mercoledì 21 marzo 2012

La Regina di Ghiaccio. 64.


64- Per sempre.
Le gemelle avevano da poco fatto un mese e presto Eltamin, Lily, James, Albus e Anthares sarebbero ritornati al magico castello di Hogwarts. James avrebbe affrontato l’ultimo anno e i difficilissimi MAGO, Eltamin e Lily avrebbe sostenuto il sesto anno e i piccoli Albus e Anthares avrebbero frequentato il loro secondo anno. Tutto era perfetto, tutto era tranquillo, Scorpius era riuscito, nonostante Draco, a superare le selezioni per entrare nel dipartimento di pozioni.
Purtroppo suo padre era il capo e non era felice di averlo a lavoro con lui.
-chissà che penseranno le persone, già li sento. Penseranno che sia stato io a farlo entrare pagando fior di galeoni-disse Draco a sua moglie convinto di non essere sentito da nessuno dei figli.
-potresti dire la verità- disse invece Scorpius, entrando in quel momento nella cucina dove sua madre preparava la colazione.
-cioè?- chiese Hermione girandosi verso il suo primogenito.
-che ha pregato il ministro per mandarmi in Francia a farmi le ossa- concluse Scorpius sotto lo sguardo allibito di Hermione e quello offeso di Draco, che sperava con tutto il cuore che sua moglie non venisse mai a sapere di quella sua idea balorda.
-Draco Lucius Malfoy- disse Hermione mettendo le mani sui fianchi imitando la cara signora Molly Weasley.
-vergognati-, continuò mentre Scorpius a stento non rise in faccia al padre che gli scoccò uno sguardo per nulla rassicurante.
-facciamo i conti a lavoro mimò il capofamiglia ma il giovane incurante alzò le spalle e iniziò a mangiare.
Poco dopo la sala da pranzo di casa Malfoy, fu invasa da amici e parenti, vi erano i Potter al completo e gli Zabini e anche i coniugi Weasley.
Draco guardò sua moglie scettico, non sapendo in realtà per quale motivo quel giorno tutti fossero a casa sua per la colazione, ma un brutto presentimento passò nella mente di Draco quando vide Eltamin e James tenersi per mano e prendere la parola.
-salve- disse James parlando stranamente per primo sotto lo sguardo attento e certamente preoccupato di Harry Potter che guardava prima il figlio maggiore poi la bionda che stava al suo fianco. Eltamin, inoltre, abbassava gli occhi ogni volta, incontrava quelli della madre quasi vergognandosi di qualcosa che aveva fatto.
-vi abbiamo riuniti qui-, disse ancora il moro Grifondoro per fare un annuncio-, la voce da prima limpida di James cominciava a diventare stridula e ogni tanto il moro prendeva tempo, insicuro su cosa dire a tutte quelle persone che lo guardavano stranite.
-ecco, io ed Eltamin vi volevamo informare-disse ancora il moro
-Potter! -Disse con voce dura Draco.
-siediti papà- lo interruppe Eltamin,
-non sono incinta se è quello che credi-disse ancora la bionda, ricambiando la stretta del fidanzato che prese un ampio respiro prima di parlare.
-ieri sera-, disse ancora James -siamo andati a parlare con il Ministro e gli abbiamo parlato della nostra situazione-riprese James,
Hermione e Ginny assottigliarono lo sguardo, incredule.
-non avevamo altra soluzione-disse ancora Eltamin.
-ma di cosa state parlando?- chiesero insieme Harry e Draco.
-se non sei incinta qual è il problema?- disse ancora Draco mentre Harry si grattava scettico la cicatrice.
-Anthares- disse Hermione -porta due grandi bicchieri di acqua e tu,- disse rivolta a James- parla solo quando l’acqua è sul tavolo-concluse la riccia con la solita voce autoritaria.
James sorrise appena.
-e non ridere, perché non ci trovo niente di divertente-, lo rimbeccò la madre Ginny.
Anthares fece un lampo posò i due grandi bicchieri colmi d’acqua e si sedette affianco ad Albus. La stanza era piombata nel silenzio più assurdo anche le bambine erano zitte e guardavano con occhi curiosi il resto delle persone.
