28.Pranzo in famiglia (II Parte)
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Tre ragazzi camminarono a passo lento, lungo le strette stradine di Hogsmeade, l’appuntamento con la famiglia Potter era alle h:12.30 presso un piccolo ristorante italiano che Ginny e Harry, avevano scoperto l’ultimo anno di scuola della Weasley.
Quello, era stato il loro piccolo rifugio segreto, lì, s’incontravano per non essere disturbati dalla marea di curiosi che voleva una foto e un autografo dall’eroe del mondo magico Harry Potter.
-è quello- disse all’improvviso Lily, indicando una piccola porticina nera con un’insegna al lato che diceva: Ristorante Tipico Italiano.
I due Malfoy si guardarono, senza dire niente, pensando a cosa avrebbe pronunciato il loro illustre padre se avesse visto la bettola in questione.
-lo so!- disse Lily osservandoli, infondo, li capiva al primo sguardo –non sembra un granché da fuori. Vi assicuro, però, che si mangia veramente bene-. ammise.
-tranquilla- disse Scorpius avvicinandosi alla fidanzata, aprendo poi la porta del ristorante.
-Lily, quanta gente c’è- chiese Eltamin ferma vicino al palo ascoltando urla e schiamazzi che le fecero scorrere dei brividi di paura lungo la schiena.
-la famiglia, come ti ho detto prima-rispose tranquilla la rossa guardando Scorpius che aveva appena messo la testa dentro la sala.
-Per famiglia, intenti anche i Weasley?- chiese ancora la bionda impallidendo appena.
-boh, non so- fece vaga afferrando la mano di Eltamin e trascinandola dentro con forza.
Purtroppo per Eltamin, i Weasley c’erano e al completo.
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La ragazza si richiuse lentamente la porta alle spalle e deglutì appena sentendosi molti occhi puntati sulla sua esile figura, ma non se ne curò. Buttò fuori l’aria in eccesso e camminò a testa alta guardando avanti a se, arrivando fino alla grande tavolata.
Lì, si ritrovò di fronte molti volti a lei noti primo fra tutti quello di James che la guardò con bocca spalancata incredulo nel vederla a quel pranzo ma ancora più incredula era Kelly, la vacca grifondoro, che sgranò gli occhi appena si accorse che dopo Lily c’era anche lei quella che meno di un mese prima aveva tentato di buttare giù da trenta metri d’altezza, ma gli sguardi delle due non si incrociarono almeno no in quel momento.
-salve!- dissero in coro i tre ragazzi, ricevendo come saluto alcuni mugugni e solo due sorrisi caldi e accoglienti: quelli di Harry e Ginny. Quest’ultima si alzò in piedi e dopo aver baciato sua figlia, che si sedette tra suo fratello Albus e Anthares, abbracciò Eltamin, scoccandole un tenero bacio che la bionda ricambiò destando l’attenzione di tutta la tavolata.
-tutto bene- chiese Ginny sussurrando affinché solo Eltamin sentisse.
-si zia, tutto bene. Tranquilla!-rispose la ragazza, osservando da quella posizione i convitati. Il primo a destare la sua attenzione fu il capotavola: il signor Arthur Weasley che distolse lo sguardo non appena la ragazza lo guardò. Accanto a lui, vi erano i suoi figli, visto il colore dei capelli;
Uno era quello che possedeva il negozio di scherzi e l’altro era quello con lo sfregio sul viso.
Entrambi erano accompagnati dalle mogli e dai figli, riconobbe le due bionde con sangue veele che stavano una all’anno di Scorpius e l’altra a quella di James.
Le guardò di sfuggita, posando infine la sua attenzione fu un orribile fiocco rosso in velluto con strass dorati. Un uovo di pasqua babbano, pensò tra se, si scostò appena per vedere chi fosse la pazza che si era messa quella cosa in testa e rimase ghiacciata nel vedere Kelly Probisher che rideva e scherzava con il nuovo professore di volo, che invece che guardare il viso le guardava la scollatura che non lasciava niente all’immaginazione.
Certamente di pessimo gusto come del resto di pessimo gusto era la sua persona truccata di tutto punto, con un rossetto fuxia e dei lampadari come orecchini.
Se quelli erano i gusti di James Potter, lei non aveva speranza ma con lui aveva chiuso, se l’era ripromesso per l’ennesima volta quella mattina. La sua attenzione si spostò infine, sulla donna grassoccia con una stana mantella sulle spalle, la nonna di Lily, quella che sua madre considerava una mamma acquisita ma che appena seppe che aspettava Scorpius da suo padre Draco non esitò a voltarle le spalle.
