23. L’accusa infamante.
Si era svegliata con il seno attaccato alla sua schiena e le mani sul suo sterno, come se fossero una sola cosa, inseparabili. Sentiva il suo profumo di muschio e menta, e i suoi capelli accarezzargli il viso.
Draco dormiva ancora, il suo respiro era rilassato sembrava un angelo.
Gli baciò dolcemente la spalla e sfilò di lato cercando di non svegliarlo, togliendo con delicatezza il suo braccio che era incastrato sotto il corpo dell’uomo, del suo uomo.
Si mise la sua camicia, amava metterla era un modo per sentirlo vicino anche quando i loro corpi non lo erano e si avviò lentamente lungo la scala.
-Tibly- chiamò Hermione e subito l’Elfa spuntò dalla cucina.
-signora chiamata Tibly?-
-si Tibly. Draco dorme ancora cosa gli prepariamo per la colazione?- chiese la ragazza sorridendo all’Elfa.
-vuole cucinare ancora lei?-chiese stupita.
-si Tibly, almeno la colazione me la puoi lasciare-
L’Elfa rimase spiazzata.
-tu farai tutto il resto, se ne avrai voglia-riprese Hermione.
-certo Tibly ha sempre voglia di servire il signorino Draco. Tibly è stata assegnata a lui da quando era un cucciolo-
-mi parli di lui-
Tibly sorrise e prese a saltare felice.
-Tibly preparerà per le nozze, tante pietanze tutte quelle che la signora vorrà-
-frena frena Tibly, non ci sono nozze in progetto-
L’Elfa si bloccò subito guardando Hermione con due occhi grossi come fanali.
-il signorino ancora non chiesto-chiese l’elfa facendo arrise Hermione.
-Credo che per ora vada bene cosi-, disse Hermione cercando di rimanere neutra ma un velo di tristezza gli si posò sul viso.
-che fate?- chiese una voce ancora impastata dal sonno.
-signorino Draco perché è in cucina-
-tranquilla Tibly, non mi succede niente se vengo nel tuo regno- l’Elfa, s’inchinò talmente tanto che con la testa toccò il pavimento.
-dai su Tibly rialzati e dite che state combinando-
-signora vuole preparare colazione-
-ah la signora prepara- disse guardando malizioso Hermione e il suo seno che s’intravedeva dalla camicia.
-e cosa prepara mia signora- disse rivolgendosi ora direttamente alla ragazza che impalata lo guardava.
-una torta- rispose Hermione abbassando lo sguardo, non sapeva perché si sentiva in imbarazzo o forse solo una stupida, la chiamavano signora ma lei non era nulla. Per ora era solo la sua compagna di letto, sembrava lontana anni, decenni la notte appena trascorsa.
-Herm tutto bene- Chiese Draco avvicinandosi a lei che ancora impastava.
-si tutto ok- rispose afferrando le uova e unendole a zucchero e farina.
-Tibly potresti riordinare la stanza e lasciarci soli- disse Draco.
Tibly non se lo fece ripetere e si smaterializzo.
-guardami- disse prendendo con due dita il mento della ragazza.
-che hai? Sembri triste?-chiese ancora il biondo.
-no-rispose la ragazza distogliendo i suoi occhi da quelli grigi di Draco.
-ho fatto qualcosa che ti ha turbato ieri o questa mattina?-
-no Draco tranquillo-
-mi ami ancora?- chiese il biondo stupendo la ragazza.
-Io, veramente noi…-
-perché io ti amo, forse non l’ho detto ma è questo che provo per te. Solo per te-
Hermione sorrise baciandolo.
-è un consenso- disse Draco dopo essersi staccato dalle morbide labbra della ragazza.
-si- pronunciò Hermione proprio quando varie smaterializzazioni e un rumore sordo distolse l’attenzione di Draco dalle sue irridi marroni.
-cazzo- urlò Draco.
Scattando verso l’uscita della cucina. Copriti e prendi la bacchetta.
Le intimò prima di sparire su per le scale di pietra che portavano all’ingresso del manor. Hermione si guardò le mani ancora sporche di impasto fece scorrere l’acqua e poi maledicendosi si rese conto di non avere con se la bacchetta.
-cretina- disse mentre si abbottonava la camicia fino al collo e notando che nonostante questo si vedeva tutto del suo corpo.
Incominciò a salire e man mano che si avviava verso l’ingresso urla e grida la fecero spaventare. Prese a correre e giunta all’ultimo scalino le forze gli vennero meno. Draco era a terra e quattro bacchette erano puntate contro di lui
-crucio- urlo l’uomo più vicino al biondo che annaspava a terra. La sua voce era famigliare per Hermione e una stretta al cuore la fece barcollare.
-Smettila immediatamente- urlo avanzando verso il gruppo di auror attirando l’attenzione. –come osi usare una maledizione senza perdono senza essere in pericolo di vita-
Harry Potter si girò incredulo nel vedere la sua ex migliore amica coperta da una sola camicia da uomo, sicuramente di Malfoy, che avanzava con il suo solito cipiglio deciso da so tutto.
-quanto sei caduta in basso Hermione- disse acido il salvatore del mondo magico –da eroina a puttana di un mangiamorte-.
