mercoledì 7 marzo 2012

La Regina di Ghiaccio-59


59- Pozionista Domani.


La notte che portò alla prima giornata del concorso fu agitata, soprattutto per professore esterno che quella notte rimase sveglio a parlare e parlare ancora, con sua moglie.
Difficile, avvolte anche umiliante, fu per Draco Malfoy ammettere le proprie debolezze le proprie paure.
Hermione, gli tirò fuori le parole con astuzia e tenacia.
-avevo paura di perderti, paura che scegliessi lui. Giacché non potevo darti un futuro, perché... bè ero promesso a un’altra- ammise Draco, Accarezzando il ventre di sua moglie che dopo averlo rassicurato cercò di estorcergli gli ultimi segreti.
- hai idea del motivo per cui facevo l’amore con te ogni notte, Draco-Chiese sussurrando Hermione accarezzando a sua volta i cappelli fini e biondi del marito.
-Avevi detto che fino a che, non la sposavo ne avresti approfittato. Che vivevi il momento senza pensare al futuro- ricordò Draco.
-ti sembra un discorso, intelligente, un discorso da me, Malfoy- cercò di farlo ragionare.
-No- ammise.
-ma non mi soffermai a pensarci, presi al volo l’opportunità di stare con te ogni momento, sapendo che sarebbe stato un inferno quando ci saremmo dovuti separare- biascico ponendosi meglio tra il morbido seno di sua moglie senza mai smettere di accarezzarli la pancia.
-Blaise, cercava di dissuadermi, ma io, mi ero innamorato e non ragionavo più- disse ancora.
-quando l’hai capito?-chiese Hermione sospirando felice, per le rivelazioni che il marito, solo ora dopo anni di silenzi, riusciva a darle.
-che mi piacevi?-chiese ancora Draco.
-anche-rispose la moglie.
-appena ti ho visto scendere dal treno. Ti ho visto cambiata, forse dopo la guerra riuscivo a guardarti come una donna e non come il nemico, come mi fu imposto di guardarti per anni. Ti osservavo, come sempre e come sempre non ti accorgevi di nulla- Hermione era stranita, che stava dicendo.- Ho chiesto a Lumacorno di essere messo in gruppo con te, assicurandoli che mi sarei comportato bene e così fui accontentato-Concluse Draco.
-il lavoro di pozioni-disse piano Hermione ricordando...
-già-rispose Malfoy,
-lavorare con te fu stupendo, sai quanto amo lavorare senza che nessuno metta becco o mano sulle mie pozioni, ma con te era diverso. Mi piaceva condividere, collaborare, ormai l’infatuazione era evidente, soprattutto per chi mi conosceva bene. Avrei dovuto staccarmi in quel momento, ma quando ti chiesi se stavi con Weasley-disse ancora Draco
-Io negai-rispose Hermione.
-già e da quel momento quello che volevo eri solo tu, ero disposto a tutto per avverti-, ammise ancora Draco.
-tanto da sedurmi con una rosa-chiese ancora la Granger investigando su quel dono che tanto l’aveva ammaliata. Non era da tutte ricevere un gesto simile, soprattutto se a farlo era il freddo Draco Malfoy.
Draco sollevò lo sguardo.
-C’ho messo un anno per creare quell’unguento che non la fa seccare-rispose offeso,-ma tu non l’apprezzasti visto quello che mi dicesti subito dopo-finì il biondo.
-ti ho ferito?- chiese Hermione già sapendo la risposta.
-bè, non è stato simpatico dirmi che ti piacevo ma che non eri disposta a farlo sapere a nessuno. Mi sentii ancora una volta inadeguato.
Certo era un grande traguardo, però così, sapevo che un poco ti piacevo, ma non sarei mai stato qualcosa di più che una storia passeggera, qualcosa che ti distoglieva dal mondo reale dopo gli anni bui-
-certo e per dimenticare la guerra scelgo, Draco Malfoy- lo prese in giro sua moglie ricevendo uno sguardo da cucciolo offeso.
-Draco, non sei credibile con quella faccia lo sai?-
-io ci tento, magari diventi comprensiva-disse lui sospirando il dolce profumo di sua moglie.
-il mio cervello quando ti stavo vicino sragionava, non capivo più niente non sapevo più cosa fosse giusto e cosa no. Volevo solo te, volevo essere felice e godermi ogni minuto come fosse l’ultimo della mia vita. Quel mese in cui mi evitasti stavo impazzendo avevo litigato con tutti, riuscii a litigare perfino con Neville. Poi ero gelosa, la Parkinson, la Greengrass erano sempre avvinghiate alle tue braccia e volevo che tu stringessi me e non loro. Quindi, alla fine lasciai scorrere via l’orgoglio e venni da te-confidò Hermione, anche lei aveva ommesso molte cose.
