lunedì 6 agosto 2012

l'amore è un'altra cosa 19-20


*
Infatti.
*
Lily lisciò con le mani la gonna in seta del suo bellissimo vestito verde smeraldo,  si guardò un attimo allo specchio e non si riconobbe. Sua madre aveva esagerato con il trucco, che ora imporporava le sue guance e delineava i suoi occhi da gatta, e l’abito, che mostrava la sua schiena per intero fino ai glutei. Quell’abbigliamento unito a tacchi vertiginosi la rendevano nervosa e imbarazzata.
Aveva una gran voglia di mandare all’aria tutto e cambiarsi. Sbuffò guardandosi allo specchio ancora una volta.
“Perché aveva accettato quell’invito?”.
“ Margareth” sì disse, se non fosse per la sua migliore amica quella sera se ne sarebbe stava volentieri a casa mentre i suoi si recavano alla tana.
 Invece, erano stati tutti invitati dai Greengrass per festeggiare Margareth che entrava in accademia.
Anche Albus era entrato, ma suo padre non aveva fatto alcuna festa. Il grande Harry Potter era troppo offeso con lui per la storia di Scorpius.
“Scorpius” il suo cuore mancò un battito, mentre con la coda dell’occhio osservava il ciuffo che sua madre aveva arricciato e che ora abbelliva il suo insulso viso.
“Anche lui sarebbe andato?” sì chiese preoccupata.
“Margareth le aveva detto che non lo sentiva da un po’, ma che con molta probabilità, sarebbe andato per non indispettire il nonno.”
“Cosa avrebbe fatto se si fosse fermato a parlare?”
“ Cosa avrebbe fatto se si fosse presentato con un’altra?”
Boccheggiò.
“Sicuramente avrà già un’altra.” Quella consapevolezza le strinse lo stomaco in una morsa che a mala pena la fece respirare.
“ Perché, nonostante quello che mi hai fatto non riesco a non amarti?”
-         Lily sei pronta?- chiese sua madre dietro la porta.
-         Sì- rispose e dopo essersi guardata ancora una volta, aprì la bocca respirando a pieni polmoni, uscendo, infine, da quella che da alcuni giorni era diventa la sua prigione.
Ad attenderla ,vestito in un abito nero che fasciava il busto, c’era Albus . era serio troppo serio e questo agitava Lily ancora di più.
-         Mamma e papà sono già andati- disse offrendole il braccio, che Lily afferrò.
La rossa respirava a fatica , una stana agitazione la pervase, come se tutto quello da cui stava scappando da giorni si presentasse dinanzi a lei senza preavviso.
-         Non lasciarmi sola- disse e Albus fece finta di non sentire, smaterializzandosi all’ingresso della grande villa di proprietà del nonno della sua fidanzata.
Villa Greengrass era stupenda. Lily c’era già stata, ma in quella occasione i proprietari non erano presenti. Anche quella volta, la sua attenzione venne catturata dall’enorme fontana al centro del parco, dove una statua raffigurante una sirena riversava un acqua limpida e cristallina. Tutt’attorno, piccole lucciole incantate, indicavano la via più breve per condurre gli ospiti all’ingresso.
Quando i due Potter arrivarono all’entrata della sala, la musica era già alta e dalle voci, che si propagavano nella sala, gli invitati non erano i pochi intimi che la sua migliore amica aveva preventivato.
“ Margareth le aveva mentito.”
“ – Sarà solo una cosa tra parenti e qualche amico, tranquilla Lily- le aveva detto quella serpe della sua Migliore amica.”

-         Sorridi- disse Albus, spingendola dentro quella bolgia.
Lily sentì il fiato mancarle quando vide Astoria Greengrass venirle incontro con un sorriso entusiasta.
“Questa me la paghi Margareth Nott.”
-         Lily cara,- disse Astoria arrivando accanto ai due – quando ho visto i tuoi genitori arrivare senza di te, mi stavo preoccupando- disse la madre di Scorpius, vestita in uno splendido abito blu che delineava le sue forme asciutte e faceva risaltare i suoi occhi azzurri.
Lily sorrise falsamente, cercando di mascherare l’indignazione per essere stata raggirata. Dall’espressione che aveva suo padre,  non era la sola ad essere ignara di tutto, sua madre invece era raggiante e questo non era un buon segno per Lily.
Lily però, si sforzò di guardare la donna davanti a lei:
 Astoria le stava simpatica e forse non si meritava la sua freddezza, ma non riusciva a essere tranquilla. Quella donna, che ora  esaminava ogni suo lembo di pelle, era la madre di quel grandissimo stronzo che aveva giocato con il suo cuore.
-         Scusatemi signore, vado a cercare la mia dama- disse Albus e Lily si sentì tradita ancora, questa volta dal suo stesso sangue.
“Giuda!”
-         Vieni ti presento un po’ di gente, non sai in quanti sono curiosi di conoscerti- disse la signora Malfoy.
“Come no, come se fossi interessante?” pensò.
Lily sentì la mano leggermente fredda della donna sulla schiena, e si stupì della somiglianza che il tocco della lady aveva con quello del suo unico figlio.
La donna la concusse da brava padrona di casa tra gli ospiti, Lily riservò un sorriso a tutti. In molti, le chiesero quali fossero i suoi interessi, e a tutti Lily rispose :
-         Amo l’arte di preparare pozioni ma non disdegno incantesimi e antiche rune- in molti sorrisero alle sue affermazioni cosi aggiunse.- sono anche il capitano di quidditch  della mia casa-  finì e si sentì una vera cretina.
“Si stava pavoneggiando e non sapeva per quale motivo”
-         Serpeverde- aggiunse un vecchio che si reggeva grazie a un bastone con il manico in argento.
-         Lily- disse Astoria – questo è mio padre- aggiunse la donna e Lily abbassò il capo.
