavano a spuntare i primi pelli, poi le spalle e infine il viso. Anche James ricambiò le carezze senza mai abbassare lo sguardo, incatenando i suoi occhi a quelli di Eltamin.
-sei stupenda- disse il moro, inumidendo le labbra della giovane serpeverde con la sua lingua, prima di chiedere l’accesso alla sua bocca, coinvolgendola poi la sua lingua in una sensuale danza.
Mentre la baciava, James, la prese in braccio depositandola poi sull’acqua calda e profumata, raggiugendola poi con un balzo felino, ponendosi alle sue spalle.
Richiamò una spugna con la magia, inzuppandola con l’acqua, passandola poi con delicatezza sulla schiena bianca e liscia di Eltamin. La sentì rabbrividire e la portò verso di se afferrandola per i fianchi.
-freddo amore- le sibilò nell’orecchio il moro, prima di stringerla al suo petto baciandola poi lungo il collo.
Eltamin rise divertita, facendosi cullare dalle dolci carezze del bel moro che non perse nemmeno un attimo di quei preziosi momenti. Conoscendo Eltamin, quello sarebbe stato l’ultimo momento prima del “Tours de force” prima degli esami.
***
Teneva in bilico la piuma tra le labbra e il naso, grattandosi la tempia con fare dubbioso.
Scosse i capelli rossi, buttandosi nuovamente sul letto.
Nulla, non ricordava nulla.
Lily era nel pieno della quarta crisi di nervi, ormai non vi era più tempo per studiare l’indomani avrebbe affrontato il primo esame scritto dei suoi GUFO: trasfigurazione.
Il suo viso era segnato dalle lacrime la notte precedente si era svegliata di colpo, grazie a un incubo.
Aveva sognato che un gufo, proveniente dalla scuola irrompeva a casa sua, bersagliando la sua testa di tante lettere, come anni prima era successo a suo padre. Questa volta, però, non avrebbe annunciato a Lily che sarebbe andata alla scuola di Magia di Hogwarts bensì illustrava a lei e i suoi cari la sua sciagurata media GUFO.
Ricordò in un lampo le dodici “T” con cui la sua pagella era ricoperta.
Chiuse gli occhi e vide il viso di sua madre Ginny rigato dalle lacrime, la delusione negli occhi verdi di suo padre, il suo sogno di diventare medimago infrangersi in quel secondo e poi Scorpius.
Aveva sognato Scorpius che senza alcuno scrupolo le diceva che mai e poi mai si sarebbe mischiato a una tale imbecille.
L’ansia della notte passata la assalì ancora, quello era un sogno, ma Lily già pensava che presto, tutto si sarebbe avverato.
Quell’esame avrebbe decretato la fine della sua vita.
***
Il volto pallido dei ragazzi del quinto e del settimo anno era evidente, nessuno fiatava in sala grande, che quella mattina di giugno era particolarmente silenziosa, soprattutto dopo l’arrivo degli esaminatori che da quella mattina avrebbe interrogato i ragazzi .
Eltamin e Lily arrivarono insieme camminando fianco a fianco, come sempre con la solita camminata decisa ed elegante. Niente mostrava l’ansia e l’emozione che le due serpeverdi provavano, erano celate bene sotto la loro solita maschera d’indifferenza. Le due, sì sedettero al tavolo e con infinita lentezza si versarono il solito the al limone sorseggiandolo piano.
Non videro gli esaminatori e non si curarono di nulla, fino a quando:
Lily, guardò verso Scorpius che come lei era un fascio di nervi, mentre Eltamin attese alcuni minuti prima di guardare verso il tavolo, sempre festoso nonostante l’imminenza esami, dei Grifondoro.
I suoi occhi s’incrociarono con quelli azzurri di James che le sorrise fiducioso prima di mimare con le labbra la frase:
_vai e stendili tutti, amore_.
Eltamin ricambiò il sorriso abbassando poi lo sguardo.
***
La campanella era suonata da un minuto, tutti quelli del quinto anno erano nell’atrio aspettando di entrare nella sala grande che per l’occasione era stata allestita per gli esami.
