mercoledì 21 marzo 2012

La Regina di Ghiaccio.63


63- Altre due principesse alla corte di Draco Malfoy.
Era un sabato mattina di fine Agosto e per l’occasione la tradizionale sfida Potter contro Malfoy si sarebbe svolta alla tana, si festeggiava, infatti, il compleanno del piccolo Albus.
-Allora Potter- disse Draco tenendo in mano la sua scopa, -sei pronto a perdere- disse Draco con il suo proverbiale ghigno sul viso.
-scommettiamo Malfoy che sarai tu quello a perdere- disse George Weasley affiancando il cognato.
-gioco come battitore- disse poi rivolgendosi a Harry che sorrideva felice, mentre Draco sbuffava, ora dove lo trovava un battitore da mettere in squadra Anthares non aveva alcuna intenzione di salire su una scopa e lui non aveva altri figli, poiché le piccoline ancora non volevano nascere.
-Malfoy, posso giocare con voi- chiese un titubante Teddy Lupin sotto lo sguardo perplesso del padrino Harry e di Eltamin.
-Lupin- disse a voce alta la ragazza -sai andare su una scopa?-chiese la serpeverde, incurante degli sguardi perplessi di tutti.
Il giovane si girò di scatto osservando la cugina negli occhi.
-certo che so andare su una scopa, per chi mi hai preso-, rispose stizzito l’ex corvonero.
Eltamin fece spallucce e si girò verso sua madre che stava seduta su una comoda sedia accanto a Molly e Ginny e a Fleur che era arrivata in quel momento insieme a tutta la sua famiglia.
-va bene- rispose Draco, -in che ruolo vuoi giocare?- chiese ancora Draco.
-cacciatore o battitore fa lo stesso zio- disse Teddy mentre Eltamin non la smetteva di sbuffare sotto lo sguardo intimidatorio del fratello.
-battitore, ci serve un battitore – disse Draco e Teddy sorrise, non appena il biondo gli diede una pacca sulla spalla, i capelli azzurri di Teddy divennero biondo grano come quelli del resto della squadra, si era conformato al gruppo pensò Scorpius sorridendo al suo ex Caposcuola.
James arrivò sul perimetro di gioco proprio in quell’istante, Draco lo guardò un attimo ma non disse nulla all’indirizzo del genero che da un mese aveva centellinato le visite a casa Malfoy. Almeno, così credeva Draco, infatti, era Eltamin quella che andava dai Potter durante la notte all’insaputa di tutti.
-Teddy- disse James guardandolo storto, - per quale ragione sei dalla loro parte-
-siamo con uno in meno, Potter -dissero in coro Draco, Scorpius ed Eltamin,
-tuo zio vuole giocare con voi a tutti i costi- disse la bionda riservando uno sguardo per niente carino al proprietario di tiri vispi Weasley, che rise divertito alla frase della bionda che s’infurio ancora di più.
-Teddy, si è proposto per giocare con noi-disse Scorpius.
-temerario- enunciò Bill avvicinandosi al gruppo.
-guardi- disse ancora Eltamin sotto lo sguardo divertito di Draco e Scorpius, mentre Bill rimase perplesso nel sentirsi dare del lei da una ragazzina. –Che suo genero, non corre nessun rischio, sono anni che vinciamo questo torneo-.
-Malfoy non essere troppo convinta di questo- le disse il fidanzato- oggi mangerai la polvere-concluse.
-certo Potter, dici sempre così poi alla fine perdi sempre tu-finì Eltamin.
-dai su ragazzi non litigate- disse Harry prendendo la parola, -salite sulla scopa-intinò Harry e tutti seguirono le sue istruzioni.
Alla fine la partita cominciò.
-attento Scorpius- urlò Eltamin mentre un bolide sfrecciava a velocità supersonica in direzione del fratello, Teddy arrivò un secondo dopo spedendo con la mazza la grossa palla fuori dal perimetro di gioco.
-visto!- Disse guardando la bionda -è un gioco da ragazzi-sorridendo affabile mentre giù una delle bionde Weasley applaudiva all’indirizzo dell’ex corvonero. Eltamin nemmeno rispose e riprese la ricerca del boccino, ma questo aveva fatto perdere le sue tracce da almeno un’ora.
