25. Colloquio con il Ministro della magia.
Si erano messi subito a lavoro dopo aver visto scomparire l’allocco dalla finestra dello studio del manor.
Blaise avrebbe preso contatto con tutti gli ex amici e conoscenti che in quegli anni erano stati vicini alla causa di Voldemort.
Narcissa aveva fornito indirizzi e nomi insospettabili, soprattutto quelli di due persone, ex Grifondoro, che sarebbero state i loro assi nella manica. Questi sapevano dell’innocenza di Draco, avevano acconsentito a parlare durante il processo e l’avrebbero fatto anche in quello fittizio che lo scagionò ma per qualche strana coincidenza non vennero mai chiamati a deporre. Ma in questo, niente sarebbe stato lasciato al caso. Finalmente ci sarebbe stata giustizia non come accadde anni prima nel processo di Lucius Malfoy.
Quello, ricordò Hermione, fu un processo farsa. Harry l’aveva insabbiato, con l’aiuto di giudici compiacenti, che per lisciare il pelo all’eroe del mondo magico furono disposti a chiudere non un occhio, bensì due sulle tante insensatezze e lacune nei processi contro i Malfoy.
Draco ora si trovava con l’acqua alla gola, la volta precedente, benché quasi tutti i testimoni chiamati a scagionarlo per una ragione o per un’altra non si presentarono a deporre a suo favore, riuscì a cavarsela grazie alla testimonianza di Pansy che raccontò che mai il suo caro Dracuccio aveva partecipato alle azioni dei mangiamorte. Harry Potter frustrato per essersi fatto sfuggire dalle mani l’incriminazione dell’odiato Draco, cruciò più volte Lucius Malfoy che senza bacchetta e con il corpo debilitato fu ridotto alla pazzia.
Harry era diventato pericoloso.
Draco doveva essere liberato subito o Potter l’avrebbe, come minimo, fatto impazzire tutti sapevano bene che Potter con il suo nemico storico non si sarebbe limitato a delle semplici cruciatus, avrebbe esagerato, l’avrebbe ucciso.
Hermione, si preparò velocemente e dopo aver infilato in borsa il ritratto della signora Narcissa si smaterializzò al Ministero dove il ministro l’aveva invitata ad andare subito dopo aver ricevuto la pergamena.
L’atrio dell’edificio magico era sempre vuoto a quell’ora tarda della mattina, ma quel giorno sembrava che tutti i maghi fossero in fermento.
Un vociare sommesso l’accompagnò per tutto il lungo andito che portava agli ascensori, la giovane avvocatessa camminava a passo svelto senza mai abbassare il capo, sentiva gli occhi di tutti puntati sopra. Sapeva benissimo che tutti avevano letto la gazzetta del profeta, sia la prima edizione che parlava dell’arresto di Draco, sia quella speciale con la sua lettera, sapevano, che lei Hermione Granger ex eroina del mondo magico stava con Draco Malfoy il mangiamorte e che ora in veste di avvocato lo difendeva dalle accuse di Harry Potter, quello che un tempo era suo amico.
Arrivò di fronte alla spessa porta che conduceva all’ufficio del ministro, lì ad attenderla vi era Kingsley Shacklebolt, il Ministro della magia.
L’uomo dalla pelle d’ebano, la fece accomodare di fronte a lui e cominciò a osservarla. Hermione, ora portava corti capelli castani e un particolare tatuaggio sulla nuca, ma oltre al Look non era cambiata molto rispetto alla ragazza caparbia, diligente e coraggiosa che con Harry Potter aveva contribuito a uccidere il malvagio Lord Voldemort. Hermione a differenza del ragazzo che è sopravvissuto, non si era fatta sopraffare dalla notorietà, non aveva corrotto il suo cuore, aveva perdonato evolvendo la sua vita.