-amo quando sei coraggiosa Granger- disse ridendo.
-quasi quanto amo spogliarti e farti mia- sussurrò Draco.
Quella notte Draco Malfoy, non dormì affatto e il giorno dopo dovette prendere una pozione per tenere gli occhi aperti e la mente vigile, ma non se ne pentì affatto.
Finalmente si erano confessati tutto il loro celato amore.

**
Alle otto e mezza di Lunedì mattina, pochi, erano gli alunni che già svegli, stavano facendo colazione in sala grande. Tra questi però vi erano tutti i ragazzi che tra meno di un’ora avrebbero partecipato al concorso di “Pozionista Domani”.
Eltamin portò con infinita lentezza la tazza di fine porcellana bianca alla bocca, sorseggiando il suo caldo tè al limone.
-Strano che non ci siano i Bulgari- disse Pucey, guardando gli altri due compagni uno alla sua sinistra e l’altra alla sua destra.
-io non ne sento la mancanza- replicò Higgs addentato un pezzo di torta al cioccolato. Eltamin, invece, scosse il capo facendo muovere i suoi capelli, osservando poi il tavolo dei Grifondoro immerso nel più assoluto silenzio.
-avranno paura di essere affatturati- continuò Pucey lanciando uno sguardo indagatore alla bella capitana della squadra di quidditch. -Tuo fratello, non si farebbe alcuno scrupolo a cruciare il biondo qui davanti a tutti-continuò il Prefetto dei Serpeverde.
Eltamin rise, ascoltando la frase che il compagno di casa aveva appena pronunciato.
-Pucey-, disse Eltamin, - mio fratello è un corvonero, prima di compromettere la sua futura carriera, ci pensa almeno cento volte- finì la bionda, mentendo spudoratamente, ma fu abbastanza convincente da ingannare i suoi compagni nel famoso concorso.
-ora è meglio andare- disse posando la tazza e passando con delicatezza la salvietta sulle labbra.
Tutti gli altri concorrenti si erano alzati dalle rispettive tavolate e stavano raggiungendo, Draco Malfoy, il loro insegnante, suo padre.
Così, anche gli altri due Serpeverde la imitarono e subito dopo si unirono al resto del gruppo.
-buongiorno- disse Draco, guardando i ragazzi, –saliamo- aggiunse guardando le scale.
 Scorpius andò in testa al gruppo, e pian piano tutti gli altri lo seguirono, James osservò Eltamin affiancare Draco e le sorrise, avviandosi anche lui verso l’aula prestabilita per il concorso.
-hai una faccia pessima papà- disse la bionda sussurrando.
Draco non rispose, assicurandosi che dietro di lui non ci fosse alcun alunno.
-tu invece- rispose subito dopo, - sei sempre bellissima- ammise.
Eltamin sorrise.
-adulatore- replicò la figlia. – la mamma immagino che dorma alla grossa- chiese ancora la serpeverde.
Draco ghignò.
-già-
-sai vero che non siete più giovani per fare le ore piccole- disse ancora Eltamin soffocando una risata dopo aver ricevuto uno sguardo truce da suo padre.
-stai, forse insinuando che sono vecchio-disse Draco salendo l’ultima rampa di scale.
-Non oserei mai signor Malfoy-
-sei una serpe- ammise compiaciuto.
-grazie per il complimento- rispose radiosa e Draco non resistette e l’abbracciò.
-questo è un incoraggiamento del tuo vecchio e bellissimo padre- le disse all’orecchio mentre la stringeva forte.
-certo, il professore e il grande pozionista non oserebbe mai, mostrare affetto- replicò lei scoccandole un bacio sulla guancia e allontanandosi un poco raggiungendo i suoi compagni che rimasero paralizzati a osservare la scena.
 Scena che sconvolse anche gli studenti di Durmstrang.
Makar Krum, la guardò avvicinarsi a James e sorridere tranquilla, evitando di incrociare il suo sguardo.
Lì il bulgaro capì che quella ragazza che l’estate prima li aveva rubato il cuore non aveva occhi che per il figlio di Harry Potter, il ragazzo di cui era innamorata.
Sergey invece guardava con curiosità la bionda e il moro.
-non è vecchio per te, bionda- disse il Russo avvicinandosi a Eltamin e James che di slancio tenne la mano della sua fidanzata.
Scorpius assottigliò lo sguardo osservando ogni movimento dell’odioso biondo, pronto a intervenire se questi avesse fatto una mossa falsa.
-Sai, rispose Eltamin a voce abbastanza alta da farsi sentire anche dagli adulti che chiacchieravano vicino alla porta.
