giovedì 22 dicembre 2011

COME CENERENTOLA- Cap.24.


24. L’alleanza Granger-Zabini-Black.
Appena gli Auror erano spariti era caduta a terra perché le gambe non erano riuscite a sostenerla, le lacrime le sgorgavano senza che riuscisse a fermarle.
Si sentiva come se le avessero tolto il cuore, come se l’avessero calpestata.
Draco, l’era stato portato via con accuse infamanti, doveva reagire, doveva aiutarlo salvandolo da Harry e dalla sua "giustizia".
Doveva sbrigarsi e farlo in fretta, ma non riusciva ad alzarsi, non riusciva a parlare, riusciva soltanto a piangere e disperarsi.
Tibly arrivò un secondo dopo e vedendola distesa a terra si spaventò, l’Elfa, non aveva sentito niente e di prese a randellate in testa quando scoprì che non era riuscita a difendere il padroncino Draco.
Aiutò Hermione a sollevarsi mentre la ragazza continuava a piangere e l’Elfa inesorabilmente s’infliggersi colpi al capo per punirsi. Tibly, dopo un po’, cercò di calmare la sua padrona cullandola ma tutte e due avevano il cuore lacerato dal dolore.
Così le trovò Blaise, per terra, abbracciate e piangenti e si gelò.
-dov’è Draco- chiese il moro Zabini con un filo di voce e gli occhi puntati sulle due che singhiozzavano.
-Oh padroncino Draco, oh- diceva confusamente Tibly.
Hermione sempre più pallida non aveva nemmeno la forza di parlare cullata dall’Elfa con gli occhi spiritati guardava il punto dove lui era sparito.
-Hermione. Dove cazzo è Draco- la scosse Blaise per farla reagire ma la donna era come svuotata da tutto, un involucro vuoto, privato di ragione senza di lui.
-Azkaban…- disse facendosi violenza per pronunciare quella parola, provocando un urlo dell’Elfa che riprese a picchiarsi con violenza il capo per punirsi del suo sbaglio, per punirsi di non aver adempiuto al suo compito quello di proteggere il suo padroncino Draco.
- Potter- disse ancora Hermione mentre una lacrima scese sul suo viso arrivando fino al colletto della camicia dell’uomo che amava, inzuppandola.
 - Parkinson- aggiunse, sollevando gli occhi verso uno sconvolto Zabini.
Quella bastarda si è venduta a Harry per soldi, calunniando Draco- terminò, continuando a dondolarsi cercando di calmare la sua ansia, la sua paura.
-cosa stai dicendo?- Blaise sembrava non credere alle parole che l’ex Grifondoro stava dicendo.
 Pansy Parkinson era sempre stata una loro amica fin dai tempi della scuola. Certo con il tempo i rapporti si erano raffreddati, soprattutto quando Draco con poca grazia, pensò Blaise, le aveva detto che non la amava affatto e che si era stancato anche del sesso con lei in più il biondo detestava la sua malattia per il gioco d’azzardo. In pratica quel vizio babbano l’aveva portata all’orlo della bancarotta, suo padre l’aveva addirittura diseredata perché si era giocata tutto.
-Pansy- ripeté Hermione – quell’oca giuliva che vi ha sempre leccato il culo a scuola e che passava da letto in letto in tutta Serpeverde- disse battagliera la Granger.
-Tu sai…- disse Blaise sconvolto, dalla rilevazione pensava in cuor suo che nessuno sapesse della cosa che non lo sapesse la sua futura moglie, da quando ricordava la Parkinson e Ginny si erano anche menate quando erano a Hogwarts.
-Certo che so, ma non le permetterò di distruggere la mia felicità, oh no. Non sa con chi si sta mettendo. Io la distruggo- continuò Hermione guardando Zabini.
-Non mi fa certo paura una puttana con il vizio del gioco d’azzardo e un invasato assetato di vendetta-
Blaise era rapito dalla forza che ora la Granger mostrava.
-Toglierò Draco da questo casino assurdo, mostrerò a tutto il mondo magico che lui non c’entra niente con gli sbagli della sua famiglia, con gli sbagli di suo padre. Mostrerò a tutti che è pulito, che non è mai stato un Mangiamorte come credono.
 -Soprattutto- disse alzandosi in piedi dritta e con un’espressione dura in viso. -Mostrerò a tutto il mondo magico, che grande stronzo è il loro eroe e per fare questo mi servirà anche il tuo aiuto Zabini-
Blaise annuì.
-Per Draco sarei disposto a fare tutto per me è come un fratello-disse il moro avvalorando la sua decisione di aiutare Hermione.
-Bene allora mettiamoci subito alla ricerca di testimoni- disse Hermione mentre un sonoro Clap li fece girare, Ginny con la gazzetta del profeta in mano li guardava pallida.
-Ho letto e sono venuta subito-disse.
