martedì 19 giugno 2012

Che tu sia dannato ... Weasley cap 13


-Aprire gli occhi davanti all’ovvio amore -


Narcissa prese sotto braccio Hermione e si avviò, con passo elegante fino al grande roseto che sorgeva vicino alla fontana zampillante che ornava il centro del parco.
La primavera aveva investito il Manor: le farfalle variopinte svolazzavano allegre, i fiori dai colori vividi profumavano l’aria e il sole caldo baciava le due donne, riscaldandole, anche le vecchie pietre grigie della costruzione sembravano meno tetre alla luce della stella.
Hermione rifletteva sui possibili mille motivi che avevano spinto la signora a tornare, era stato lo stesso Draco a parlarle dell'esilio volontario della madre. L’anziana strega, invece, sentiva il cuore e la mente litigare.
Erano anni che non metteva piede tra quelle mura e doveva ammettere che era cambiato dall’ultima volta.
Non vi era il Male a infestare l’aria, sui pavimenti di marmo bianco non scorreva più il sangue di poveri innocenti, non c'erano più pianti, urla e sospetti e soprattutto l'ospite peggiore. La sua casa, il solo posto dove era la padrona indiscussa, il posto in cui era diventata moglie, amante e madre era tornata nelle mani dei Malfoy.
-         Si chiederà – ruppe il silenzio Narcissa mentre passeggiava lungo una stradina acciottolata nel giardino, -...Come mai dopo anni rimetto piede in questa casa? -
Hermione non disse nulla, in quel momento si sentiva sciocca, ma capì senza difficoltà, e apprezzò molto, lo sforzo che la donna faceva nel palarle.
- Lo faccio per lei signorina Hermione -
- Per me? - domandò stupita, girandosi di scatto verso la lady che ora guardava avanti a se, immersa nei suoi pensieri.
- Il signor Potter si è preoccupato moltissimo quando ha ricevuto la sua missiva. So che vuole andar via dal Manor a causa di mio figlio....- aggiunse guardando verso il gazebo di legno bianco  vicino al roseto.
- Posso chiederle cosa le ha fatto Draco?-
Hermione si sentì morire.
“ Mi ha baciata. ”
- Nulla - rispose invece scacciando il ricordo di quel bacio.
- Allora se non sono indiscreta, mi dice perché vuole andare via?- chiese ancora Narcissa Malfoy posando i suoi occhi azzurri sulla ragazza.
- Io mi sento d’impiccio – ammise Hermione. - Sono grata a Draco per quello che ha fatto per me, accogliermi in questa casa proteggermi da Ron....- disse trattenendo a stento le lacrime.
- Draco sono certa che non le ha mai detto che lei le da noia – la interruppe da donna. Non aveva mai amato fare la consulente sentimentale.
-.... Non posso rimanere in questa casa – disse quasi sussurrando.- Io mi sento... -
- Mio figlio le è stato accanto in tutti questi anni, e so che più di una volta si è rivolta a lui nel momento del bisogno.... Da quando l’ha assunta come segretaria, Draco è cambiato –.
Hermione sorrise amaramente prestando attenzione solo alle prime parole pronunciate.
- Visto! Anche lei ha notato che sono deleteria per suo figlio - aprì bocca prima di aver pensato a quello che stava dicendo.
- Draco è cambiato in meglio - continuò la lady contradicendola. - Da quando lei è entrata nella sua vita, l’ho visto sorridere per la prima volta – ammise la madre.
Hermione sentì le farfalle nello stomaco perché  voleva dire che aveva sbagliato tutto.
“Per Narcissa Malfoy suo figlio era cambiato in meglio grazie a lei.
Perché le diceva questo?
Perché si sentiva così felice, nonostante sapesse che quella era solo una bugia?”
- Nonostante soffrisse sapendo che lei era la donna di un altro uomo, lui si sentiva bene. Draco non esterna mai i suoi sentimenti, non parla mai di se. Suo padre lo ha trasformato in una statua priva di amore e dolore.
Ha subito torture e umiliazioni e se lo si guardava in volto non si capiva nemmeno quello che pensava, ma lei ha distrutto il ghiaccio che aveva nel cuore e lo ha portato alla vita per la prima volta.  –
“Non può essere....“ si ripeteva Hermione “....Devo aver capito male“
-         A Draco bastava vederla felice per stare bene.... –
Hermione sgranò gli occhi.
-         E' innamorato di lei, forse lo è sempre stato, perché aveva sempre una parola su di lei quando tornava e mi raccontava della scuola .- aggiunse Narcissa notando l’imbarazzo dell’ex Grifondoro.
-         So anche che lei non gli ha dato alcuna chance... Non si è mai voluta accorgere di nulla.  –
-         Io...-
-         Draco è orgoglioso e testardo- aggiunse – Ma è un ragazzo d’oro quando permette agli altri di avvicinarlo- gli occhi azzurri della signora scrutavano il volto della ragazza. Se suo marito l'avesse vista in quel momento come minimo sarebbe stato perplesso.
-         So di chiederle molto, ma non lasci questa casa. Lo faccia almeno per la ragione della sua sicurezza. Abbia cura di se stessa, perché non possiamo aiutarla se lei non vuole essere aiutata.-
Hermione si vergognò immensamente, Narcissa Malfoy sapeva ciò che Ron le aveva fatto anche se molto elegantemente non glielo aveva detto apertamente.
-         E un'altra ragione che non posso ignorare: mio figlio. Sarebbe uno straccio se sapesse che è per causa sua che non è più al sicuro - questo era un colpo basso ma doveva giocare tutte le carte che aveva in mano e non erano molte. Conosceva e aveva visto la testardaggine della ragazza.
“ Draco non era più al sicuro da quando lei era entrata nella sua vita”
-         Infine, la terza ragione egoisticamente sono io: vorrei morire sapendo che questa casa finalmente è abitata da gente giusta, e lei signorina Granger lo è.-
Hermione non riuscì a trattenere il sorriso.
Narcissa Malfoy voleva che lei restasse al Manor.
Narcissa Malfoy non la odiava e disprezzava.
Narcissa Malfoy le aveva detto che Draco era...
“Assurdo, Draco non può provare quel sentimento per me.”
-         Signorina Granger.... - disse ancora Narcissa, distogliendola dai suoi pensieri -...Dovrebbe informarsi sul significato dei doni che accetta!-
La ragazza era curiosa perché non capiva cosa volesse dire...
-         Ad esempio- continuò la lady - Quel pettinino che porta tra i capelli è stato il primo pegno d’amore che mio marito Lucius mi ha donato-
Hermione divenne rossa fino alla radice dei capelli.
-         Io non sapevo.... –
-         Non si preoccupi- disse Narcissa ridendo.
-         Sono felice che qualcuno lo usi ancora. Mi fa pensare che infondo, anche Lucius, ha fatto qualcosa di bello –