Harry, invece, era rimasto ancorato al vecchio odio, non aveva attecchito in lui la speranza di nuova vita e come questo fu possibile Kingsley non lo capiva. Quel ragazzo, in cui tutti i maghi affidarono la propria vita, la speranza era divenuto malvagio e la colpa di questo era anche del ministro. Lui li aveva dato carta bianca ai processi, credendo che per Harry Potter la giustizia, la tolleranza, l’amore erano ben radicati, convinto che fosse un giusto, che avrebbe giudicato, interrogato tutti nello stesso modo, ma si sbagliava. Il cuore di Harry era corrotto dall’odio, era pieno di rancore per la famiglia Malfoy. Solo con loro scagliò la sua rabbia, loro per lui rappresentavano il male, l’ultimo male che dopo Voldemort doveva essere sconfitto.
Lucius era come Morto Narcissa era imprigionata nel quadro mancava solo Draco per completare l’opera.
-Ministro- disse Hermione catturando l’attenzione dell’uomo che abbandonò così i suoi pensieri. –Come ha chiesto sono venuta qua per spiegargli la situazione-, l’uomo la continuò a guardare così che Hermione continuò a parlare esponendo i suoi pensieri.
-Non si può lasciare a Potter tale potere, non è in grado di controllarsi e non sono disposta a rimanere con le mani in mano, mi spiace se il ministero e lei sarete attaccati, ma mi trovo in una situazione difficile e Draco ora è la mia priorità- disse la ragazza.
-Capisco Hermione- rispose il ministro – posso chiederti se intendi procedere contro Potter.
-si procederò sia per il suo modo di procedere alquanto discutibile durante l’arresto di Draco che per il processo che anni fa è stato fatale alla mente di Lucius Malfoy- il ministro si bloccò.
-come…-
-si so cosa è successo e so per certo che il testimone che ha ritrattato non è uno dei più attendibili-
-Io non capisco…-
-Ma non deve capire, ministro mi aspetto però che sia lei a vigilare, l’altra volta non era in Inghilterra ma a un convegno con gli altri ministri magici, Harry ha fatto ciò che ha voluto-
-So che è stato lei ha firmare il suo trasferimento e da quel giorno i suoi rapporti con Harry si sono…-
-raffreddati-, disse l’uomo pensieroso e poi riprese,
-Cosa mi stai chiedendo Hermione?- chiese infine.
-Solo di essere presente al processo, non voglio che Harry si prenda delle libertà, pretendo che la giustizia sia uguale per tutti. Inoltre- disse il ragazza-, voglio un foglio per andare ad Azkaban come avocato e come compagna ho diritto a parlare con Draco-.
-Azkaban è un posto duro per una donna-
-dimentica sempre che sta parlando con me ministro. Io non sono tipo che s’impressiona-
L’uomo sorrise e prendendo piuma e pergamena scrisse due righe.
-Hermione disse consegnando la pergamena alla ragazza – stai attenta Harry potrebbe diventare pericoloso-
-Anche io ministro, ha sbagliato e pagherà-
-tutto il mondo magico ti starà contro, lui ha una fama da buono, nessuno crederà alle tue parole Malfoy invece, -
-Draco non ha mai fatto niente di male, ha un tatuaggio nel braccio ma non significa nulla non ha mai uccisi nessuno, non è mai andato in missione per conto di Voldemort ed è ora che il mondo magico evolva e capisca che il male non sta in un nome-
-Ti vedo battagliera, almeno tu non sei mai cambiata-
-No ministro mi batto sempre per le cause giuste e per ciò che conta veramente, prima era per il bene del mondo magico ora è per il bene della giustizia, del mio cuore e del mio bambino- disse accarezzandosi il ventre. Il ministro rimase sconvolto dalla notizia non sapendo cosa dire alla giovane strega si limitò ad augurarle:
-Buona Fortuna Hermione Granger-.
SINGOLARE AUGURIO DI NATALE....
ODDIO DI NATALIZIO NON HA NIENTE PERò DAI è BENE CONTINUARE LA STORIA.
KISS MIE CARE E BUONE FESTE.
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