60- Vincitori e Vinti.
La settimana durante la quale si svolse il rinomato concorso “Pozionista Domani”, era pressoché volata, pochi erano rimasti in gara, per Hogwarts i fortunati furono: Lysander Scamander, Jack Higgs , Damocles Belby, James Potter, Eltamin Malfoy, Scorpius Malfoy.
Per Durmstrang, invece rimasero in gara solo Makar Krum e Sergey Pavlov.
La sala grande quel venerdì mattina era deserta, oltre ai sei concorrenti di Hogwarts nessun altro alunno era presente nella sala per la colazione così quando James ed Eltamin superarono il grande e imponente portone della sala, rimasero stupiti nel vedere i loro compagni riuniti in un unico tavolo, quello di Corvonero.
I due ragazzi, avanzarono mano nella mano fino a quando non raggiunsero la tavolata, sedendosi poi di fronte a Scorpius e Lysander.
-buongiorno- dissero.
-giorno- risposero i ragazzi, piombando nuovamente nel silenzio.
-la sala, sembra strana quando non c’è, nessuno- disse Lysander, rompendo il silenzio cercando di fare conversazione.
-già- risposero Higgs e Belby.
Guardando nuovamente la tazza con il the che avevano di fronte.
-Ho lo stomaco chiuso- aggiunse Scorpius spostando con un gesto secco la sua tazza di porcellana bianca, facendo tintinnare il cucchiaino all’interno.
Eltamin sorrise appena, osservando il viso bianco di suo fratello, troppo simile a suo padre quando aspetta gli esiti dei vari concorsi cui partecipa, ansioso, tanto da non riuscire a mangiare.
-dovresti buttar giù qualcosa, Scorp. Se non mangi, renderai meno. Su! Sforzati, non vorrai far vincere Pavlov- lo canzonò la bionda ricevendo uno sguardo offeso dal fratello e dal resto dei commensali.
-simpatica!- aggiunse James facendo ridere Lysander.
-almeno potevi dire il nome di un tuo compagno- la rimproverò bonariamente – o quello del tuo fidanzato- terminò James facendola arrossire cosa che sorprese Higgs.
Quanto era cambiata la Malfoy, pensò il caposcuola Serpeverde e che rapporto strano che aveva con l’ex nemico Potter.
Eltamin, invece, distolse lo sguardo sorseggiò piano il suo te, dopo di che si tamponò la bocca con una salvietta e disse:
-Se conosco un poco mio fratello- ammise guardando gli occhi grigi di Scorpius, -sarebbe felice se uno di noi vincesse-disse candidamente la bionda.
Scorpius rise e James scosse il capo mettendosi una mano in fronte
-sarebbe notevolmente incazzato con tutti, invece, se fosse Pavlov a vincere – concluse Eltamin sorridendo appena senza mai distogliere lo sguardo da Scorpius che ghignò.
-beh quello anche io- si unì James guardando un punto imprecisato del muro dietro il miglior amico
-si anche io- disse Jack Higgs, inserendosi nel discorso
-già, io lo detesto- aggiunse disinvolto Damocles Belby.
-A me, non frega proprio ma se voi lo detestate, mi aggiungo- disse Lysander Scamander.
-in effetti, io, mi accodo sempre quando fondi un comitato, Eltamin-concluse il ragazzo sorridendo radioso incurante della bomba che stava per lanciare.
La bionda lo guardò stranita.
-dai non ti ricordi- disse ancora il giovane corvonero, insistendo.
-al tuo decimo compleanno-, la bionda smise di respirare, ma Lysander indifferente di ciò, continuò a parlare.
Scorpius, soffocò una risata e James li guardò straniti, si era perso qualcosa, pensò il Grifondoro.
-Eltamin- disse il corvonero, guardando tutti i compagni seduti al tavolo, soffermandosi per ultimo sul viso stranito di James, -fondò il comitato distruggiamo James Sirius Potter-concluse lasciando a bocca aperta James mentre il resto dei ragazzi rideva divertito.
- Lysander- lo rimproverò la bionda.