“Ora fai anche le riverenze” si maledì per quella assurda etichetta che sua madre le aveva insegnato per  non sfigurare davanti alla gente importante.
-         Oh tranquilla signorina Potter, non sprechi con me riverenze- disse il signor Greengrass. – sono più interessato sulle sue abilità in pozioni e antiche rune- disse il vecchio mago.
Lily lo guardò stranita.
-         Ho acquistato un vecchio libro e mi piacerebbe che lei lo vedesse- aggiunse l’uomo.
-         Non appena avrà un attimo libero- disse infine osservando le vecchie megere che erano bramose di conoscere la ragazza. – ora se volete scusarmi vado a sentire i discorsi noiosi che fanno i miei ospiti- Lily lo guardò sparire oltre la folla con un passo lento e cadenzale.
“Quell’uomo era strano, non certo un despota come l’aveva descritto Scorpius”
-         Lily vogliamo andare?- chiese ancora Astoria conducendola davanti a un vasto gruppo  di donne, tutte molto vecchie e con la puzza sotto il naso. Queste  le fecero mille complimenti per l’abito e il portamento.
“False! Perfino un bambino avrebbe capito che destava stare tutta imbellettata e in vetrina.”
-         Tutto bene?- chiese Astoria.
-         Si signora Malfoy- disse atona.
-         So che detesti queste cose- aggiunse preoccupata guardandosi intorno alla ricerca di qualcosa, che Lily non seppe intuire.
-         Anche io ero come te: amavo cavalcare e dipingere – disse offrendole un bicchiere che Lily non seppe rifiutare. Aveva una sete e mentre Astoria parlava, lei iniziò a sorseggiare quello che doveva essere champagne.
-         Poi..- disse la signora Malfoy con tono sognante.
-         Poi...-chiese Lily incurante della gente intorno a lei.
-         Poi, Draco mi ha chiesto in moglie e la mia vita è cambiata- finì.
Lily sorrise amaro.
-         Io non corro questo rischio- replicò.
Astoria la guardò sorridendo appena, prima che la musica si interruppe all’improvviso. Lily sentì un rumore in sala e in molti si avvicinarono verso il palco per sentire meglio.
Astoria si guardò intorno, ma non sembrava preoccupata, tutt’altro.
-         Sonorus- disse una voce che lei conosceva bene.
La gola le si seccò e si girò appena per vedere se trovava uno spiraglio per scappare. Astoria fu più lesta di lei, afferrandole il braccio. Lily la guardò meravigliata, ma la donna nemmeno la guardava, come tutti guardava verso il palco.
-         Buona sera – disse Scorpius. - Ringrazio voi tutti per aver partecipato a questo party gentilmente offerto dal mio care e illustre nonno- il giovane alzò il calice in direzione del vecchio mago che scosse il capo per l’irriverenza del giovane.
In molti però, applaudirono alle parole del giovane Malfoy. Scorpius sapeva come ammaliare il pubblico.
-         La serata, come in molti sanno, è stata attuata per festeggiare la mia bellissima cugina Margareth e il suo fidanzato Albus, che dal prossimo mese entreranno all’accademia per diventare legismago. Quindi propongo di omaggiarli con un brindisi- disse Scorpius, tutti lo seguirono. Il biondo ghignò divertito per averli conquistati senza il benché minimo sforzo.
-         Grazie, siete un pubblico stupendo e molto partecipe. – disse Scorpius  affascinandoli ancora con frasi concise e accattivanti, - vorrei la vostra attenzione ancora per alcuni minuti- aggiunse Malfoy, scendendo dal palco e dirigendosi a passo elegante verso il centro della sala, dove si trovava sua madre insieme a Lily. Tutti gli occhi erano posati su di lui e questo non faceva altro che aumentare la sua autostima.
“Ottimo Scorpius” si disse, “ Ora sfodera tutto il tuo charme con lei.” Si stava  autoconvincendo, ma dentro di se aveva una fottutissima paura di fallire per l’ennesima volta.
-         Soprattutto- disse con voce fintamente sicura, - vorrei l’attenzione di Lily Luna Potter-.
Quando il suo nome  echeggiò per la sala Lily si sentì morire e non seppe come riuscì a non svenire quando le persone che le stavano davanti, ostruendole la visuale, si spostarono di lato per far passare Scorpius.
Lo guardò allibita per la situazione in cui l’aveva posta, la sua mente e i suoi occhi però la tradirono, venendo immediatamente rapiti dal ragazzo che avanzava sicuro verso di lei. Scorpius era bellissimo, vestito con un abito elegante color grigio perla che faceva risaltare i suoi occhi magnetici, la camicia bianca era fermata da una fascia nera che completava l’abito. Quella sera, come del resto tutti gli altri uomini, portava il papillon e non la cravatta. I suoi capelli color del grano, cadevano morbidi sulla fronte e il suo sorriso illuminava il già bellissimo volto.
-         Lily- disse e la sua voce divenne più dolce e roca, Lily ebbe un brivido.
-         So che detesti queste cose e ora mi starai odiando- disse Scorpius.
  Lily, infatti, non seppe per quale motivo non gli urlasse contro tutto il suo odio.
“Doveva dirgli che lo odiava”.
“Doveva ribadirgli che tra loro non ci doveva essere nemmeno più uno sguardo”. Ma non disse nulla, rimase immobile al centro della sala davanti a Scorpius, che ora la stava guardando come se fosse l’unica al mondo.
Il cuore, sleale come pochi , iniziò a battere come un forsennato, ricordandogli che quel ragazzo che ora la stava guardando era l’unico che avesse mai amato in tutta la sua breve vita. La gola si seccò, non appena i suoi occhi azzurri incrociarono quelli grigi e magnetici di Scorpius e le mani, non seppe perché, iniziarono a tremare.