Hermione impallidì.
-non osare mancarle di rispetto-disse Draco con un flebile filo di voce.
-oddio e ti difende pure-
Disse ridendo mentre sferrava un calcio a Draco che trattenuto da due auror non poteva difendersi.
-smettila Harry, smettila o io-
-O io cosa Granger, non puoi nulla contro di me. Io sono la legge e tu non sei altro una che questo schifoso si sbatte e sai mia cara non sei la sola c’è una lista lunghissima come lunga è la fila di donne che dice di aver in grembo un suo figlio illegittimo-disse sbeffeggiandola Harry Potter
-sei qui per queste cazzate- replicò Hermione.
-Ah no, mia cara sono qui perché qualcuno ha ritrattato le dichiarazioni che tanto tempo fa avevano fatto per scagionare questo verme-
Draco cercò di sollevarsi ma gli auror, uno dei quali era Dean Thomas lo tirò nuovamente giù.
-si si, che smacco è salvato da una donna e affossato da un’altra Malfoy. Mai promettere a delle puttane di condurle all’altare se non adempi alla promessa ti si rivoltano contro e le serpi non ci vanno giù sottili-
-fottiti- sibilò Draco, mentre Harry gli sferrava un altro calcio.
-Malfoy, non sei nelle condizioni per fare ancora lo sbruffone- disse Thomas sbattendolo ancora a terra-
-tu non hai il diritto di venire qua in casa di un cittadino e infliggergli maledizioni senza perdono e botte. La legge non ti consente queste l’articolo…-
-ti prego evitaci la solita pappardella, anche perché nonostante i tuoi sforzi non mi risulta sia un’avocato di fama mondiale-
-sei un coglione-urlò Hermione facendo girare tutti gli auror increduli nell’aver sentito quella parola sulla bocca della donna, di aver sentito quella parola rivolta al loro capo.
-eh eh eh, signorina Granger moderi i toni sta offendendo un pubblico ufficiale-disse Harry sorvolando sull’arroganza e il tono che Hermione aveva assunto con lui.
-Harry- ho controllato lo studio è protetto da magia potente, non si può entrare-disse un auror che Hermione non conosceva.
-Malfoy. Hai voglia di giocare con me?- chiese Harry abbassandosi fino a terra. – sai che a giocare con il fuoco ci si brucia-
Disse ridendo.
-Non ho niente da nascondere e sono pulito Potter non ho paura ne di te ne delle tue calunnie. Quello che Pansy ha detto non vale niente e lo sai bene- rispose Draco. Sempre che il processo nei mie confronti sia un processo equo con testimoni e non una farsa come quello di mio padre- Draco attaccava. Sapeva che doveva dirgli quelle cose davanti a testimoni davanti a Hermione. Almeno lei doveva credere alla sua innocenza lei doveva , lei lo amava.
-A Pansy non interessa essere più, mia moglie ma solo i soldi per continuare a vivere nell’agio. Quanti soldi gli hai dato per distruggermi Potter. Quanti soldi hai rubato al ministero per pagare un testimone fasullo-urlo Draco, mentre Harry cominciò ad innervosirsi.
-Dean- disse poi sollevando lo sguardo su uno degli auror- portalo ad Azkaban-
Hermione non fece in tempo nemmeno a sfiorarlo o rassicurarlo che Dean Thomas aveva portato via il suo Draco.
-ti conviene starne fuori Granger o distruggerò anche te-
Hermione fece un passo assottigliando lo sguardo.
-ti sbagli Potter questa sarà la tua fine, come auror e come uomo, quanto è vero che mi chiamo Hermione Granger-
-tanto ardore per Malfoy, pare che il passato sia rimasto un ricordo sbiadito nella tua mente-
-non si può vivere di ricordi, se questi avvelenano la mente e il sangue- rispose Hermione.
Harry rise con una risata lunga e fredda che metteva i brividi.
-Il marcio rimane marcio-
-Il marcio rimane marcio solo per chi vuole vederlo così perché mette apposto la coscienza di chi marcio lo è diventato nonostante sia dalla parte dei giusti-
Harry le afferrò il braccio.
-sei ancora in tempo per tagliarti fuori da questa storia-disse.
-Forse non ti è chiara una cosa Potter, hai dichiarato guerra al mio compagno, e se dichiari guerra a Draco la dichiari anche a me-
-te ne pentirai- disse Potter.
-anche tu, Harry, anche tu-.
SPAZIO AUTRICE.
Non so come è venuto spero vi piaccia...Harry ha fatto irruzione al manor ha cruciato e preso a calci raco privato della bacchetta e arrestato.
Pansy che al tempo del processo aveva deposto a favore di Draco ha ritrattato tutto, gli servono soldi percheè caduta in disgrazia facendo fallire le proprietà di famiglia e Harry ha trovato in lei un'alleata.
Milly l'ha avvisata sulla relazione che Draco ha intrapreso con la sua ex segretaria e la cosa non le è piaciuta....
ditemi che ne pensate
fantastico....dimmi che ucciderai potter te ne supplico...è uno stronzo
RispondiEliminaucciderlo no, mai sporcarsi le mani con gente simile. grazie.
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