-pensavo non volessi venire-, disse Ginevra Weasley con la sua dolce espressione da madre che destò la giovane Serpeverde dai suoi pensieri.
Eltamin si girò appena, distogliendo lo sguardo dalla nonna di Lily che la guardava analizzando ogni piccola parte del suo corpo cercando qualcosa su cui denigrarla e sorrise alla madre della sua migliore amica.
-No, zia stavamo solo decidendo cosa mettere.- disse a voce alta, infischiandosene del fatto di essere giudicata una superficiale.- Sai, non ci piace essere fuori moda- terminò con un ghigno molto simile a quello di suo padre che le costò lo sguardo torvo di tutti, soprattutto quella del professore di Volo che la trafisse con occhi gelidi che Eltamin ricambiò prontamente.
Lily nascose una risata con un colpo di tosse e in molti le lanciarono sguardi di rimprovero, ma la rossa non se ne curò.
Eltamin, poi salutò Harry e si sedette per sua sfortuna vicino a James e suo fratello proprio di fronte a quel gran simpaticone di Ron Weasley.
-Allora! quando si mangia?- chiese Fred, il figlio piccolo di George Weasley.
-Ho una fame da lupi per colpa di questi qua-.
-beh ora mangi, tranquillo- rispose irritata Lily, guardando malissimo Victorie Weasley fare la cretina con Scorpius che, invece, non la guardava minimamente preoccupato dagli sguardi omicidi che la maggior parte dei maschi della famiglia Weasley lì lanciavano.
Finalmente arrivò il pranzo e la maggior parte degli invitati di occupò di mangiare invece che di conversare, ma la pace non durò poi molto...
-George- disse Ron Weasley attirando l’attenzione di suo fratello.
-sai che anche kelly gioca a quidditch con Grifondoro?-
Il rosso sollevò lo sguardo verso la ragazza sorridendo appena.
-ed è anche brava a quello che si dice in giro-. Continuò il professore di volo, facendo arrossire la mora e sbuffare sua nipote Lily dall’altra parte del tavolo. Eltamin, invece, non sollevò mai la testa e continuò a mangiare silenziosamente la sua insalata, anche quel giorno lo stomaco le si era chiuso.
-Indovina in che ruolo gioca?- chiese il rosso, parlando con la bocca piena di cibo facendo inorridire sia Eltamin sia Fleur Delacour la moglie di Bill il mezzo lupo che alzarono proprio in quel momento lo sguardo dai loro piatti.
-bah non so – rispose George sollevando lo sguardo. Portiere... cacciatore...-cercò di indovinare il rosso.
-No sono battitore- disse la mora grifondoro interrompendolo, sorridendo poi affabile incurante dello sbaffo di rossetto, decisamente anti estetico.
Il proprietario di tiri vispi s’illuminò,
-fantastico-, disse – finalmente una ragazza che capisce. Non lasciartela sfuggire James- disse di slancio facendo andare di traverso il succo di zucca al nipote- Tutte,-continuò il proprietario di “Tiri vispi Wesley”
-vogliono fare o le cercatrici o i cacciatori, ma solo i più bravi fanno i battitori-disse gonfiando il petto. Molti risero, prendendo per i fondelli George, gli unici zitti furono James, Eltamin e Scorpius, mentre Lily sbuffò beccandosi uno sguardo torvo da parte della nonna.
Poi George Weasley continuò:
– lo diceva sempre anche Fred- ammise facendo cadere un silenzio irreale.
A interrompere quel silenzio, ci pensò sempre Ron, il neo insegnante di volo che quella mattina, sembrava l’anima del folto gruppo.
-quest’anno vinceranno sicuramente la coppa- affermò convinto.
-Hanno battuto Serpeverde alla prima partita, sono stati spettacolari-disse.
-come no-, ribadì piccata Lily – ma si può sapere chi ti ha comunicato queste informazioni del cavolo?- chiese la rossa irritata.
-non c’è stata nessuna partita spettacolare, perdevano come sempre quando giocano contro di noi-disse quasi urlando incurante delle persone che dagli altri tavoli si giravano a guardarla.