-         Ma questa è l’unica opportunità che ho di parlarti- disse, mentre attorno a loro la folla si fece curiosa.
Lily, però, non li vedeva lei guardava Scorpius e Scorpius guardava solo lei.
-         Ho sbagliato- disse Scorpius e Lily si sentì morire.
-         Ho sbagliato a non lottare con le unghie e con i denti per ottenere il tuo perdono- aggiunse – Ho sbagliato a far entrare quella donna a casa mia. Ho sbagliato perché non ti ho fatto capire quanto sei importante per me, quanto tu sia unica. Solo in questo ho sbagliato- disse calibrando il tono di voce, affinché tutti sentissero ciò che stava dicendo.
Lily respirò affondo e un frusciò la distolse dallo sguardo di Scorpius: Suo padre Harry era dietro il giovane Malfoy seguito da sua madre, e da come guardava il professore di Pozioni non era felice della sceneggiata.
-         Ora metto tutto me stesso, nelle tue mani- aggiunse inginocchiandosi davanti alla ragazza che era come incantata dalla scena.
-         E ti chiedo- disse frugando in una delle tasche della giacca. – vuoi perdonarmi e rendermi felice diventando mia moglie?-.
Il mondo in quel preciso istante sembrò fermarsi per la giovane Lily Potter.
Lily sgranò gli occhi non appena davanti a lei comparve uno degli anelli più belli che avesse visto. L’anello: era in oro bianco e al centro aveva uno smeraldo a forma di stella. Lily non capiva più nulla, sentiva tutti gli occhi degli invitati puntati su di lei.
-         Scorpius – disse Lily e il biondo sollevò lo sguardo incatenando i suoi occhi a quelli della giovane.
-         Non vorrai rifiutare..- disse una vecchia strega poco lontano da loro.
Lily sbuffò per quell’interruzione poco gradita.
-         Lily ti prego ... io ti amo- disse Scorpius e la sicurezza che fino a pochi istanti prima paventava davanti a tutti, venne meno .
Lily respirò a fatica, socchiudendo appena gli occhi, poi, fece un passo indietro.
In quell’attimo Scorpius Malfoy abbassò il capo, sconfitto.
Lily lo guardò veramente solo in quell’istante.
“Dov’era finito il ragazzo spavaldo che aveva iniziato a parlare?”
 “Dov’era il ragazzino viziato che non si abbatteva mai? Che lottava per conquistare ciò che voleva fosse un premio o qualcosa di più importante come il rispetto di qualcuno che gli importava?”
“Era stata lei a ridurlo in quello stato?”  sì , si disse.
-         Sì-  confermò Lily riuscendo finalmente a parlare.
Scorpius sollevò di scatto la testa, incredulo nel vederla ancora lì davanti a lui.
-         Sì- urlò infine il biondo, alzandosi e avvicinandosi a lei sotto lo sguardo sognante di tutte le donne presenti.
Quando Scorpius si avvicinò a Lily per congiungere delicatamente le sue labbra a quelle della giovane Potter, l’intera sala batté le mani alzando i calici alla nuova coppia.
Scorpius si staccò a malavoglia dalle labbra calde e invitanti di Lily. Poi, le prese delicatamente la mano e sempre guardandola negli occhi le infilò l’anello nell’anulare.
“ Ora sei mia”
La ragazza sorrise a quella scena e lui infischiandosene della gente che li guardava la ribaciò, questa volta con più passione. Assaporò le sue labbra che sapevano di fragola e champagne e con decisione chiese ad esse, l’accesso per unire le loro lingue in un bacio appassionato.
-         Mi sei mancata- disse tra un bacio e l’altro a voce talmente bassa che anche Lily lo sentì appena.
-         Anche tu- rispose la ragazza respirando appieno il suo profumo, mentre con le mani ancora tremanti sfiorava la schiena dell’uomo.
-         Ti amo- disse Scorpius sorridendole.
-         Ti amo- rispose Lily, sfiorandoli il viso attenta a non fargli male dove sapeva, benché camuffati con la magia, c’erano i lividi dei pugni che suo padre e suo fratello avevano inflitto a quello che presto sarebbe diventato suo marito.
“Oddio mi sposo” pensò.
“Oddio sto sognando.”

***
La musica aveva ripreso a suonare e gli invitati avevano finalmente distolto i loro occhi dai giovani neo fidanzati.
-         Visto – disse Draco rivolgendosi ai due giovani che gli stavano accanto.
-         Non c’è stato nessun spargimento di sangue, come pensavi tu Potter- disse osservando Albus . – è Scorpius, benché tu non credessi in lui- aggiunse voltandosi verso la nipote Margareth – ha appianato le divergenze con la sua fidanzata- concluse Draco.
Margareth non rispose allo zio, i suoi occhi erano rapiti dal sorriso radioso di Lily e Scorpius.
-         Fatto sta- disse Theodor Nott raggiungendo il trio – che il caro vecchio Harry Potter non sia per niente contento della cosa- .
Draco rise divertito.
-         Ora non può più nulla- disse Malfoy Senior, catturando l’attenzione vero di se.
-         Lily ha accettato. Ha acconsentito al matrimonio, infilandosi uno dei più antichi e preziosi cimeli della famiglia Malfoy-.
Margareth guardò lo zio allibita.
-         Non avrete?- disse allarmata la Nott.
Albus buttò giù tutto d’un fiato il firewhisky.
-         Quello- disse Draco -non mi sembra uno sguardo disperato- aggiunse osservando gli occhi di Lily che brillavano di gioia. Infondo non è da tutte sposare un Malfoy- finì Draco alzando il calice all’indirizzo dei due promessi che ballavano abbracciati al centro della sala.
-         Questo non cambia nulla-, replicò Margareth. Avete agito alle sue spalle-
-         Hanno agito da Serpeverde- disse Albus, lasciando senza parole la sua fidanzata.
