EPILOGO.
La luce calda dell’estate filtrava dalle spesse tende del castello di proprietà della famiglia Malfoy. Lì, avevano scelto di sposarsi per la seconda volta Eltamin e James, questa volta con tutti gli amici e parenti presenti e un piccolo esserino che cresceva felice nella pancia della bella sposa.
Ginny e Hermione armeggiarono per ore con i capelli di Eltamin che furono acconciati con delle semplici trecce nella parte laterale della testa e poi lasciati liberi di fluttuare, infine le fu posata sul capo una corona di semplici roselline color pesco e sempre di quello stesso colore erano le rose del suo bouquet, come abito Eltamin scelse lo stesso che indossò Hermione, per la felicità della sua mamma.
Le due donne la lasciarono sola subito dopo aver abbellito il già bellissimo viso della giovane ragazza con un leggero strato di gloss alla ciliegia e un delicato di velo color albicocca negli occhi intensificando lo sguardo con uno strato di mascara nero.
Eltamin si accarezzò dolcemente il ventre ormai gonfio e sorrise appena, lì cresceva il suo piccolo Draco e gli occhi gli s’inumidirono al ricordo di quando parlò con suo padre.
(inizio flashback),
La scuola era finita e Draco Malfoy per la prima volta da quando era diventato padre e i suoi figli frequentavano Hogwarts, non era andato a prenderli alla stazione di Londra.
Eltamin si sentiva in colpa per questo.
Ricordò gli occhi delusi di Anthares, era colpa sua, solo sua se suo padre non era venuto quel giorno di fine Giugno e a pagare per questo era stato anche suo fratello, era stato soprattutto suo fratello.
Si stacco un attimo dalla mano del marito e abbraccio sua madre, un bacio caloroso e sentito fu quello che si scambiò con Hermione Granger, sua madre, un abbraccio che racchiudeva in esso molte cose non dette. Cose che sua madre scoprì solo con uno sguardo, un semplice sguardo e l’eroina del mondo, la donna più brillante, la strega più dotata degli ultimi vent’anni capì.
Il seno gonfio, il sorriso disteso e la felicità che lei e James sprizzavano da tutti i pori, la stessa che aveva Lily avvinghiata a Scorpius sotto lo sguardo atterrito di Harry e Ginny che erano osservati e additati da tutti.
-Invidiosi- disse Hermione sussurrando appena facendo però ridere Anthares che l’abbracciò di slancio.
Signorina disse poi Hermione spingendo la carrozzina con dentro le gemelle che dormivano beate.
-è meglio che vai da tuo padre e da sola- disse guardando James che osservava le piccole Malfoy.
-mamma- disse Eltamin bloccandosi all’improvviso.
-come l’hai?-
-oh vediamo ho avuto quattro gravidanze e cinque figli come vuoi che l’abbia capito- disse Hermione senza smettere di camminare lasciando immobili sia James, sia Eltamin a guardarsi allibiti.
-è meglio che fai come dice tua madre-, disse James io lo dico ai miei,
-credo che mia madre sarà felice-
Eltamin voleva poter dire lo stesso ma era come convinta che anche quella notizia non avrebbe fatto per niente piacere al grande Pozionista.
Arrivò nell’atrio del grande laboratorio al Ministero della magia, sentiva gli occhi di tutti su di se, ma incurante di tutto e tutti proseguì, superò le aule e arrivò direttamente all’ufficio di suo padre. due tocchi decisi e aspetto di sentire la sua voce.
-avanti disse e lei non se lo fece ripetere due volte ed entrò.
Aprì piano la porta , timorosa per la prima volta, nessun ghigno sarcastico sul viso ma paura veramente tanta paura. La luce le illuminò il vestito che era bianco e di cotone , ampio per celare le prime forme che cambiavano. Chiuse la porta alle sue spalle e si girò nuovamente sollevando un poco il viso incontrando finalmente quelle irridi ghiacciate che la guardavano avanzare verso la scrivania dietro la quale era seduto. Nessun gesto, nessun cambio di espressione ma Eltamin non se ne curò arrivò fino alla poltrona davanti alla scrivania e si sedette, accavallando elegantemente le gambe.
Si guardarono ancora senza dire nulla, dopo di che la bionda spezzò quella stana atmosfera.
-ci sono ancora nelle foto di famiglia?- chiese la bionda Draco mosse un attimo il capo.
-nel grande albero?- chiese ancora la ragazza.
-si- rispose finalmente Draco mentre Eltamin si morse il labbro e in quel momento Draco capì che sua figlia stava per sganciare la bomba.
-i nonni sanno del matrimonio?- chiese ancora la ragazza.
-tutto il mondo magico, sa che mia figlia si è sposata a sedici anni e per un anno ha convissuto con il proprio marito al castello di Hogwarts luogo in cui doveva solo studiare-, disse secco Draco ed Eltamin non replicò almeno non subito. Si guardarono ancora negli occhi grigio con azzurro.
-Nessuno, però, sa che tua figlia è riuscita a prendere dodici MAGO. Uno in più rispetto alla mamma e due più di Scorpius- disse Eltamin in un sussurro,
-nessuno sa che tua figlia è riuscita ancora una volta a sconfiggere i grifondoro e vincere la coppa di quidditch- disse sempre orgogliosa,
Draco non riuscì a fare altro che sorridere.
Era impossibile non farlo quando aveva di fronte la sua principessa che ora sapeva, l’avrebbe definitivamente steso.
Sentiva nell’aria la bomba pronta a esplodere, era inevitabile lei era lì per qualcosa.
-nessuno sa che tra meno di nove mesi nascerà un altro Draco- disse Eltamin trattenendo il fiato mentre il cuore iniziava a scalpitare e la salivazione veniva meno, si accarezzò il ventre e Draco ghignò.