-siamo andati dal ministro, ieri sera-enunciò la bionda serpeverde
-ieri sera? -Disse Draco guardando Eltamin, - ieri sera eri a prendere i libri a Diagon Alley- disse il famoso pozionista.
-vedi papà, io... non ci sono andata-annunciò Eltamin mentre le guance s’imporporavano appena.
Draco incassò il colpo ed Eltamin abbassò lo sguardo, un solo secondo prima di riprendere il discorso.
-siamo andati dal ministro e abbiamo esposto i nostri problemi-disse ancora la bella bionda.
-problemi? Voi non avete problemi costatò Harry mentre Draco muoveva il capo acconsentendo alle parole del compare.
-invece, ti sbagli papà- lo interruppe James -ne abbiamo uno grande di problema-disse ancora il Grifondoro.
-oh sì, e illuminami Potter, quale sarebbe il tuo problema?-chiese Draco.
-tu!- Disse James guardando il padrino dritto negli occhi,- tu sei il mio problema- enunciò senza alcun problema il nuovo caposcuola dei grifondoro.
-ci hai reso l’estate un inferno- disse James
-abbiamo dovuto inventare ogni scusa, anche la più cretina per vederci anche solo un minuto. È stato umiliante. Tutti uscivano e noi per vederci ci siamo dovuti mascherare perché se no tu davi di matto-disse Eltamin.
-state scherzando spero- li ghiacciò Draco alzandosi in piedi ma Hermione fu più svelta facendolo sedere immediatamente nella sedia.
-NO- urlarono i due mentre Hermione prendeva fiato e Ginny si portava una mano alla bocca.
-così abbiamo deciso che ci serviva aiuto esterno-disse James.
-esterno- ripeté Harry Potter perplesso.
-si papà, te l’ho detto siamo andati dal Ministro in persona-ripeté il giovane Potter.
-e vi ha presi a calci nel culo, spero- disse Draco esasperato.
-oh no papà- disse Eltamin con uno strano sorriso sulle labbra, un ghigno malefico.
-il ministro è stato felice di aiutarci-disse la ragazza guardando il padre dritta negli occhi
-eh di Grazia in cosa consiste il grande aiuto del ministro- chiese Draco.
-infatti cosa ha fatto di cosi grande che noi non potevamo fare?- chiese Harry Potter.
Hermione afferrò il bicchiere tra le mani e anche Ginny fece lo stesso.
-semplice- dissero James ed Eltamin.
-ci ha sposati- dissero i due guardandosi negli occhi e baciandosi tranquillamente sotto lo sguardo allucinato di tutti i commensali, prima che due uomini: un biondo e un moro svennero cadendo dalle sedie nelle quali erano seduti.
***
La preside era in fibrillazione, non era mai successo che a Hogwarts ci fosse una coppia. Non era mai successo in millenni di storia che nelle vecchie mura del castello vivessero due sposati e per giunta questi fossero due alunni.
Poteva essere uno scandalo, anche se quello non era un vero e proprio matrimonio.
I due erano stati uniti nel sacro vincolo magico del matrimonio dal Ministro in persona ma i genitori dei ragazzi soprattutto il padre della ragazza non era per nulla felice della cosa, la giovane infatti non aveva ancora diciassette anni e lui aveva cercato ogni tipo di legge da impugnare per rendere nulla l’unione.
Logicamente non trovò nulla e si dovette arrendere all’evidenza la sua principessa era la donna di James Potter e lui ora odiava con tutto il suo cuore, il figlioccio. Si era ripromesso, che mai e poi mai avrebbe fatto lo stesso errore con le piccole Enif e Mira, le avrebbe preservate dal tutto il panorama maschile, i maschi erano il male riuscivano a corrompere anche il ghiaccio basta guardare la sua bella e indifesa Eltamin che ora pendeva dalle labbra di quel moro Grifondoro.
***
Accomodatevi- disse la vecchia professoressa McGranitt che fece passare prima le due donne, Hermione e Ginny, poi Harry e infine Draco.
-i ragazzi?- chiese la preside.