-         Io farei lo stesso se tu non volessi più stare con me- disse.
-         Tu Potter non fai proprio nulla- replicò il signor Nott.
-         Mi spiace contradirla signore- disse Albus ma io ho fatto già molto e in quell’istante per la prima volta in vita sua Margareth Nott arrossì.
Suo padre la guardò stranito e poi un’insana idea gli balenò in testa.
“ Non sarà....”
-         Albus Potter di le tue ultime preghiere – disse Theodor Nott brandendo la bacchetta.**
L'amore è un'altra cosa.
***
Scorpius non lasciò Lily per nessuna ragione, nonostante gli sguardi che Harry Potter gli lanciava. In quel momento l’unica cosa che interessava al rampollo di casa Malfoy era stringere a se la sua promessa e infondergli tutto l’amore che provava per lei.
-         Ti va una passeggiata nel parco?- chiese Scorpius e Lily acconsentì con un rapido gesto del capo, intrecciando le sue dita fini e bianche in quelle del giovane.
Scorpius le baciò il capo e furtivamente uscirono dalla sala sotto lo sguardo divertito del vecchio Albert Greengrass. Arrivati alla porta d’ingresso, Lily, ebbe un leggero brivido di freddo. Scorpius osservò la sua dama, incantandosi per alcuni attimi sulla provocante scollatura che scopriva per intero la schiena, celando agli occhi del biondo solo il fondoschiena alto e sodo.
“Divina”
-         Aspetta- disse riprendendosi da quella visione celestiale, posando con infinita galanteria la sua giacca sulle spalle scoperte della ragazza.
-         Grazie- rispose Lily arrossendo.
-         Vieni – disse poi il giovane conducendola per il parco, cercando una zona abbastanza appartata nella quale parlare.
Scorpius le mostrò un piccolo sentiero acciottolato, circondato ai lati da siepi abilmente scolpite e raffiguranti animali fantastici come centauri e unicorni.
Lily rimase ammaliata da quello che vedevano  i suoi occhi, Scorpius ne era soddisfatto e compiaciuto. Alla fine giunsero al centro di una piccola radura, dove nascosta da alberi secolari era disposto un grande roseto.
-         Le rose- disse Scorpius sono da sempre il simbolo della famiglia Greengrass, mio nonno e suo padre prima di lui, le hanno utilizzate per preparare delle antiche pozioni che le donne utilizzano per ammaliare gli uomini-.
-         Pozioni d’amore?- chiese Lily.
-         In un certo qual modo, possono sembrare tali ma non hanno lo stesso effetto. Queste aiutano l’uomo a ricordare perennemente il profumo della donna che è uscita con lui-
-         È un ‘inganno- disse semplicemente Lily osservando le rose davanti a lei, erano colorate e bellissime.
-         A volte servono per convincere un uomo- replicò Scorpius – o una donna che non vuole capire quanto è importante per l’uomo che ha ammaliato- disse il biondo, Lily accennò ad un impercettibile sorriso che non sfuggì al ragazzo.
-         Tu mi hai ingannata questa sera?- chiese in un sussurro la giovane.
-         Solo questa sera- rispose Scorpius catturando lo sguardo di Lily.
-         Pensi che ti ho detto sì, per la dichiarazione estremamente romantica?-chiese ancora Lily.
-         Non lo so, spero che non sia solo per questo- dichiarò Scorpius facendo ridere Lily ma non con la bocca bensì con gli occhi che brillarono alla luce della luna.
-         Infatti- disse Lily scostandosi dal biondo per ammirane la rosa che stava al centro dell’aiuola.
-         Non è per quello che ti ho detto si -aggiunse. Il biondo le si avvicinò sfiorandole appena i fianchi con le mani rigorosamente gelide.
-         Lily- disse facendola girare verso di lui – per me è importante sapere che mi credi- disse Malfoy guardandola in quell’oceano azzurro che erano i suoi occhi.
-         Crederti...-
-         Sì, se non credi nella mia innocenza la nostra storia parte male- disse tutto d’un fiato il biondo, sfiorando con i polpastrelli il viso di Lily.
-         Credo sia impossibile tornare indietro- disse guardandolo negli occhi senza alcun imbarazzo. Scorpius aggrottò la fonte incredulo.
-         Come...-
-         Ti sei scordato che ero la tua migliore amica?- disse Lily sfoderando un sorriso divertito.
-        E pur non essendo sicura della mia innocenza hai deciso che valeva la pena legarti a me per sempre?- chiese ancora Scorpius preoccupato per la risposta che a breve Lily gli avrebbe dato.
-         Chi ti dice, che non ti creda?- disse Lily.
-         Mi credi?- urlò Scorpius – dimmelo ti prego- aggiunse.
Lily scosse il capo e si girò a guardare le rose trattenendo a stento una risata.
-         Dai Lily- la richiamò Scorpius – dimmelo che ti costa-
-         Oh mi costa moltissimo e mi terrò questo segreto fin quando non sarà troppo ingombrante da tenere. Ti avverto però- disse seria volgendo lo sguardo sul giovane che ora si fece attento.
-         Se si avvicina un’altra volta a te, prima ammazzo lei e poi affatturo per sempre i gioielli a cui tieni tanto, e non Malfoy, non mi riferisco ai cimeli dei Malfoy ma solo ai tuoi- disse sprezzante e in quel momento Scorpius capì perché Lily era stata smistata a Serpeverde.
***
Sua madre l’aveva accompagnata alla stazione di Londra per prendere per la seconda volta  in quell’anno scolastico, il treno che l’avrebbe condotta a Hogwarts.
Suo padre, come a settembre , non era venuto ma questa volta non era per via del lavoro di auror ma per l’arrabbiatura per il suo imminente matrimonio.
-         Lily cara- disse sua madre – non preoccuparti. Vedrai che si risolverà tutto – disse Ginny Weasley abbracciandola stratta proprio nell’istante in cui la locomotiva iniziò a fischiare.