-potrei sapere cosa ti ha fatto Teddy, per essere trattato in questo modo- chiese James raggiungendola.
-nulla- rispose secca Eltamin, James sollevò le sopracciglia scettico all’indirizzo della bella fidanzata.
-ci detestiamo cordialmente-disse ancora la bionda per nulla in imbarazzo per l’affermazione
-quando eravamo piccoli, li piacevi moltissimo, io lo detestavo per questo-, Ammise James, -Poi per fortuna si è invaghito di Vic.
Tuo padre sarebbe felicissimo di avere lui come genero, invece che me, sai... il sangue Black che gli scorre nelle vene-finì James in un sussurro, il discorso cadde all’improvviso disturbato dalle urla di dolore di uno degli invitati alla tana, una donna dalla voce.
Voce che riconobbe come quella di sua madre Hermione.
-merda!- urlò Eltamin scendendo a tutta velocità e atterrando con un salto sul verde prato che circondava la tana.
-mamma- disse ancora la ragazza arrivando fino alla cupola di gente che circondava sua madre, s’insinuò tra i Weasley e la vide contorcersi dal dolore.
-ogni quanto hai le contrazioni- chiese una preoccupata Ginny, Eltamin trattenne il fiato.
-Non lo so- rispose urlando Hermione, -fa male- disse ancora mentre ormai tutti erano attorno a lei, mentre suo padre le teneva stretta la mano visibilmente preoccupato.
Presto, troppo presto, mancava un mese alla nascita delle bambine.
-Malfoy prendila in braccio e portala dentro – disse Ginny- voi spostatevi e fatela respirare- disse indicando tutti quelli che si erano accalcati per vedere come stava Hermione.
-mamma...-disse ancora Ginny Weasley guardando la signora Molly,
-acqua calda e degli asciugamani- finì la signora Weasley.
-Lily- disse la vecchia strega, -vieni su ad aiutarmi- la giovane rossa non se lo fece ripetere due volte si staccò da Scorpius e seguì di corsa la nonna.
-Harry vai a chiamare il medimago, subito- intinò ancora Ginny.
-Eltamin vieni con me-concluse infine la signora Potter.
***
Le urla di Hermione echeggiavano per la Tana, la signora Malfoy era stata posta in un letto a una piazza, quello che da giovane occupava nei suoi soggiorni alla tana.
Draco fu invitato ad aiutare le donne: due Weasley, una Potter e una Malfoy che laboriose come le api correvano da una parte all’altra della casa per accontentare l’ape regina Hermione.
Il biondo su invito per nulla trattabile di Ginevra Weasley , si era posto alle spalle di Hermione facendo combaciare il suo petto con la schiena della moglie tenendola stretta.
Eltamin e Lily avevano il compito di strizzare le bende e rinfrescare la donna che non la metteva di agitarsi le contrazioni erano sempre più forti.
-Herm- disse Ginny entrando nella stanza con dietro sua madre Molly, Harry non riesce a trovare il tuo Ginecologomago- disse tutto d’un fiato la rossa.
-mamma ha fatto nascere molti bimbi- disse Ginny mentre Hermione impallidiva e con lei Draco.- stai tranquilla, sei in buone mani-
Finì Ginny ma prima che Hermione potesse protestare Ginny mise un panno sulla bocca.
-stringi disse all’amica, che prima la guardò storto e poi fece come le era stato detto,
le giovani continuarono a bagnarle il viso fino a quando un forte scossone non le spaventò.
-ok ci siamo- disse Molly. – Malfoy tieni stretta Hermione Eltamin tieni disse la donna passando altri asciugamani caldi nelle mani della ragazza.
-Hermione ascoltami bene al mio tre spingi con tutte le tue forze, so che ce la fai sei una ragazza coraggiosa.
-su ora spingi... spingi... SPINGI-
Disse ancora Molly mentre Hermione spingeva con tutte le sue forze diventando rossa dallo sforzo ma presto la prima testolina spuntò, poi le spalle e infine il busto, il resto fu facile. Molly la strinse tra le braccia mentre la piccola iniziò a piangere.
-ottimo una è uscita- disse Molly mentre passava la piccola a Ginny che badava a pulirla e a tagliare il cordone ombelicale con un semplice gesto della bacchetta.