Quelli del settimo, invece, poiché erano in numero minore, furono portati in una parte remota del castello, il famoso teatro in disuso.
A Eltamin corse un brivido lungo la schiena al ricordo di quello che aveva visto in quella grande stanza, per un momento si dimenticò dell’esame, delle leggi di trasfigurazione e di tutte le nozioni che in quei giorni aveva assimilato, ricordò solo i sospiri di quella vacca di Kelly con il suo James.
-Eltamin, se fai così io, ci rinuncio- disse tristemente Lily, svegliandola dai suoi pensieri.
La bionda scosse la testa proprio quando la preside McGranitt apriva la grande porta facendoli accomodare.
Quattro lunghissime file di banchi e sedie erano disposte nella grande sala, alla fine del tavolo che normalmente vedeva accomodati i professori durante i pasti, stavano sedute due figure.
Una vecchia dai capelli corvini e un naso aquilino che osservava i ragazzi con cipiglio severo Margareth Ogden, era il suo nome. Al suo fianco per la sorpresa di tutti vi era un giovane dai capelli azzurri. Lily sorrise di slancio quando i suoi occhi s’incrociarono con quelli di Teddy Lupin il figlioccio di suo padre. Eltamin nel vedere il cugino di suo padre non ebbe alcuna emozione, con il giovane non aveva mai avuto nulla a che fare.
La preside camminò spedita verso la tavolata e si girò di scatto verso gli studenti prendendo poi la parola:
-Devo avvertirvi che ai fogli che userete, sono stati applicati i più severi incantesimi antimbroglio, inoltre è proibito l'uso di Piume a Risposta Automatica, come pure di Ricordelle, Polsini Copiativi e Inchiostro Autocorrettivo e di tutti marchingegni inventati da tiri vispi Weasley- la professoressa scrutò uno a uno, i visi dei ragazzi che man mano che parlava diventavano sempre più bianchi.
-Ogni anno, sembra che ci sia almeno uno studente convinto di poter aggirare le regole fissate dalla Commissione Magica d'Esame-concluse la McGranitt.
-potete iniziare- disse infine, l’anziana preside.
Eltamin guardò la sua pergamena e i mille patemi d’animo che nei minuti prima l’avevano attanagliata scomparvero, ora il suo cervello era occupato dal metodo più efficace per trasfigurare un ermellino.
Sorrise e iniziò a scrivere rilassandosi sentendo dietro di se la sua migliora amica scrivere come una forsennata.
Trasfigurazione fu per le due ragazze un vero gioco da ragazzi, alla fine delle tre ore concesse confrontarono le risposte con il testo di trasfigurazione avanzata così che, più rilassate, il pomeriggio affrontarono la prova pratica. Eltamin fu interrogata da Teddy Lupin che non le riservò alcun riguardo.
-signorina Malfoy- disse Lupin, - trasfiguri questa teiera in una gallina-, disse secco il ragazzo. Guardandola senza emettere alcun sorriso, cosa che invece aveva rivolto a tutti gli altri compagni che avevano svolto l’esame prima di lei. Eltamin lo guardò dritta negli occhi prima di abbassare lo sguardo verso la teiera, fu un gesto rapido e la teiera scomparve e una grossa gallina bianca, comparve accanto al ragazzo che si scosse subito, ma non riuscì a evitare di essere beccato. Eltamin trattenne una risata e subito dopo fu congedata.
I successivi esami corsero veloci e lisci, anche Scorpius non ebbe alcun problema, poiché da anni era l’alunno più brillante della scuola.
Finalmente era arrivato anche l’esame di astronomia, l’ultimo per quello del quinto.
L’esame si svolse alle ore h.23.00, pochi erano gli alunni che avevano deciso di prendere i loro gufo in quella materia Eltamin era una di questi, l’amore che i suoi genitori e quel ramo della famiglia Black aveva sulla materia l’avevano portata ad aggiungerla senza aver particolare interesse. Non sarebbe servito al prossimo ministro della magia sapere a memoria il nome di stelle e costellazioni ma forse sarebbe servito a lei quando un giorno sarebbe diventata madre.