-pensavo fossi abbastanza furbo, da evitare queste battute di cattivo gusto. Invece, mi spiace ammetterlo mi sono sbagliata. Sei proprio cretino.- disse marcando con disinvoltura la parola “cretino”.
-Non ci vuole poi molto a capire che, giacché di cognome faccio Malfoy, il professore altro non è che mio padre-enunciò incenerendolo con lo sguardo.
A Sergey Pavlov morì il sorriso sul viso e anche a Makar, suo padre anni prima aveva raccontato la storia del giovane mangiamorte e ora scopriva che Cassiopea era la figlia di quell’oscuro mago.
-Cosa c’è, ti stai preoccupando per il cognome che porto- lo canzonò la bionda.
-sai Pavlov-, continuò Eltamin,- dovevi pensarci cento volte prima di metterti in conflitto con un Malfoy-
-conflitto- disse Sergey deglutendo preoccupato.
-sorellina tutto bene- disse con voce famelica Scorpius e Pavlov sbiancò.
Era risaputo che i Malfoy erano abili con la magia nera ma ancora più abili a eludere pene per uso improprio della magia, soprattutto era noto anche in Russia quanto i Malfoy fossero gelosi e rancorosi se si mancava di rispetto alla loro donna e lui, ricordò Sergey, aveva dato della sciacquetta alla rossa. La rossa di cui non ricordava nemmeno il nome.
Merda! Era nella merda, suo zio l’avrebbe buttato nel lago ghiacciato, se solo l’episodio della mattina prima al lago nero, fosse trapelata.
Quindi, pregò che niente e nessuno mai gli rivelasse le sue belle trovate.
-si non succede nulla- disse Makar cercando di rasserenare gli animi, ricevendo uno sguardo truce sia da Malfoy, sia da Potter, che dopo poco si allontanarono dal gruppo di Durmstrang.
-prega che mio padre non venga a sapere contro chi ti sei messo- disse Makar in lingua madre, affinché solo Sergey capisse.
***
I due gruppi capitanati da Draco Malfoy e Victor Krum, stavano vicino alla porta della grande sala scelta come aula per il concorso. Aspettavano solo l’arrivo del primo ministro per entrare e accomodarsi e quando Kingsley Shacklebolt comparve accanto alla preside, la professoressa McGranitt si accomodarono all’interno dell’aula.
Insieme ai due arrivarono anche i due rappresentati dell’Ufficio per la Cooperazione Internazionale Magica: Percy Weasley, per l’Inghilterra e Vladimir Vulchanova per la Bulgaria.
 Oltre a questi vi erano anche altri tre giudici esterni, tre pozionisti di fama mondiale:
Alamanni Giuseppe, famosissimo e stimatissimo mago, questi apparteneva a un’antica famiglia magica Italiana ed era il titolare dell’ufficio di pozioni nel governo Italiano.
Carlos Iglesias, rappresentava invece il governo spagnolo e anch’egli come il mago Italiano era a capo del laboratorio di pozioni nel governo spagnolo.
L’ultimo giudice esterno era Schneider Hansi, questi a differenza degli altri due non lavorava per il governo tedesco, bensì in proprio ed era l’antagonista principale di Draco Malfoy; Quello che concorreva sempre contro l’ex serpeverde per ricevere l’ambito Nobel per le pozioni e che sistematicamente perdeva.
Draco appena lo vide corrugò la fronte perplesso e subito dopo incontrò gli occhi scuri di Krum, che inavvertitamente brillavano. Il pozionista inglese increspò appena le labbra in una smorfia simile a un sorriso. Il bulgaro era convinto, che la presenza del tedesco portasse inavvertitamente alla vittoria dei suoi ragazzi, ignorando la meticolosità e l’intransigenza che Hansi, possedeva anche quando doveva fare da giurato.
-Benvenuti al concorso” Pozionisti Domani”-, disse la preside McGranitt prendendo la parola, -sono felice di ospitare per la prima volta questo famoso concorso che annovera tra i vincitori molti nomi illustri tra cui, i nostri giurati esterni: Il pozionista Alamanni dalla bella Italia, il collega Carlos Iglesias dalla soleggiata Spagna e Schneider Hansi dalla meticolosa Germania. Oltre, ai due professori che rappresentano le scuole Il collega, Victor Krum per Durmstrang e Draco Malfoy per Hogwarts- finì l’anziana preside. Subito dopo la donna prese la parola il Ministro della magia, che illustrò minuziosamente il concorso che si sarebbe svolto in quella settimana.