Hermione era sempre più bianca.
Allora tesoro, disse rivolta alla Granger, un altro sforzo, tu sei un a leonessa, Hermione era stanca. Devi solo spingere ancora e poi avrai le tue principesse.
-non ce la faccio- cercò di dire Hermione, bianca con il respiro corto e un dolore che la faceva contorcere, Draco la teneva stretta mentre gli baciava la testa.
-Oh si che ce la fai. Disse ancora la giovane Eltamin,- su mamma. Spingi!-
Draco guardò un solo attimo sua figlia e anche Molly ne rimase sorpresa.
-Spingi mamma, fai da brava su. Io, papà, Lily, zia Ginny e la signora Molly non vediamo l’ora di vedere Enif  Desyree e anche Mira Grace-, che ora stava ricevendo le prime cure da parte di Ginny,-non vede l’ora di conoscere la sorellina. Quindi! Spingi mamma- disse ancora Eltamin e Hermione non se lo fece ripetere due volte.
Molly mise la giovane ragazza davanti a sua madre, sbiancò un attimo ma riprese il proverbiale sangue freddo dei Malfoy e continuò con la litania.
-spingi su...spingi... e Hermione spinse facendo prima uscire un ciuffo biondo.
-brava mamma, vedo la testa. È bionda – disse ancora mentre Draco sorrideva felice.
-spingi su- mentre con la mano aiutava la piccola a uscire, -sono mossi come i tuoi mamma Mira ha i capelli ricci-, disse ancora Eltamin, pochi capelli ma ricci- Hermione sorrise mentre continuava a spingere, facendo uscire le spalle e poi il busto della sua principessa che iniziò a piangere disperata appena vide la luce.
Molly si occupo della piccola, mentre Ginny si assicurò che Hermione stesse bene e finalmente presentò ai coniugi Malfoy le nuove arrivate.
-sono lieta di presentarvi- disse Ginny tenendo tra le braccia le piccole.
-Enif  Desyree-, una bimba dai capelli biondo cenere e gli occhi azzurri,
-e Mira Grace- anche lei bionda ma platino come il padre, ma con piccoli ricci, anche la piccola Mira aveva gli occhi chiari ma grigi come quelli del padre e di Scorpius. Hermione le prese tra le braccia e non riuscì a trattenere le lacrime.
-sono piccolissime- disse in un sussurro.
--sono forti come la loro mamma disse Molly – e stano bene tranquilla- disse ancora la vecchia strega.
-ora vi lasciamo soli disse ancora Molly invitando sia la figlia Ginny sia le due ragazze a d uscire.
-No- disse Draco – Eltamin rimani – signora Weasley se non è un disturbo potrebbe chiamare Scorpius e Anthares-
La vecchia sorrise alle parole del giovane e affasciante padre e fece come l’era stato chiesto riunendo così la famiglia Malfoy che ora conosceva le nuove principesse.
***
Alcune settimane dopo a Villa Malfoy.
-Cavolo non puoi dire di non esserti impegnato, vecchio mio- disse con il solito sorriso irriverente Blaise Zabini.
-le piccole sono davvero bellissime- Draco sorrise appena al complimento che il suo miglior amico aveva appena fatto alle sue principesse e senza nemmeno chiedere gli verso un po’ di Firewhisky d’annata.
-sono anche molto tranquille- costatò Blaise.
-niente a che vedere con quei due despota che mi sono capitati in sorte-
-che fanno i piccoli Marco e Matteo- chiese un divertito Draco.
-piangono, anzi strillano ogni volta che mi avvicino alla loro mamma-, disse sconsolato Blaise. –sono disperato non riesco a stare un momento solo con Astoria, appena mi vedono piangono come se fossi il loro nemico. Miei figli mi odiano-
Draco rise divertito.
-ora dove sono?-chiese Draco facendo l’indifferente.
-ora giocano con le tue principesse- disse con non curanza Blaise ma a quella frase Draco scattò in piedi.
No la storia non si sarebbe ripetuta avrebbe evitato di far conoscere il sesso maschile alle sue bambine, non voleva ripetere con Enif e Mira, l’errore fatto con Eltamin.



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