-Oddio, potevi evitarci di averlo intorno- disse Jack Higgs, senza alcuna vergogna.
-si avremmo dovuto utilizzare tutti i mezzi possibili per affatturarlo-
-impresone, poiché eravate senza bacchetta-, ricordò Damocles
-ma noi- rispose Lysander rivelando un viso per niente angelico,
-sapevamo usare le piante, un poco di distillato della morte vivente nel suo succo di zucca e puff addio James- concluse il corvonero facendo rilassare Scorpius al solo ricordo di quelle giornate estive passate a scorrazzare nel grande castello, residenza estiva dei Malfoy.
Il moro scostò la tazza e li guardò torvo.
-cavolo dovevi essere proprio stronzo Potter per far incavolare la Malfoy-disse, il caposcuola dei Serpeverde, James lo guardò malissimo.
-No Jack-, disse Eltamin-eravamo stronzi in due- concluse guardando il ragazzo e stringendogli la mano che James a sua volta portò al cuore.
-credo che non mi abituerò mai a vedervi in questo modo- disse ancora il serpeverde Higgs.
-fattene una ragione- rispose piccato James, il Serpeverde lo guardò un attimo prima di scostare la sedia.
-credo che sia ora di andare. I bulgari sono passati poco fa- disse Scorpius interrompendo gli sguardi per nulla amicali tra il suo amico James e il caposcuola Serpeverde.
Eltamin strinse il braccio di James facendosi superare da tutti i membri del gruppo fino a quando la sala non fu deserta.
-Non c’è motivo d’ingelosirsi per quello che dice Jack-, disse la bionda sfiorando il viso del moro affinché lui la guardasse.
-certo, non c’è alcun motivo. È solo uno dei tanti che muore dietro alla mia ragazza-Rispose James.
-Ero convinta, che dopo questa notte, quando ho urlato il tuo nome, durante l’orgasmo- disse sottovoce Eltamin, avvicinandosi al Grifondoro che sorrideva afferrandole i fianchi.- non ci sarebbero stati più dubbi su chi voglio e amo- disse suadente la bionda.
***
Salirono le scale del Castello arrivando al secondo piano, entrarono per ultimi nell’aula, sotto lo sguardo attento e per nulla felice di Draco Malfoy, slegando le loro mani e lentamente raggiusero i rispettivi banchi, dove le loro pozioni ribollivano.
-ora che ci siete tutti- annunciò la preside -avrete un’ora di tempo per portare a termine la pozione. Poi metterete il contenuto nella boccetta di vetro che il signor Weasley passerà tra poco a tutti voi-, disse la preside indicando il funzionario del Ministero, il fratello odioso di zia Ginny pensò Eltamin quando il rosso poggiò con un tonfo la fialetta in vetro.
-ehi- disse offesa la bionda ma Percy Weasley non si girò nemmeno a guardarla facendo lo stesso con James che lo cruciò con lo sguardo.
Bene pensò la ragazza un altro cui non va bene che un Potter stia con una Malfoy.
-dopo di che, stilerete una relazione con tutto quello che avete fatto per portare a termine la pozione. Sigillerete con la cera lacca e consegnerete il tutto ai giudici- concluse la donna.
-un ora da questo momento- disse Iglesias il giudice spagnolo.
- un ora prima di ricevere una grande umiliazione - sussurrò Scorpius a Pavlov che si trovava a poca distanza dal tavolo di lavoro.
-non convincerti troppo- rispose Sergey girandosi offeso.
Scorpius sorrise, abbassando lo sguardo sulla sua pozione, aveva impermealizzato l’area in cui lavorava, come gli aveva insegnato suo padre. In quel modo, diceva sempre il grande Draco Malfoy, nessuno avrebbe potuto sabotare la pozione.
Contò mentalmente girando la sua pozione due volete a destra e due volete a sinistra per dieci minuti, poi attese.