-         A tuo padre passerà presto. Poi, ora che diventerà nonno- aggiunse Ginny sorridendo appena alla figlia- inizierà ad ammorbidissi.
-         Lo pensi veramente mamma o è solo una frase ad effetto che mi dici per tranquillizzarmi’- chiese Lily.
-         Lo penso- rispose sua madre contrariata ma non resistette poi molto.
-         L’unica cosa che ti chiedo Lily è quella di non fare alcun scandalo. Non so come mai, ma nessuno nemmeno i giornali sanno del tuo fidanzamento-.
Lily si morse il labbro nervosa.
-         Non è una cosa disdicevole – rispose stizzita.
-         Lo so tesoro ma è pur sempre un tuo professore-. Lily abbassò lo sguardo.
 "Lo sapeva bene che Scorpius era un suo professore".
-         Va bene mamma ora è meglio che salgo- disse in un filo di voce. Ginny la baciò sulla guancia e l’osservò salire sulla locomotiva.
“ Piccola mia mi spiace tanto, ma lo faccio soprattutto per te.”

*
Lily salì sul treno e a passo lento andò a cercare uno scompartimento vuoto. Camminò molto prima di trovarne uno e finalmente, stanca per aver spinto il baule, si sedette osservando il paesaggio fuori dal finestrino. Londra ricoperta di neve era uno spettacolo incantevole, il fumo che fuoriusciva lento dai fumaioli dei palazzi settecenteschi,  il big bang che si scorgeva in lontananza, il Tamigi; Tutto la emozionava di Londra.
-         Sembri nostalgica?- chiese Alice sedendosi davanti a lei.
Lily la guardò un attimo, sorridendole lieve. La Paciock con il viso paffuto e dolce, i grandi occhi azzurri e la sua perfetta e immacolata divisa Grifondoro la resero per un istante serena.
-         Sono divertente?- chiese Alice guardandosi gli abiti.
-         No- rispose Lily preoccupata di non offenderla. – pensavo ai cambiamenti della vita e...-
-         E...?- chiese Alice curiosa.
-         E poi ho guardato te ed ho pensato che alcune cose rimarranno per sempre uguali- concluse Lily. Alice sorrise amaro.
-         Immagino, - rispose alice guardandosi le mani – la piccola e cretina Alice Paciock non cambierà mai-
-         Alice- la riprese Lily.
-         Come può cambiare un insulso simile-
-         Alice che stai dicendo-
-         Niente- disse la Grifondoro alzandosi. Lily si alzò di conseguenza bloccando la porta prima che la ragazza potesse uscire.
-         Che cosa volevi dire prima?- chiese Lily preoccupata.
-         Niente- replicò alice guardandola in viso mostrando tutto il suo orgoglio Grifondoro.
-         Alice-
-         Ho incontrato James durante le vacanze- disse tutto d’un fiato. – Era in un locale con degli amici, immagino fossero dei compagni di squadra -.
Lily si fece attenta. – Io,- aggiunse la Grifondoro - ero con alcune amiche e mia cugina, quella che abita in Svizzera,- disse ancora Alice e Lily annuì.
“ Quell’oca giuliva” pensò la Potter, ricordando perfettamente che suo fratello James con quella ragazzina si era divertito e parecchio solo un anno prima.
-         L’ho salutato per educazione e poi sono andata in bagno- raccontò ancora Alice. – quando stavo parlando con lui, sentivo le risatine dei suoi amici dietro le spalle, ma ho evitato di fare scenate, non volevo passare per la solita ragazzina-.
Lily non sapeva per quale motivo ma era certa che suo fratello, avesse fatto qualche grandissima cretinata. Peggio ancora, avesse dato fiato ed espresso uno dei suoi ridicoli pensieri.
-         Quando sono tornata dal bagno, l’ho sentito dire ad uno di quei ragazzi che non ero niente di speciale. Primo non ero bella, sì ha detto cosi- ricordò Alice tra le lacrime. – Secondo, non valeva la pena nemmeno sprecare tempo a corteggiarmi, perché tanto non ci stavo- finì.
-         James ha detto questo?-chiese Lily.
-         Ha aggiunto tra le risate generali- disse Alice – che ero una verginella frigida e che solo un cretino come suo cugino Hugo si poteva innamorare di me-.
-         Dimmi che sei andata li e gli hai spaccato la faccia-disse Lily.
-         Vorrei dirtelo Lily- disse triste -ma no, sono scappata a casa a piangere e cosa ancora più triste, lui mi ha pure vista piangere- concluse.
-         Lo uccido. Te lo giuro io lo uccido- disse Lily furibonda.
-         Ieri -aggiunse ancora Alice, -sono andata al campo. C’era quella partita che Hugo e Fred hanno organizzato per tenersi in allenamento durante le vacanze- Lily mosse il capo facendo segno ad Alice di continuare.
-         Ecco... sono andata anche io- Lily sollevò un sopracciglio perplessa.
-         Tu desti il quidditch- le ricordò Lily.
-         Già- confermò Alice- sono andata perché sapevo che c’era Hugo ma soprattutto sapevo che c’era lui-.Lily ormai la guardava allibita.
“Oddio che ha fatto?”
-         Ho aspetto Hugo alla fine della partita e quando ho visto che James stava passando , ho baciato tuo cugino-
-         Baciato?-
-         Si in bocca con la...-
-         Ok ti prego niente particolari, per favore-
-         Quando- replicò Alice continuando poi a raccontare, -  Hugo si è avvicinato a Zabini, io mi sono allontanata per ritornare sugli spalti e James si è avvicinato-
Lily deglutì.