-bene serve anche il tuo aiuto- rispose Hermione avviandosi nello studio di Draco entrò senza problemi e si guardò intorno osservata speciale di uno stupito Zabini.
-qui ci sono i documenti del processo- disse guardando Blaise che annuì la riccia non disse nulla aprì senza alcuna magia.
-Come è possibile- chiese Blaise.
-Come possibile, cosa Zabini?- rispose Hermione guardandolo.
-questa stanza è protetta da magia, solo chi è un Malfoy può aprirla-
Hermione rimase ferma immobile, appena sentì quelle parole.
-Tu non sei una Malfoy, quindi devi per forza essere incinta…- disse Blaise attirando a se gli occhi di molti ritratti e quelli stupiti della sua compagna Ginny.
All’improvviso a Hermione passò per la mente che era passato più di un mese dall’ultima volta che le era venuto il ciclo. Zabini poteva aver ragione, come aveva potuto dimenticarsi una cosa simile.
Oddio e se lui non volesse un figlio con una mezzosangue, sbiancò al solo pensiero di un suo rifiuto.
-aspetti un bambino?- Chiese la rossa amica.
-Io, non lo so-rispose Hermione ancora girata verso la cassaforte in legno d’ebano tutta intarsiata nella quale era inciso lo stemma dei Malfoy.
-devi per forza portare in grembo mio nipote per essere riuscita ad aprire la cassaforte magica dei Malfoy- disse la voce di una donna che Hermione non aveva mai sentito e che la fece sobbalzare.
-Signora Narcissa- disse Blaise inchinandosi un poco al quadro che ritraeva la madre del suo amico che ricambiò il saluto del moro con un sorriso dolce.
-Draco, mi ha parlato molto di lei signorina Granger-disse ancora la donna nel ritratto che ora aveva gli occhi di tutti e tre puntati sopra.
-di me?- chiese stupita la ragazza che si toccava il ventre ancora piatto incredula da ciò che sia Zabini che la signora Malfoy avevano insinuato.
-Oh si di chi altre vuoi che mi parlasse, l’hai stregato e fatto innamorare. Sei stata l’unica donna che ha catturato il suo cuore. Certo che mi ha parlato di te-.
-Io non, ho incastrato suo figlio se è questo che pensa –disse Hermione mettendo le mani avanti. Narcissa la guardò stupita.
-pensi che io stia insinuando questo? Ti sbagli sai, so per certo che Draco vuole un figlio da te con tutto se stesso e il figlio che porti in grembo è frutto del vostro amore non di calcoli meschini- concluse Narcissa.
-Ora spiegatemi cosa è successo e perché un auror è venuto a inzozzare la mia casa-
Toccò ancora ad Hermione raccontare tutto, soprattutto toccò alla ragazza dire alla signora Malfoy che Harry Potter, il ragazzo che lei stessa salvò dalla morte certa, aveva portato alla pazzia suo marito infliggendogli dei cruciatus  e che Potter voleva fare lo stesso con il suo unico figlio.
-Non lo permetterò mai- disse Hermione guardando la signora Black negli occhi. – lotterò con tutta me stessa per salvare Draco-
Narcissa era livida dalla rabbia.
-Dobbiamo organizzarci- disse la donna.
-Ci servono prove. Molti sanno ma hanno taciuto per il processo di Lucius Draco ne è uscito ma stava rischiando –
-voglio tutti i nomi di chi sa, chi era con Voldemort e chi testimonierà sul non coinvolgimento di Draco nelle file dei Mangiamorte-
Disse Hermione afferrando una pergamena in cui avvisava il ministro della magia in persona sull’inadeguatezza di Harry Potter come auror.
Mentre Narcissa incominciava a sfornare nomi su nomi, Hermione prese un’altra pergamena e si disse che:
Se lui giocava sporco anche lei l’avrebbe fatto.
Inviò, così, una missiva anche alla gazzetta del profeta, in cui come persona informata dei fatti raccontava che senza regolare permesso del ministro, degli auror si erano introdotti a casa di un rispettabile cittadino magico. L’avevano picchiato, privato di bacchetta e inflitto una maledizione senza perdono, e senza alcun fondamento rinchiuso ad Azkaban, la prigione dei maghi.
Quando l’allocco volò via dalla finestra dello studio di Draco, Hermione prese atto di aver dichiarato guerra ad Harry Potter, per la prima volta non era al fianco dell’eroe del mondo ma contro.
Per la prima volta si schierava con quelli che un tempo, ormai lontano, per lei erano i cattivi e ora osservando Narcissa , Blaise e Ginny rappresentavano la sua famiglia.
Amava Draco Malfoy, aspettava suo figlio e avrebbe rischiato tutto per salvarlo dalle grinfie di quel grande stronzo.

2 commenti:

  1. fantastichissimo... baci m.

    RispondiElimina
  2. m. tesoro leggi metti un msg e non dici nulla... ah ma hai votato il sondaggio.

    RispondiElimina