-Potter, sa che lo chiamerai così- chiese all’improvviso mentre il cuore batteva all’impazzata.
Nonno stava per diventare nonno nello stesso anno in cui era diventato padre per la quarta volta.
Nonno era giovane per fare il nonno, ma stranamente non era arrabbiato. Felice, ea felice di diventare nonno, un’affasciante e sensuale nonno.
-Non so e non m’importa. James ed io sono d’accordo con lui, ha detto: Poiché avrà il suo cognome, il nome più giusto era il tuo-rispose Eltamin.
-l’ha detto...-cercò di dire Draco
-si papà, l’ha detto James-replicò Eltamin
-crede di comprarmi in questo modo-enunciò piatto Draco Malfoy.
Eltamin rise divertita,
-perché papà vuoi ancora uccidere mio marito, rendermi vedova e rendere il piccolo Draco orfano-lo canzonò la giovane bionda, l’ex serpeverde non rispose, si alzò in piedi fece il giro della scrivania e s’inginocchiò ai piedi della figlia.
-papà- cercò di dire la ragazza.
-Scusa- dissero in simultanea i due Malfoy abbracciandosi stretti, troppo uguali e cocciuti ma con un grande cuore erano cosi Draco ed Eltamin.
(fine flashback).
Eltamin si guardò ancora allo specchio, sorrise un attimo mentre si asciugò con un piccolo fazzoletto in seta la lacrima che inesorabile solcava le sue gote.
-piangi?- disse la sua voce, calda e tanto bella, la voce di suo padre.
-mi sono commossa, il matrimonio, il bambino, gli ormoni in circolo- si scusò Eltamin.
-capisco- disse ancora Draco.
-speravo che ci avessi ripensato. Ti avrei trovato un posto per te e il bambino e quello lì non vi avrebbe mai trovato-
-papà!- lo riprese Eltamin sconvolta dall’affermazione del padre.
-che c’è – rispose piccato il grande pozionista, - era solo un’idea ma se tu vuoi stare con coso-
-papà, io sono già sposata con James questa è solo una formalità per la mamma , zia Ginny e la signora Molly che ci tenevano un mondo e sai bene che mio marito si chiama James perché è tuo figlioccio-
-non rimarcare quel tasto per favore Eltamin- disse ancora Draco.
-allora, papà mi accompagni da...-
-coso?-
-si papà mi accompagni da coso- disse esasperata Eltamin.
-se lo desideri tanto- rispose Malfoy afferrando la mano della sua bella bambina conducendola giù per le scale. Superarono un lungo sentiero acciottolato cosparso di petali fino a raggiungere un gazebo dove ad attendere, la sposa c’erano due ragazzi uno biondo alla destra e un moro al centro.
-tesoro- disse Draco.
-ti auguro tutta la felicità del mondo, sono certo che saprà donarti la luna- Eltamin si girò di scatto.
-ora cammina possibilmente mostrando il proverbiale aplomb dei Malfoy-
Eltamin non si fece pregare camminò, anzi fluttuò in aria sorretta da suo padre senza mai staccare gli occhi da quelli di James che rapito la guardava arrivare fino a lui.
-ti cedo il tesoro a me più caro, custodiscilo e prenditene cura- disse Draco porgendo la mano di sua figlia al genero.
-stanne certo- rispose James, stringendo delicatamente la mano bianca e delicata della sua sposa.
***
-Draco! Muoviti siamo in ritardo- disse sua madre appoggiata allo stipite della porta mentre James cercava con tutta la buona volontà di convincere quella serpe di Nihal che il cappottino rosso le stava un incanto.
-James- disse scocciata Eltamin.
-se il rosso non le piace non insistere, il marito sbuffò mentre quella despota riuscì a cambiare il colore del capo in un verde smeraldo.
-serpe- disse bisbigliando il padre ma la piccola non se ne curò.
-Draco- ti muovi sei peggio di tua zia Lily a quelle parole il giovane Potter scese le scale a due a due rischiando di rompersi l’osso del collo.
-quante volte ti ho detto di non correre nelle scale-
-tante replicò il ragazzino.
-allora perché continui a correre disse esasperata Eltamin, che da quando era diventata madre era diventata paziente.
-scusa non corro più-
- né qui né al castello- si aggiunse suo padre lanciandogli il cappotto rigorosamente nero che contrastava con in capelli biondi.
-ok capo- rispose Draco.
-Draco-
-ok Papà- si affrettò a rispondere il piccolo.
-su andiamo che siamo notevolmente in ritardo, non vorrete far partire l’espresso – disse Eltamin prendendo la piccola in braccio e dirigendosi perso la macchina che le era stata mandata dal ministero.
Oddio lei stessa se l’era mandata, visto che il suo sogno si era avverato, infatti Eltamin Malfoy era il Ministro della magia, la prima donna in assoluto a ricoprire quell’importante ruolo.
Draco sbuffò, guardando suo padre.
-papà- disse all’improvviso il giovane undicenne.
-che faccio se il capello mi dice che non sono degno di nessuna casa-
James lo guardò perplesso ma poi rispose pronto.
-credo sia impossibile , ma se mai accadesse, non preoccuparti io e la mamma saremmo felici di averti qui a casa con noi-rispose James e il piccolo Draco lo strinse forte.
-papà non dirlo alla mamma che ti ho abbracciato, lei dice che i serpeverde non abbracciano mai-disse il piccolo Draco imbarazzato.
-ah no?- disse stupito James- e tu diventa Grifondoro .Noi amiamo abbracciare- finì il nuovo capo del dipartimento auror James Sirius Potter.
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