“Se le ha detto un’altra cattiveria questa volta lo crucio”
-         È stato peggio di quella sera al locale, disse Alice mettendo le mani in viso
-         Mi ha detto che non dimostravo nulla a baciare uno che era cotto di me. Che rimanevo una ragazzina –
-         Dimmi-
-         Gli ho dato uno schiaffo e sono scappata. Scappo sempre sono proprio una grande grifondoro disse trattenendo un singhiozzo. –ora disse triste- mi nascondo da Hugo perché non so come dirgli che non m’interessa e l’ho usato per fare ingelosire uno a cui di me non gli frega nulla-.
-         Non ti merita è solo un troll. Mio fratello è la peggior specie di troll esista-.
-         Sì- rispose Alice – lui non diventerà mai per me un principe come Malfoy è diventato per te-.
-         Lily non seppe rispondere alla bionda amica l’unica cosa che fece fu accoglierla tra le sue braccia e consolarla.
“James Sirius Potter, questa la paghi . Giuro che la paghi”
*


Gli studenti erano arrivati al castello all’imbrunire, la sala grande , dopo settimane , era nuovamente colma di alunni rumorosi.
Lily seduta nel solito posto nella bancata dei Serpeverde mangiava lentamente la minestra.
-         Carino l’anello che porti- disse Koller - Regalo del tuo facoltoso fidanzato- aggiunse.
Lily sbuffò spazientita, ma nonostante l’insolenza di Marcus continuò a rimanere seduta nel suo posto.
-         Certo che avrebbe dovuto fare di meglio, - non sembra molto prezioso- aggiunse. - Io alla mia nuova fidanzata Nadine, - ho regalato un anello realizzato appositamente per lei dai folletti-. Lily scosse il capo alla demenza degli uomini, soprattutto a uno in particolare che continuava a blaterare senza che lei lo degnasse di un solo sguardo.
Quando la minestra nel piatto scomparì Lily si alzò dalla panca e sotto lo sguardo argenteo del suo uomo e quello indignato di Koller uscì dalla sala.
Un’ora dopo...
-         Che ci fai qui al freddo?- chiese Scorpius sedendosi accanto a Lily sulla balaustra in legno della torre di Astronomia.
-         Penso- rispose la giovane.
-         Devo preoccuparmi?- chiese Scorpius osservandola alla luce della luna.
-         Sì- rispose Lily. Il professore di pozioni rimase spiazzato – credo che se ucciderò mio fratello, come intendo fare, avremo dei problemi per l’organizzazione del matrimonio.
-         Che ha fatto James?- chiese Scorpius prendendo finalmente fiato.
-         È  demente- disse Lily.
-         Non è una novità- replicò Scorpius.
-         Ha trattato male Alice- aggiunse Lily.
-        La Paciock?- chiese stupito Malfoy – immagino quanto ne è felice il vecchio Neville- disse Scorpius, immaginando il professore di Erbologia affatturare il rampollo di Harry Potter.
“ Si concluderebbe una ventennale amicizia” Pensò.
-         Dubito che Alice gli racconti queste cose- disse Lily, interrompendo i pensieri di Scorpius.
-         Uhm, interessante è una roba segreta- disse ghignando il rappresentante della casa di Salazar Serpeverde.
-         Smettila,- lo riprese Lily dandogli un leggero colpo sul fianco.- ehi signorina Potter – disse Scorpius con autorità, si ricordi chi comanda qui-finì il biondo.
-         Oh mi dica Professor Malfoy, chi comanda qui?- replicò Lily soffiando a fior di labbra.
Scorpius perse un battito quando senti il seno della sua Lily sul suo petto, la gola gli si seccò quando la vide gattonare felina verso di lui e strusciarsi senza alcuna vergogna sul suo corpo.
-         Sei irriverente – disse con voce roca.
 Lily ammiccante, gli riservò un occhiata carica di sessualità e Scorpius non capì più nulla.
Gli morse il labbro e senza lasciargli il tempo di indietreggiare afferrò i fianchi costringendola a sedersi su di lui. Lily spalancò gli occhi sentendo la virilità di Scorpius aumentare sotto le sue gambe e non poté nulla quando lui strofinò il suo membro sulle sue mutandine.
Lily deglutì sonoramente e reclinò la testa esponendo il suo busto agli occhi pieni di libidine del giovane professore. Scorpius pronunciò un incantesimo non verbale che privò la ragazza della camicia.
-         No- disse flebile Lily, - non qui ti prego- aggiunse Scorpius le morse il collo ricoprendola di baci bollenti. Avrebbe voluto marchiarla, per fare capire a tutti che quella donna era sua e sua soltanto.
-         Andiamo da me- disse infine raccogliendo la camicia e aiutandola ad abbottonarla.
-         Sì- disse Lily e con la paura di essere scoperti si avviarono furtivamente per il castello. Arrivare senza alle segrete senza essere scoperti fu una vera impresa, molti infatti erano le coppie che quella notte avevano voglia di intimità. Quando finalmente i due amanti arrivarono alle stanze riservate al professore di pozioni , l’atmosfera, forse dovuta all’adrenalina del pericolo di essere scoperti, si fece immediatamente calda.
-         Allora- disse con voce roca Scorpius, chiudendosi la porta alle spalle – dove eravamo rimasti?-.
 Lily lo guardò un attimo, ridendo a quelle parole. Le risate però presto divennero sospiri. Scorpius non le lasciò nemmeno il tempo di respirare, che si avventò sul suo corpo, magro e infinitamente sensuale. La spogliò lentamente, osservando e poi baciando ogni porzione di pelle della donna, la venerò e l’amò, donandole tutte le attenzioni che una donna potesse desiderare. 
-         Scorpius – disse Lily ansimando ormai allo stremo della libidine.
-         Voglio...-
-         Cosa vuoi?- chiese eccitato al solo sentire che lo desiderava.
-         Voglio... voglio te- disse finalmente e Scorpius non si fece pregare. Con una manata fece rovinare tutti i suppellettili presenti nella sua scrivania a terra e aiutò Lily a distendersi sulla scrivania in noce.