Constatò che sia Damocles Belby sia Jack Higgs avevano quasi terminato la realizzazione della pozione anti lupo. Eltamin aveva finito e riponeva con infinita lentezza e una certa grazia la pozione nella boccetta sotto lo sguardo ostile del funzionario ministeriale, a James mancava ancora mezz’ora esatta per la fine della pozione che anni prima diede fama e galeoni a suo padre :la restituzione dell'anima dopo il bacio del dissennatore. Lysander Scamander, invece, stava ancora lavorando alla sua Bevanda della Pace, incurante di tutto quello che succedeva attorno a lui.
Scorpius sollevò lo sguardo e poi ghignò, mentre un’esplosione avvolse il tavolo davanti al suo cospargendo di liquido melmoso color verde marcio. Buona parte dei banchi, non più utilizzati dagli alunni, furono ricoperti dalla schifosa sostanza, soprattutto questa, imbrattò da testa a piedi quel gran deficiente di Sergey Pavlov che si girò di scatto puntando il dito contro Scorpius.
-tu! sei stato tu- disse urlando mentre i giudici accorrevano per sedare gli animi.
Scorpius lo guardo con finta perplessità sollevando le sopracciglia.
-Io- disse portando le mani al petto, -come avrei potuto farlo - rispose, il corvonero mi sono isolato dalla mia cupola non può passare nulla né all’interno né all’esterno.
-è solo la tua incapacità ad averti portato a questo punto- rispose Scorpius trattenendo a stento dal ridere in faccia al Russo sotto lo sguardo sbalordito dei tre giudici e della preside e Victor Krum. L’unico estasiato e orgoglioso della scena era Draco Malfoy, ma la sua maschera imperturbabile celava la festa che il suo cuore stava facendo.
Una serpe, mio figlio è una serpe celata sotto una divisa da corvonero, pensava orgogliosamente Draco, osservandolo mettere la pozione nella boccetta e iniziare a stilare la relazione.
Ora mancavano pochi minuti solo due persone lavoravano ancora alla pozione ed erano Makar Krum e Lysander Scamander.
-mancano dieci minuti-disse a voce alta Hansi, il pozionista tedesco.
Il giovane Krum guardò suo padre con un velo d’ansia e il bulgaro mosse un passo verso il figlio.
-non mi sembra corretto aiutarlo- disse Draco alle spalle dell’ex cercatore.
-Io non aiutare nessuno, Malfoy- rispose seccato Victor e per l’intervento tempestivo di Draco, non riuscì ad avvicinarsi al figlio.
-ancora cinque minuti- disse ora il pozionista Italiano, mentre Lysander riversava la sua pozione nella bottiglietta di vetro.
Solo Makar Krum era ancora alle prese con il calderone che ribolliva lentamente, il suo viso era crucciato, le mani tremavano impercettibilmente e l’ansia di non riuscire a finire in tempo lo stava sopraffondo.
-signor Krum- disse Iglesias – metta la pozione nella boccetta, il tempo è ormai scaduto. Il giovane bulgaro sollevò lo sguardo osservando l’uomo spagnolo che si trovava di fronte al suo tavolo di lavoro. Non disse nulla, riversò un poco di composto nella boccetta e la consegnò all’ispanico.
James sorrise guardando il bulgaro che distolse subito lo sguardo da quello del moro grifondoro.
-stronzo- disse tra i denti Makar mentre afferrava una pergamena per trascrivere la relazione sulla pozione.
Dopo due ore tutti i partecipanti, ancora in gara, consegnarono le loro relazioni e la giuria si ritirò per analizzare le pozioni e confrontarle con le rispettive relazioni. I ragazzi furono quindi lasciati liberi per tutto il resto della giornata. Quella sera prima della cena, ci sarebbe stata la premiazione del vincitore, davanti a tutti gli alunni di Hogwarts.
****
La sala grande era colma di gente, tutti gli alunni di Hogwarts e quelli di Durmstrang che avevano partecipato al concorso, erano seduti nelle tavolate delle quattro case. Nella tavolata centrale, quella dei professori, si trovavano la preside McGranitt e il Ministro della magia Kingsley Shacklebolt, poi vi erano i tre giudici esterni e i due insegnanti Krum e Malfoy. Hermione Granger, stava seduta al fianco del marito e parlottava fisso con Neville, sotto lo sguardo attento di Krum che non le levava gli occhi di dosso facendo innervosire Draco.