-avrete una settimana di tempo dalle nove e trenta- disse guardando l’orologio al suo polso. –per realizzare una pozione dell’elenco- enunciò mentre le pergamene si posavano nei banchi dei ragazzi, - inoltre, se mai ne siete capaci e volete sfidare la sorte, potreste realizzare una pozione di vostra invenzione- enunciò ancora Kingsley Shacklebolt. Dovreste solamente avvertire i giurati delle vostre intenzioni.
-logicamente- aggiunse con voce grave- se la pozione si rivelasse un disastro, non potrete tornare indietro e scegliere un’altra pozione dell’elenco standard. Quindi dovete essere sicuri della scelta-disse l’uomo dalla pelle d’ebano.
-dimenticavo- aggiunse il ministro della magia, - se il calderone, esplode o si buca, verrete automaticamente squalificati ed esentati dal partecipare al resto del concorso- concluse sorridendo, mentre davanti a lui la maggior parte dei partecipanti era sbiancata.
-tutto chiaro?-chiese infine.
-si- risposero i ragazzi con voce poco convinta.
Poco dopo i giurati passarono tra i banchi per accertarsi che tutti i partecipanti avessero scelto la pozione da fare, solo tre furono i ragazzi che scelsero, sfidando la sorte di produrre una pozione di loro invenzione.
Makar Krum, chiamò la sua pozione l’anti baby blues, che consisteva nel curare le donne affette da depressione post partum.
Eltamin Malfoy, decise d’imbarcarsi nella sua pozione, non ancora verificata che lei stessa chiamò: “Pozione del non amore”. Che toglieva i sintomi dell’amore e privava di ogni sentimento la persona che beveva la sua pozione.
-è una cosa pericolosa- disse Iglesias, il pozionista Spagnolo guardandola allibito. –come le è venuta questa idea chiese curioso.
-ho sofferto per amore e volevo dimenticare, la persona che amavo quindi mi sono messa a creare questa pozione.
-poi chiese?- ancora l’uomo incuriosito dalla ragazza.
-bè la pozione l’ho finita ma non l’ho provata su di me-ammise Eltamin,
-per fortuna, una bella ragazza come lei lo trova sicuro l’amore- disse lo spagnolo riprendendo colore.
-già- rispose Eltamin sorridendo.
Infine l’ultimo allievo che volle creare una pozione inedita fu Scorpius Malfoy.
-mi dica signor Malfoy, come si chiama la sua pozione?- chiese Schneider, il famoso pozionista tedesco.
Scorpius lo guardò un attimo prima di parlare.
-la mia pozione cerca di ridurre gli effetti dell’immunodeficienza senile-
Il pozionista lo guardò stranito.
-è una malattia, che colpisce gli anziani. I babbani avanti con gli anni- ammise senza vergogna il biondo Corvonero, attirando l’interesse anche dello spagnolo Iglesias, che aveva da poco finito con Eltamin.
-ultimamente vi sono stati alcuni casi anche tra maghi, anche se la tempra dei maghi è più resistente rispetto a quella dei babbani-concluse il giovane.
-bene se la sua pozione avrà successo sarà veramente un ottimo aiuto per i medimaghi Signor Malfoy.
-ha già somministrato la pozione?- chiese ancora Il pozionista Tedesco.
Scorpius si morse il labbro, sentendo gli occhi di sua sorella ma soprattutto quelli di suo padre su di se.
-si- ammise. –mio nonno è babbano ed ha questa malattia-disse Scorpius abbassando la voce di un tono.
-ha riscontrato qualche miglioramento nel decorso della malattia- chiese ancora il Tedesco.
-lieve, ma dal giorno ho apportato delle modifiche-ammise il giovane, su cui tutti gli occhi erano puntati.
-capisco- concluse Schneider- le auguro un buon lavoro – finì il tedesco andando a sedersi nella cattedra al fianco degli altri giurati, dando così inizio al concorso.
La prima giornata del concorso corse via veloce, mietendo molte vittime, soprattutto di Durmstrang, che venne quasi decimata. Infatti dei venti alunni portati ne rimasero in gara solo cinque tra cui Makar e Sergey.
Anche alcuni alunni di Hogwarts, non riuscirono a superare nemmeno il primo giorno del concorso. Questi furono : Terry Wespurt, Katie Smith, Ackerley Pucey e Theodor Wallace che riuscì nella disgraziata impresa di rovesciare tutto il contenuto del suo calderone sulla vecchia preside McGranitt, bruciando su più punti la sua preziosa e antica veste scozzese.
-incompetente- sibilò James, facendo ridere Draco che passava in quel momento accanto al suo banco, incurante che uno dei suoi alunni fosse appena stato buttato fuori dal concorso.
-tutto bene signor Potter?- Chiese disinvolto l’ex serpeverde.
-si, professor Malfoy, tutto bene- rispose il prefetto grifondoro senza mai smettere di girare la sua pozione.

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