Entrò piano in lei, senza farsi prendere dalla foga. Aveva aspettato questo momento da mesi. L’aveva desiderato e bramato da quando aveva posto le sue labbra per la prima volta su quelle di Lily.
In quell’istante aveva capito che era lei la donna della sua vita e ora per la prima volta l’avrebbe resa donna a tutti gli effetti.
“Sua e di nessun altro”
-         Farà male- disse piano cercando di tranquillizzarla con le parole. – ma ti prometto che sarà delicato, amore- aggiunse Lily respirò stringendosi al petto di Scorpius che ora iniziava a spingere dentro di lei.
Una spinta.
E una fitta si propagò fino al basso ventre di Lily, che trattenne il fiato e digrignò i denti.
Due spinte , e il dolore si fece più acuto.
Una terza e Lily non riuscì a trattenere un urlo. Scorpius si fermo cercando di farla calmare e abituare al dolore.
-          Rilassati – disse e Lily di rimando sbuffo.
Scorpius riprese a spingere in lei, una spinta un'altra il dolore si mischiava al piacere. Un’altra spinta questa voce più forte , penetrante delle altre. Scorpius strinse con forza le mani sui fianchi di Lily e inizio a spingere con un ritmo più incalzante.
-         Asseconda il movimento- le chiese piano e Lily nonostante il dolore che ancora le mozzava il fiato lo assecondò.  Spinse ancora e ancora fino a quando non riversò in lei il suo seme. Lily respirò affannosamente cercando di tranquillizzare il battito.
Scorpius si accasciò, esausto ,con il capo sul suo seno.
-         Scusa- disse , mentre Lily gli accarezzava il capo. – credo sia stato orribile per te-
-         No, solo doloroso- lo tranquillizzò Lily.
-         Quindi orribile- replicò Scorpius.
-         Niente è orribile se è fatta con te- ribadì la Potter, Scorpius sollevò un poco la testa per guardarla negli occhi.
-         Sei stupenda- disse baciandole le labbra. Lily rise a quelle parole dimenticando per un attimo il dolore che non accennava a scomparire.
-         Sai una cosa Scorpius- disse infine.
-         Cosa? chiese curioso.
-         Non so se metterò più piede in questa stanza- ammise- ogni volta che la vedrò penserò alle tue spinte vigorose. Dovresti consigliare al prossimo professore di pozioni a cambiarla con una nuova- disse ammiccante.
Scorpius la guardò un attimo.
-         Dici che starebbe bene nello studio della nostra casa- replicò il biondo azzittendola con un bacio prima che potesse replicare.


***
Alcuni mesi dopo...

La sala grande era stracolma di gente, alunni, professori e parenti dei giovani che quell’anno avrebbero ricevuto il diploma invadevano quelle antiche mura.
Infatti, anche quell’anno la scuola a Hogwarts era finita. Lily, dall’alto della sua spilla di caposcuola teneva, come l’anno prima il suo promesso sposo, il discorso di commiato.
-      Amici, compagni, professori , famigliari- disse a voce alta- finalmente questo giorno tanto atteso è arrivato. Sembrava un sogno quando solo undicenni varcavamo il grande cancello preceduti da Hagrid- disse volgendo un sorriso carico di sentimento verso il guardia caccia.
-       Invece , ora siamo qui: Vestiti a festa e con un diploma tra le mani. Questo – aggiunse indicando la pergamena ci aprirà le porte di un nuovo mondo, pieno di incognite ma sono certa altrettanto pieno di soddisfazioni. Che diveniamo Legismago, Medimago, Pozionisti, Auror , Ricercatori o Genitori, oltre quel cancello che anni fa abbiamo varcato pieni di aspettative, ci aspetta la vita. Godiamoci questo momento e prepariamoci a rimbucarci le maniche, amici- disse osservando i suoi compagni , volgendo poi il suo sguardo verso i professori.
Scorpius le sorrise radioso.
-         Il futuro è nostro- concluse Lily e presto fu sommersa dagli applausi.
**
La sala era nel caos più totale, Lily dopo aver fatto le foto con i parenti e gli amici aveva girovagato qua e la ricevendo i complimenti da molti tar compagni e professori.
-         Bel discorso Potter- disse Marcus Koller e Lily sollevò gli occhi al cielo irritata solo a sentire la sua voce.
-         Grazie- disse più per educazione che per voglia di parlargli.
-         Allora. Che farai da grande?- chiese
“Perché diammine gli ho parlato”
“ Stupida! Stupidissima Lily!” Si maledì.
-         Credo che farò domanda per entrare al dipartimento di pozioni- disse guardandosi intorno alla ricerca di qualcuno che la salvasse da Marcus Koller.
-         Pozioni!-
-         Proprio non riesci a stare lontana da Malfoy- disse con disgusto
Lily si girò di scatto, sfidandolo con lo sguardo.
-         Prima però , aggiunse – mi sposo-. Koller boccheggiò.
-         Già Koller- disse Scorpius infischiandosene degli sguardi sbalorditi di genitori e colleghi.
-         Hai davanti a te la prossima Lady Malfoy- disse a voce alta e fiera.
La sala piombò nel silenzio.
-         È uno scherzo?- chiese Marcus.
-         No – disse Lily – non ti ricordi l’insignificante anello che dicevi mi avevano regalato per Natale- aggiunse divertita – è uno dei cimeli più antichi del casato dei Malfoy-. Marcus la guardò con rabbia e senza nemmeno scusarsi si allontanò dalla coppia che ora sotto lo sguardo di tutti raggiunse i Potter.
-         Pessima sceneggiata- disse James a Scorpius.
-         Pensa a quelle che fai tu Potter- disse Scorpius. Io almeno ho trovato il coraggio di prendermi la donna che amo tu, invece riesci man mano che il tempo passa a farti odiare da lei-.