-quale maleficio le hai fatto?- chiese Krum, girandosi di lato portando alla bocca la coppa dorata nel quale aveva fatto decantare il miglior vino elfico che si era portato dietro dalla sua amata Bulgaria
-I bolidi che hai beccato in testa, hanno portato gravi danni mentali alla tua psiche- disse sibilando Draco, sorridendo affabile quando la preside lo ringraziò pubblicamente, sollevando la mano salutando gli alunni di Hogwarts che lo applaudivano.
-anzi, no! tu sei demente dalla nascita- aggiunse Draco.
-tu essere malefico e oscuro- aggiunse il bulgaro irritato alzando anche lui la sola mano per salutare l’applauso che freddo accompagnò il suo nome.
Draco sollevò lo sguardo al cielo, stava parlando con un bambino.
Dai! era assurdo, non poteva essere così infantile pensò il professore esterno di pozioni.
-Krum- disse gelido guardandolo con i suoi occhi color ghiaccio.
-togliti mia moglie dalla testa- gli intimò il biondo.
-tu, non meriti lei- rispose il moro Bulgaro senza alcuna vergogna.
-però, mio caro Victor, sono io quello che ama- si beò Draco.
-tu, l’hai imbrogliata-
-quello che io ho fatto non sono fatti tuoi. Ti avverto Krum stalle lontano questa volta non sarò magnanimo come nell’ultimo faccia a faccia-, rispose secco Draco.
Il bulgaro si girò di scatto spalancando gli occhi e Draco sorrise famelico.
-tu essere bastardo-sibilò Victor Krum.
-eh, già certe volte me lo dico anche io- rispose il biondo osservando il ministro Kingsley Shacklebolt, sollevarsi dalla tavola per recarsi al pulpito.
Il ministro della magia Shacklebolt vestito con una delle sue consuete tuniche colorate avanzava lentamente verso il pulpito dorato raffigurante un’aquila con le ali spiegate.
-Buona serata cari ragazzi- disse l’uomo sorridendo affabile mostrando i denti bianchi in contrasto con la pelle scura.
-finalmente. Dopo una settimana sapremmo chi è il vincitore del concorso che ha coinvolto due grandi e prestigiose scuole: Durmstrang e Hogwarts.
L’uomo fece una pausa mentre i ragazzi applaudivano.
-faccio i mie complimenti a tutti i partecipanti – continuò a dire il Ministro-ed ora smetto di tediarvi oltre e passo alla lettura dei primi tre posti-. La sala si immerse in uno strano silenzio.
Lily era tesissima, più della sua migliore amica che era parte in causa.
Scorpius guardava con ansia il Ministro che rompeva il sigillo della pergamena che conteneva i tre nomi.
James, invece, guardava Albus, che incurante del discorso del ministro cercava di coinvolgere Alice nel toto vincitore.
-al terzo posto- disse Il ministro – vi è una delle menti più brillanti che questa scuola abbia mai avuto. Da quanto ho saputo, la sua aspirazione massima è quella di diventare Ministro della magia- Eltamin sbiancò e James guardò di scatto verso il tavolo dei Serpeverde.
-gradirei un grandissimo applauso per la signorina Eltamin Cassiopea Malfoy- finì il Ministro ed Eltamin visibilmente imbarazzata dovette alzarsi in piedi e ringraziare per l’applauso.
Il ministro riprese la parola distogliendo lo sguardo dalla bionda Serpeverde che riceveva un abbraccio caloroso da un’altra ragazza dai rossi capelli, senza dubbio stampo Wesley, quella doveva essere la figlia del ragazzo che è sopravvissuto.
-Al secondo posto a pari merito- enunciò il ministro -ci sono due ragazzi: uno porta, una pozione innovativa. Fate un grande applauso a Makar Krum e alla sua bellissima pozione che aiuterà le donne afflitte dalla depressione post Partum- un timido applauso accompagnò il nome del Bulgaro, che volse uno sguardo al padre che sorrise al suo indirizzo cercando di confortarlo.