-stanno arrivando- disse Ginny -sono stati alcuni giorni da mia madre perché ...-
-perché Draco li voleva uccidere-disse senza mezze misure Harry Potter.
-io non volevo uccidere nessuno- disse piccato il biondo.
-certo tua figlia non la volevi uccidere è mio figlio che vuoi uccidere, Malfoy-replicò il salvatore del mondo magico.
-se fossi nella mia situazione, faresti la stessa cosa Potter, smettila di fare l’offeso-replicò Draco.
Harry non replicò si limitò a sollevare le irridi verdi al cielo, incontrando lo sguardo con il ritratto di Silente che ammiccava divertito.
Dopo poco il silenzio fu nuovamente spezzato dall’arrivo dei due ragazzi attraverso il camino.
Eltamin salutò sua madre Hermione, sua suocera Ginny e guardò solo di sfuggita suo padre, che evitava accuratamente di incontrare lo sguardo con quello della giovane figlia.
Offeso e ingannato, ecco come si sentiva Draco Malfoy, aveva fatto tutto per quella ragazza e lei l’aveva ripagato in quel modo, sposandosi in gran segreto.
-allora visto che si siamo tutti, inizierei- disse la preside.
Mentre Draco sbuffava e Piton scrutava la Granger con occhi indagatori.
-la situazione è complicata- disse la preside, -siete molto giovani-
James alzò gli occhi al cielo ed Eltamin strinse la mano del fidanzato con forza.
-ma ora siete sposati e quindi non ci sono altre soluzioni possibili-disse la vecchia strega che poi riprese a parlare,
-essendo voi due appartenenti a due case diverse, non saprei in quale casa mettervi- Eltamin impallidì appena e Draco si scosse dalla sedia come se questa fosse cosparsa di spilli.
-so per certe che nessuno dei due vuole andare nella casa dell’altro. Benché sia evidente che vi amate, uno è grifondoro fino al midollo- disse guardando James, -e l’altra è, serpeverde fino alla punta dei piedi- finì la preside ed Eltamin sorrise a quell’affermazione.
-dobbiamo dunque trovare una sistemazione per voi-
-c’è una stanza- disse James prendendo la parola,- che sentiamo come nostra- Eltamin divenne rossa come i capelli di Ginny che non smetteva di guardare il figlio con un’espressione vuota.
-la chiamano stanza delle coppie o dei serpeverde-disse ancora James incontrando per un attimo lo sguardo di puro odio di Draco Malfoy
-Eltamin- disse Hermione mettendosi la mano in bocca dopo aver sentito il figlioccio parlare.
-Io non conosco questa stanza-disse la preside perplessa, guardando Harry poi Ginny e infine Draco
-bè lei non è una serpeverde- disse Draco incazzato come un ippogrifo.
-nemmeno James...- lo corresse subito Harry
-non ne sapevo l’esistenza prima che...-cerco di spiegare James
-la smettete per favore-disse Eltamin.
-James la conosce grazie a Scorpius, credo sia stato papà a parlargli della sua esistenza- Hermione nemmeno si girò verso il marito sapeva che era come diceva sua figlia.
Tanto tempo prima il marito le aveva raccontato che quella era una stanza particolare che solo i serpeverde sapevano della loro esistenza e solo le grandi famiglie, Scorpius era un Malfoy e come suo padre, doveva sapere che esisteva una stanza che accoglieva le giovani coppie nonostante l’erede dei Malfoy non fosse un serpeverde.
-questa stanza vi accoglierà anche ora che siete sposati e non clandestini- disse Harry preoccupato.
-credo che non ci sia nessun problema a consumare nella stanza- disse James mentre Eltamin divenne sempre più rossa e Draco sfoderò la bacchetta.
-signor Malfoy, la prego abbassi la bacchetta-.
-James-, disse Ginny. -Evita di parlare in questo modo, non sei per niente riguardoso nei confronti di tua moglie-
-sei un bambino, siete solo due bambini. Ecco cosa siete- disse Draco sempre più livido.
-Può darsi Draco, ma ora ti siedi e ascolti cosa altro ha da dirci la preside disse Hermione zittendo il marito che le scoccò uno sguardo truce ma che fece poi come la moglie le aveva intimato.
