martedì 3 gennaio 2012

COME CENERENTOLA- Cap.30

30. L’attesa prima del processo.

La luce che penetrava dalle finestre della grande stanza patronale l’avevano svegliato. Cercò, con non poca difficoltà, di girarsi nel letto ma ogni movimento causava dolore al giovane Malfoy cosi decise di chiedere aiuto, maledicendosi per questo. Tastò con una mano la parte del letto che non era occupata dal suo corpo e si stranì nel sentirla fredda e vuota. Hermione, la sua fata non era lì al suo fianco. Era andata via, scappata nella notte, pensò l’aveva lasciato solo anche lei. Era logico che lo lasciasse come poteva una donna del suo calibro sporcarsi con un essere nero come lui, come poteva.
-Amore. Sei sveglio?- chiese una voce celestiale, la sua voce, quella della sua fata e il cuore riprese a battere.
Aprì nuovamente gli occhi fondendoli con quelli castani della donna che con un vassoio in mano ricco di leccornie avanzava verso il suo letto.
Lasciò che il vassoio librasse in aria mentre con delicatezza lo aiutò a sedersi sul letto mettendo due guanciali dietro la schiena.
-come ti senti?- chiese dopo avergli messo il vassoio sulle gambe.
-un relitto- mugugno Draco.
-credo che entro questa pomeriggio starai meglio. La pozione dovrebbe aiutarti a sopportare il dolore e guarire gli ematomi-
Disse scostando un ciuffo biondo del ragazzo che ricadeva scomposto celando gli occhi di ghiaccio che la facevano impazzire.
-ora mangia- disse baciandogli la fronte con dolcezza alzandosi dal letto in cui si era seduta per poterlo osservare meglio.
-dove vai?- chiese Draco, preoccupato nel vederla allontanarsi ancora da lui.
Hermione si girò, sorpresa da quella dichiarazione.
-vado in bagno-disse la ragazza girandosi per osservare Draco ancora disteso sul letto. - volevo proporti un bagno caldo e rilassante, dopo la colazione-. Draco spalancò un poco gli occhi, sorpreso da quelle parole. Non si aspettava una proposta simile, non da Hermione, sorrise appena, abbassando lo sguardo afferrando poi il croissant al cioccolato che aspettava solo di essere addentato e senti i passi di Hermione dirigersi verso la toilette.
Sì, aveva una fottuta paura che lei se ne andasse e lo lasciasse solo e ora le aveva mostrato i suoi timori. Ora la sua anima era nuda agli occhi della sua donna, si sentiva debole e stupido, ma tutto passava quando sentiva quegli occhi caldi guardarlo.
Quando sentiva quelle mani accarezzare dolcemente la sua pelle. Tutto passava, quando la sua fata gli stava accanto, aveva paura di perderla dopo aver assaporato il suo dolce sapore, aveva paura di perderla perché l’amava con tutto se stesso e ora che l’aveva avuta tra le sue braccia, sapeva bene, Draco che non avrebbe resistito un giorno senza di lei. Lei era la luce nelle tenebre, lei era tutto quello che poteva desiderare.
 Lei lo completava.
Mentre Draco terminò di sorseggiare il suo caffè nero, la donna uscì dal bagno. Si era cambiata e ora indossava solo un accappatoio in cotone rosa pallido, lo guardò un attimo riporre la tazza nel vassoio e asciugarsi con grazia la bocca dopo aver mangiato. Avanzò con infinita leggiadria verso il biondo che non abbassò mai gli occhi, incastonandoli a quelli di lei.
Bella, sensuale ecco cosa era la sua fata, pensava Draco.
Affascinante e imperturbabilmente eccitante era Draco per Hermione, nonostante tutto lui era sempre perfetto sempre stupendamente perfetto.
Spostò il vassoio dal grembo del biondo poggiando una gamba sul letto esponendola così agli occhi attenti di Draco, a cui non sfuggì quella visione.
Hermione lo aiutò ad alzarsi tenendogli le mani.
-sembro un paralitico- mugugno dopo aver fatto tre passi in direzione del bagno.
-sei un lamento continuo Malfoy, lo sai?- disse di rimando la ragazza abbozzando un sorriso.
Lui sbuffò
-potevi smaterializzarci entrambi direttamente nella vasca-
-certo come no, -rispose Hermione – cosi non facevi né esercizio e rischiavi di romperti il collo scivolando nella vasca-
-ti libereresti di me. Così, non saresti obbligata a stare qui a farmi da infermiera- Hermione lo guardò storto e respirò sonoramente prima di parlare.
-credi che ti lascerei, se non aspettassi un figlio da te? Credi di farmi pena o qualcosa simile? Credi che lo faccia per qualche tornaconto personale?- aveva incominciato a parlare piano , ma presa dall’ansia e dal turbine di emozioni aveva preso a urlare e mordicchiarsi le labbra carnose, segno che era nervosa.