-l’altro alunno, ha realizzato una pozione già nota aggiungendo alcune modifiche e stupendo positivamente anche l’inventore della pozione stessa-disse ancora l’uomo dalla pelle d’ebano.
James Potter sgranò gli occhi volgendoli ora al ministro.
-fate un grande applauso a James Sirius Potter-finì.
James era imbambolato, mentre tutta la tavolata dei grifondoro urlava e applaudiva il prefetto e capitano della squadra di quidditch.
Eltamin sorrise all’indirizzo del fidanzato che ricambiò il sorriso.
Ti amo disse la bionda, muovendo solo le labbra, mandando in un brodo di giuggiole la mente del moro.
-bene- disse il ministro riportando il silenzio nella sala grande.
-Il vincitore del premio “Pozionista Domani”, con la votazione più alta e i complimenti di tutta la giuria è Il signor: Scorpius Malfoy- la sala grande esplose in un boato, festeggiando l’alluno della scuola.
Scorpius era come sotto shock, mentre Lily era evidentemente emozionata per il suo futuro sposo.
Tutta la tavolata dei professori si alzò in piedi, applaudendo il caposcuola dei corvonero che emozionato saliva nella pedana dove l’attendeva il ministro della magia per offrirgli l’ambito trofeo del concorso.
-prego signor Malfoy- disse il ministro porgendogli il premio, - se vuole può dire due cose-disse ancora.
Scorpius impallidì un attimo guardando la preside e poi sua madre che combatteva con la sua forza di volontà per non piangere.
Il biondo si morse il labbro prima di essere stato spinto sopra il pulpito.
Il biondo prese un lungo respiro e iniziò il discorso:
-sono quattro anni che non salgo qui sopra per fare un discorso- ammise il biondo- la sala esplose in una risata.
-questa volta, però, il merito non è dell’amato quidditch – disse ancora il biondo- Spero! che non sia solamente la casa di Corvonero a essere felice per questa impresa- l’applauso di tutti i tavoli delle quattro tavolate gratificò Scorpius.
-grazie ragazzi, questo premio è anche per voi ma vorrei dedicarlo alle donne più importati della mia vita: Mia madre Hermione-, disse volgendo lo sguardo verso la donna dai lunghi capelli ricci alle sue spalle.
-Granger non piangere- disse Draco offrendole un fazzoletto di seta con sopra incise le lettere D.L.M.
-la mia più grande antagonista, mia sorella Eltamin-
Eltamin rise scuotendo il capo, mentre Scorpius sorrideva divertito nel vedere il suo imbarazzo.
-e per ultima, ma non ultima nel mio cuore, ringrazio la mia futura moglie: Lily Potter- concluse Scorpius stupendo e facendo commuovere la rossa. Il discorso venne applaudito e infine il ragazzo scese recandosi nuovamente al suo tavolo dopo aver ricevuto l’abbraccio caloroso della rossa Potter sotto lo sguardo attento del russo Pavlov.
-Potter- disse Makar.
-quella è la figlia di Harry Potter-aggiunse ancora il figlio di Krum.
Sergey sbuffo all’indirizzo del cugino, tuffandosi subito dopo sul cibo e il vino elfico, cercando così di dimenticare tutta la giornata che si era rivelata dura e traumatica soprattutto per il russo Pavlov.
Finalmente, con buona pace degli alunni del vecchio e magico castello di Hogwarts, gli alunni di Durmstrang lasciarono la Scozia.
Makar era sdraiato nel letto della sua cuccetta che divideva con Sergey.
-sono felice di tornare a casa- disse il giovane Krum, -questo viaggio si è rivelato un disastro- continuò il bulgaro.
Sergey lo guardò storto,
-almeno tu!- disse con rabbia il cugino – non hai scritto sul corpo: Sono un verme viscido, statemi alla larga-
Makar sorrise appena evitando di farsi notare dal Russo.
-se lo becco da solo, lo disintegro- enunciò piatto.
-bah, io lascerei correre-. Rispose il giovane Krum - I Malfoy se la cavano sempre-finì rigirandosi nel letto rilassandosi dopo una settima di tensione.