James tacque non appena Scorpius finì la frase, si guardò intorno preoccupato e si ghiacciò. Quando vide Alice parlare con un tipo che non conosceva.
-         È un cugino- disse Lily che aveva assistito allo scambio di battute tra suo fratello e il suo fidanzato.
-         Dovresti...- aggiunse ancora la Potter. James la guardò stranito.
-         Hai capito male- si affrettò a dire James, buttando giù tutto il contenuto del bicchiere che aveva in mano.
-         Io credo di non sbagliarmi, invece, ti conosco come le mie tasche e ti consiglio di affrettarti. Perché il treno, passa solo una volta- concluse Lily. James respirò a fatica indugiando ancora una volta su Alice che in quell’istante incrociò lo sguardo con quello di James, distogliendolo un attimo dopo.
“Merda!”
Scorpius si avvicinò ai due e senza degnare  il cognato di un solo sguardo, chiedendo infine a Lily di ballare.
-         Non vorrete dare spettacolo?- Domandò irritato Harry Potter, Lily nemmeno lo sentì.
-         Harry ti prego si sposano tra un mese, rilassati- disse sua moglie, sorridendo a Scorpius che ricambiò il sorriso.
-         Potrei ingelosirmi- disse Lily non appena Scorpius la condusse al centro della sala.
-         Di chi?- chiese stranito.
-         Di mia madre- replicò ridendo.
-         In effetti Potter, tua madre è una grande donna- Lily lo guardò truce – ma io preferisco la mia bellissima e infida Serpeverde- aggiunse Scorpius prima di baciarla senza alcuna vergogna davanti a tutti.
***
Camminava da sola lungo il viale che dal castello porta al lago nero e non appena arrivò davanti a quella pozza scura si sedette.
-         Non festeggi?- chiese James facendola spaventare.
Alice cercò di calmare il battito, ma non vi riuscì visto che James si era seduto al suo fianco e ora osservava il lago davanti a lui.
-         Dovresti – disse – questo è uno dei momenti più importanti di un mago o strega-
-         Non ho bisogno di ubriacarmi e fare la scema per dimostrare che sono felice- replicò alice.
-         Già io dimostro la mia felicità solo in questo modo-
-         Non volevo...-
-         Hai ragione, non mi sono offeso Alice- ammise.
-         Ieri ho firmato un nuovo contratto- aggiunse, sdraiandosi nel prato. Alice si girò ad osservarlo: Era stupendo e lei si sentiva una stupida.
“ Lo vedi l’unica cosa per cui gli servi e parlare. Sicuramente non ha trovato nessuna disponibile per divertirsi.”
-         Giocherò a Londra il prossimo anno-
-         È una cosa...-
-         Sì è una cosa positiva disse James sorridendo appena.
-         La squadra di quidditch del Chelsea è diventata importante negli ultimi anni, e il suo presidente è uno che paga bene- disse James.
-         Ah sono contenta per te- disse alice atona.
“Chissà in quante ambiranno a starti affianco”
-         Già- disse James – tutti sono contenti per me – l’unico che non è contento sono io- finì.
Alice si girò di scatto, non l’avrebbe guardato per nessuna ragione e si ostinò a osservare il lago.
-         Che farai questa estate?- chiese James.
-         Io... io non lo so un corso penso.
-         Trasfigurazione?- domandò James.
Alice lo guardò allibita
“Come fa a saperlo?”.
-         È la tua materia preferita se non sbaglio- aggiunse.
-         Si, non sbagli – rispose piano.
-         Dove lo farai?- chiese ancora James.
-         Penso a Londra- rispose alice contorcendo le mani.
-         Esci con me questo sabato-
-         È meglio di no-
-         Alice- disse James
-         Ti prego, lo so che non dovrei nemmeno rivolgerti la parola dopo quelle cose che ti ho detto a Natale-.
-         Bravo non dovresti nemmeno rivolgermi la parola e ancora meno dovresti ...-
Alice non riuscì a finire la frase che James, senza preavviso, le tappò la bocca con uno dei baci più dolci che avesse mai dato.
Quello fu il primo di una lunga serie che portò a una convivenza, contrastata da Neville, e infine a un matrimonio.
Anche Lily e Scorpius si sposarono un mese esatto dopo la consegna dei diplomi ed entrambi, per la felicità di Draco Malfoy, entrarono a far parte del dipartimento di pozioni.
Dopo alcuni anni, tre per la precisione, un piccolo Malfoy, anzi una piccola principessa arrivò ad allietare le loro giornate: Eltanin Cassiopea Malfoy.
Occhi azzurri e capelli biondissimi, la piccola e viziata bambina era la gioia dei suoi nonni: Harry Potter e Draco Malfoy e il tormento dei suoi genitori.
Anche Margareth Nott e Albus Potter si erano sposati, ma prima di diventare marito e moglie a rallegrare la loro vita era arrivato il Piccolo Theo Potter: capelli biondi come la madre, occhi verdi come il padre, parlantina irriverente e acuta come il nonno materno e amore per il pericolo come il nonno paterno.
Se qualcuno di voi si sta chiedendo che fine ha fatto Rose, questo non è prevenuto a chi vi ha narrato la storia. Si solamente che sua madre Hermione l’ha rimproverata talmente tanto per la sua poca morale che la giovane da molti anni non si fa vedere nella Londra magica e sinceramente nessuno ne sente la mancanza.



The end.
Spazio Autrice:
Anche questa storia si è conclusa, spero vi sia piaciuta quanto a me è piaciuta scriverla.
Vi ringrazio per il sostegno che mi avete dimostrato e vi invito a leggere le nuove storie
Il Giardino Segreto- Dramione-
Giorno per Giorno - la mia prima Rose-Scorpius-
Un bacio MikiLily.