Non lo lasciò nemmeno parlare e continuò nel suo sermone.
_io ti amo se non l’hai capito. Io ti amo come mai ho amato un uomo, faccio questo per te perché voglio che ti rimetta presto, perché so come ti fa soffrire dipendere da un altro. Io ti capisco, spero di non essere fastidiosa nelle mie attenzioni eh che…-
-Va bene Hermione. Va bene basta, ho capito- disse Draco afferrando le mani della sua compagna, stringendole.
-conducimi al bagno, ora-. Concluse abbassando lo sguardo vergognandosi di quello che aveva pensato.
-Draco-
-lascia perdere- rispose continuando a guardare il pavimento mentre percorrevano a piccoli passi verso la toilette.
Giunti di fronte la vasca, Hermione li lasciò le mani e spolverizzò nell’acqua delle essenze. Lo aiutò a spogliarsi e a toglierli le bende rimase nudo davanti alla ragazza ma non ne fu per niente in soggezione. Lo aiutò a entrare dentro e lo fece sedere, l’acqua era calda al punto giusto ed emanava un forte odore di sandalo, la sua essenza preferita.
Vide Hermione portare le spugne e altri unguenti e privarsi anche lei dell’accappatoio. Rimase ferma un secondo davanti a Draco, che ammirò quello spettacolo.
-mi fai spazio – disse la ragazza entrando nella vasca e accoccolandosi al fianco del biondo, che non riusciva a dire mezza parola.
-ti hanno tagliato la lingua Malfoy- disse Hermione afferrando una spugna incominciando a strofinare la schiena di Draco.
-sai vero che in questo momento tutto mi frega meno che della mia igiene-
-sbagli Malfoy della tua igiene deve fregarti sempre. detesto gli uomini trasandati-
-ah sì, e come mai mi hai toccato ieri mattina nelle condizioni pietose in cui mi trovavo-
-beh non era colpa tua se stavi cosi, ma ora se non ti lavi, lo è quindi…-
-sei una strega-
-preferivo quando stavi zitto Malfoy-
-ah si…-
-si-
-dopo posso renderti il favore?- chiese il biondo prima che Hermione gli versasse sui capelli lo shampoo e cominciasse a frizionare con foga.
-Granger, ma sei pazza, mi fai lo scalpo così-
-oh scusa principino, non oserei mai privarti dei tuoi regali crini dorati, anche se presto la natura ti renderà orfano-disse osservando i l’attaccatura del ragazzo che piano piano scopriva una parte maggiore di fronte.
-che stai insinuando donna- Hermione alzò il sopracciglio
-sai che quando parli cosi mi ricordi il vecchio Draco odioso-
-Divento odioso quando s’insinua che diventerò calvo-
-meglio calvo che impotente- rispose lei ridendo.
-su quello Granger puoi stare tranquilla nessun Malfoy nemmeno in tarda età ha mai deluso alcuna moglie o amante-
-amante- ripeté atona.
-Tranquilla, mia bellissima fata, tu –disse sfiorandole il seno – non corri alcun rischio. Ti amo talmente tanto, ti apprezzo in un tale modo che nessuna potrà mai scansarti dal mio cuore. Anche se…-
-anche se chiese Hermione spalancando gli occhi preoccupata.
-tutto dipende se lì dentro- disse Draco sfiorandole il ventre.
-c’è un principe o una principessa, in quel caso eh si dovrai lottare con tua figlia per il mio cuore-
-cretino- disse sfiorando le labbra di Draco.
-ti amo- rispose lui. – e  scusa per lo sfogo di prima- Hermione sorrise sedendosi sopra di lui.
-uhm-mugugno Draco sorridendo di rimando.
-di che morivi dalla voglia di sederti così appena mi hai fatto entrare in questa vasca-, disse sussurrando Draco nell’orecchio destro della ragazza che divenne rossa appena sentì quella frase.
Così, fece finta di essere offesa per questa insinuazione e gli diede un leggero colpetto sulla spalla.
-che crocerossina degenere, prende a pugni un corpo così malandato-
-mi difendo dalle tue insinuazioni-
- eh perché mai, io speravo ti metessi in questa posizione appena mi hai detto che mi preparavi la vasca per fare il bagno- quest’affermazione la imbarazzò ma non riuscì a replicare perché Draco si impadronì delle sue labbra e la strinse a se con forza.
Nonostante fosse ancora spossato e il suo corpo non in perfette condizioni riuscì senza sforzo a stringere tra le sue braccia la sua dolce e bellissima fata facendola ancora sua.


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Dal prossimo capitolo partirà il processo, siamo quasi alla fine.
tenete duro e sperate nella giustizia.
kiss.


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