-Eltamin disse la preside, - ti mancano ancora due anni alla fine della scuola e so che sto per chiederti una cosa inaudita, ma so che sei una studentessa perfetta e diligente-
Eltamin guardò la donna davanti a se e annuì.
-vorrei che completassi i tuoi studi in quest’anno, so per certo che il prossimo anno sarebbe per te straziante stare senza il signor Potter-
-Non se ne parla nemmeno- disse Draco, interrompendo il dialogo tra le due donne.
-sono perfettamente d’accordo con lei signora preside -disse Hermione sconvolgendo il marito, Eltamin si girò vero la madre e sorrise felice.
-accetto preside- disse la ragazza.
Draco Malfoy non disse altro si alzò dalla sedia e senza degnare nessuno di uno sguardo se ne andò.
***

L’anno scolastico corse veloce e la convivenza tra James ed Eltamin non fumai causa di litigi tranne che per le famose partite di quidditch che riuscivano a destabilizzare anche le unioni più forti.
-distruggere gli dobbiamo distruggere- questo diceva Eltamin camminando avanti e indietro negli spogliatoi mentre il suo vice la guardava perplessa.
-questo è per me l’ultimo anno qui a Hogwarts disse ancora la bionda Malfoy. – non vorrete farmi andar via da qui con il ricordo di essere stata sconfitta da quegli incapaci-
-pensate ai miei figli, cosa racconterò loro: che la figlia di Paciock mi ha sconfitto perché tu non sei riuscito a parare- disse Eltamin indicando il portiere.
-No capo, no- si affretto a dire il portiere.
-o che tu non sei riuscito a colpire i cacciatori avversari disse guardando uno dei battitori-
-giammai capo- disse il battitore.
-quindi cosa dobbiamo fare oggi?- chiese ancora Eltamin.
-Vincere capo-
-è vinceremo- disse lei sollevando il pugno prima di aprire la porta e uscire verso il campo, lì ad attenderla oltre alla professoressa di volo c’era il capitano avversario, James Potter suo marito.
Quella sarebbe stata l’ultima battaglia tra i due, dopo di quella per molto tempo Eltamin non sarebbe più salita su una scopa.
Quello, però, tutti l’avrebbero saputo dopo l’ultima battaglia, l’ultima partita tra la bionda Malfoy e il moro Potter, una partita senza esclusione di colpi come sempre accadeva tra Serpeverde e Grifondoro.
Alla fine come ormai accadeva da tempo a vincere furono i serpeverde, Eltamin venne in sostanza portata in trionfo mentre la preside gli porgeva la coppa che per la sesta quinta volta venne sollevata dalla bionda Malfoy. Tutti festeggiavano felici, anche i grifondoro vennero costretti ad assistere alla cerimonia, quando Eltamin si liberò dalla stretta dei compagni, riuscì ad arrivare dal marito.
-complimenti disse tra i denti James guardando la premiazione della preside che consegnava a tutti i giocatori della squadra, una medaglia.
-complimenti anche a te- rispose Eltamin guardando il moro che si girò stranito pensando a una presa in giro della bionda ma questa invece gli fece scivolare tra le mani un paio di calzine da neonato fatte ai ferri, azzurre.
James respirò affondo prima di stringere la sua donna tra le braccia.
-dimmi che è vero, dimmi che è quello che penso- disse ancora James.
-dimmi che sto per diventare...-
-oh amore mio stai per diventare il più affascinante dei papà-
-grazie Eltamin grazie – disse ancora James stringendola a se.
-ora dobbiamo solo dirlo a tuo padre- disse James
-già, si è da poco rassegnato al fatto del matrimonio, non oso immaginare quando capirà che sarà nonno-
Disse Eltamin, guardando James che ricambiò lo sguardo prima di cominciare a ridere divertito.
-scommettiamo Malfoy, venti galeoni che sviene- disse James.
-ok-, disse la bionda, - cinquanta che cercherà di ucciderti-concluse Eltamin guardando il marito che perse per un secondo il sorriso ma che ritrovò subito non appena riguardò le piccole babbucce color celeste che annunciava la nascita di un piccolo erede, il suo piccolo ometto.

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