-per favore Lily, smettila di ricordarci a quale casa appartieni- disse Ron di rimando beccandosi uno sguardo intimidatorio da parte di Ginny e Scorpius. Harry, invece, scuoteva il capo, maledicendosi per aver invitato tutti i Weasley a quel pranzo, sapeva che sarebbe finita con sua figlia che si alterava per essere considerata la pecora nera della famiglia. La prima Weasley a Serpeverde, dissero, si ricordò che la dolce Molly Weasley al primo anno della sua principessa non le fece nemmeno il maglione per Natale.
Lily, incurante dei pensieri di suo padre su di lei continuò ad affermare il suo pensiero.
-se il nostro cercatore non cadeva dalla scopa, avreste perso come ogni anno-Disse con rabbia.
-se il vostro cercatore sapesse giocare non cadrebbe come una principiante- rispose Kelly Probisher mostrandosi per la iena che era.
Scorpius era nero e sul punto di scoppiare, cosa che in molti notarono e alcuni furono anche felici di questo.
-Basta!- Disse James interrompendo quello scambio di vedute tra la sua quasi ex fidanzata e sua sorella.
-Kelly- disse ancora il capitano Grifondoro,- sai benissimo che Eltamin è la più brava tra di noi. Non mi sembra simpatico dire quello che hai detto-.
-James- rispose offesa la Probisher.
-immagino quanto sia brava-, enunciò Ron - si sarà comprata il posto in squadra regalando scope come fece, il padre- proferì senza il minimo riguardo il professore di volo.
In quel momento molte cose accaddero contemporaneamente: Harry batté con forza le posate sul tavolo scocciato dal comportamento di suo cognato; Scorpius rupe con forza un bicchiere con la mano che utilizzava per prendere il boccino e Anthares abbassò lo sguardo mentre una lacrima rigò il suo viso, sperando che nessuno si accorgesse di questo, perché un Malfoy non piange.
-Ron- lo riprese Ginny.
-Scusalo Eltamin-. Disse infine la moglie di Harry Potter.
-No!- rispose Eltamin, -mi dispiace zia Ginny, ma non posso scusarlo non dopo aver insultato mio padre-
-bè, non pretenderai che lo lodiamo- disse Molly Weasley sconvolgendo suo genero Harry Potter, perché una donna tanto a modo diventava cattiva con i figli di Hermione, non poteva ancora essere offesa perché aveva scelto Draco a Ron, soprattutto notando quanto era diventato cretino suo figlio stava flirtando con la fidanzata di James.
Fidanzata, che sperò con tutto il cuore suo figlio lasciasse il giorno stesso.
-Anthares alzati- disse spiccia Eltamin –torniamo al castello-affermò senza guardare nessuno.
Scorpius era come in imbambolato con il sangue che gli scorreva nella mano e la voglia di fare a botte con l’ex fidanzato di sua madre.
-Eltamin ti prego – la richiamò Lily mentre la bionda senza guardarla prese suo fratello e uscì dal ristorante.
James rimase bloccato guardando la porta nella quale era uscita Eltamin e non riusciva a far smettere il suo cuore di battere dalla paura.
La stava perdendo, la stava perdendo per colpa della sua famiglia, per colpa di un’oca cretina che ci sarebbe stata anche con suo zio dagli sguardi che si lanciavano.
Il moro, sentì come in lontananza uno strisciare di sedia e guardò con espressione vuota il suo miglior amico non salutare nessuno e uscire anch’egli dalla sala.
-Scorpius- cercò di richiamo Lily, ma lui non si girò.
-grazie- disse la rossa Serpeverde alzandosi in piedi –veramente tante grazie- ripeté con gli occhi lucidi prossimi alle lacrime,
poi girandosi verso sua madre le urlò contro:
-poi, non ho ragione a odiarli- disse prendendo la borsa, scappando anche lei via dal ristorante.
James respirò affondo poggiando i palmi della mano sul tavolo dandosi una spinta.
-Io vado- disse guardando suo padre – qui non respiro- ammise.
Kelly si alzò per seguirlo,
-no stai pure, tanto pare che hai trovato la tua dimensione- disse lanciando uno sguardo schifato a suo zio Ron, cui si arrossarono le orecchie.
-quando torni al castello, dobbiamo parlare- disse secco.
-Albus- disse infine – vuoi...-
Il piccolo grifondoro, non aspetto nemmeno che James finisse la frase che già aveva scavalcato la panca e lo affiancava, i due, dopo aver dato un veloce bacio alla loro mamma Ginny, uscirono diretti al castello preoccupati per le sorti di Eltamin e Anthares.