-         Madre!.... – disse Draco interrompendo così le chiacchiere delle due donne che si girarono di scatto non appena sentirono la voce.

-         Ah bene Draco- disse Narcissa avvicinandosi al figlio – la signorina Granger voleva parlarti – aggiunse superandoli entrambi.

-         Io vado a parlare con gli elfi, vorrei che stasera preparassero alcune cose che mi sono mancate in questi anni! – sapeva che era la scusa più sciocca che poteva trovare, ma andava bene così.
Hermione non osava guardare in quegli occhi color del ghiaccio, che la scombussolavano ogni volta che se li sentiva addosso.
Le rivelazioni che Narcissa le aveva fatto le frullavano ancora in testa, il cuore batteva come un pazzo, sarebbe stato troppo bello se fosse stato vero, e lei voleva crederci disperatamente, ma la ragione ebbe il sopravento.
-         Tua madre ha parlato con Harry – disse guardandosi la punta delle scarpe.
-         Tutti sono concordi nell’affermare che per me sia meglio rimanere....-
-         Nessuno ti ha mai cacciato- replicò Draco, forse con un tono di voce più tagliente di quello che voleva usare.
-         ....Ora però mi trovo a disagio – ammise – per quello che...-
-         Scusami- disse Draco – sapevo di sbagliare facendo quel gesto, ma sono umano e mi capita di sbagliare, e con te più del normale - ammise il legismago.
“Menti Draco. Menti o se ne andrà per sempre e non la vedrai mai più”
-         Dimenticalo... – disse ancora dopo aver preso un respiro che trattenne per non sentire il cuore che si spezzava.
Hermione si sentì morire.
“Stupida! Che cosa credevi che ti dicesse che ti ama? Che ti vuole?''
“Non sei nulla per lui. Nulla”
-         Non so se riuscirò a dimenticare – disse mangiandosi le parole e non riuscendo più a trattenere le lacrime.
Draco spalancò la bocca incredulo! Aveva fatto un'altra cazzata, solo che sta volta era pure riuscito a farla piangere!!
Fu un attimo, lei cercò di superarlo cercando di raggiungere il viale che portava al Manor. Sarebbe rimasta per non dimostrarsi ingrata e maleducata ma si sarebbe chiusa in camera.
Lui grazie ai riflessi pronti riuscì ad afferrarle il braccio. Strinse un poco osservando ogni movimento della donna.
Il capo chino nascondeva il suo viso, che era rigato dalle lacrime. La sentiva scossa dai singhiozzi e non riuscì a far altro che stringerla al suo petto.
I brividi gli percorsero la schiena non appena sentì le sue mani stringergli il busto.
Lo stava abbracciando.
-         Ho paura.... – disse Draco. Era la prima volta che esprimeva quel sentimento a voce alta. 
-         Anch’io, non sai quanta.... – rispose Hermione, strofinando il suo viso sul petto del legismago.
-         Vorrei che rimanessi qui non perché sei costretta ma perché vuoi rimanere! –
Hermione respirò con la bocca cercando di incamerare più aria possibile. Stava accadendo tutto troppo velocemente e lei non era più abituata alle emozioni belle che la presenza di un uomo potevano dare.
-Io voglio rimanere! – rispose infine. - Ancora non so cosa provo... E' passato troppo tempo e ho subito troppo...-aggiunse vergognandosi.
- Non importa!– replicò Draco.- L’importante e che tu sia al sicuro, che non mi detesti come credevo fino a un minuto fa e che possiamo ancora contare l'uno sull'altra. –
- Come potrei? – disse Hermione che parlava più con il cuore che con il cervello.
Draco socchiuse gli occhi stringendola ancora un attimo.
- Per tutto il resto, saprò aspettare e se mai mi riterrai degno...-
- Draco!- lo riprese Hermione.
- Se mai mi riterrai degno, sarò l’uomo più felice della terra. -
Dopo aver detto quella frase, sciolse l’abbraccio sollevandole piano il viso con una mano.
-         Se non dovessi riuscirci spero di averti almeno conquistata come amica- aggiunse.
Era la dichiarazione più complicata e ricca di sottintesi che avesse mai ascoltato ma anche per questo l'aveva fatta emozionare.
- Tu sei già nel mio cuore...- disse Hermione guardandolo finalmente negli occhi e perdendosi in quelle irridi grigie.
- Sei una donna stupenda Hermione Granger- disse infine donandole un leggero bacio sulla tempia.
“Lotterò per conquistare il tuo cuore.''

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