19 anni dopo…
Sono passati diciannove anni da quando Voldemort è morto, la pace regna sovrana e la guerra è solo un pallido ricordo, anche se in molti, ancora ne pagano le conseguenze.
Quella mattina del primo settembre alla stazione King´s Cross, molte persone bizzarre con lunghi mantelli spingevano carrelli nei quali avevano riposto grossi bauli e stravaganti pennuti, a prima vista potevano sembrare dei semplici babbani, ma di babbano quegli uomini non hanno niente.
Camminavano a passo sostenuto nel marciapiede che divideva il binario nove dal dieci, diretti al binario 9 e ¾ dove alle dieci precise sarebbe partito l’espresso per la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts.
Una di queste era Harry Potter, l’eroe del mondo magico dopo essere.
Diventato il capo degli Auror, si era sposato con la sua adorata Ginny e quella mattina, accompagnava i suoi figli alla stazione pronti per vivere un altro anno di studio e divertimento. I due, erano considerati dal mondo magico l’esempio di famiglia perfetta, infatti, avevano tre figli: James il primogenito, Albus che sarebbe partito per la prima volta quell’anno e la piccola Lily, e come quando erano ragazzi si tenevano per mano senza mai perdersi di vista.
Insieme ai coniugi Potter vi era un altro gruppo familiare composto da Hermione Granger e suo marito Ronald Wesley, anche loro si erano sposati e avevano due figli: Rose della stessa età di Albus e Hugo della stessa età di Lily.
Hermione Granger dopo aver terminato gli studi, comincerà a lavorare al Ministero della Magia, prima al Dipartimento della Regolazione e Controllo delle Creature Magiche poi nel Dipartimento della Regolazione della Legge Magica. Suo marito Ron, invece, dopo aver lavorato per un breve periodo nel negozio del fratello George: “Tiri vispi Weasley”, aveva intrapreso, come il cognato Harry, la carriera da Auror.
La coppia era molto restia alla vita mondana, poche furono le volte che parteciparono a galà solo Hermione per impegni ministeriali vi partecipava mai niente e nessuno nemmeno quei pettegoli della gazzetta e la giornalista Rita Skeeter raccontò della coppia che era descritta da chi li conosceva come solida e molto innamorata. Innamorata, sembrava la coppia che proprio in quell’istante li superò diretta al binario 9 e ¾.
Draco Malfoy con sua moglie, avanzava con la sua solita camminata strascicata ammantato in un bellissimo e raffinato abito sartoriale nero che gli fasciava il corpo alto e muscoloso. Draco, faceva ancora girare la testa a molte donne e mugugnare altrettanti mariti che stizziti le guardavano sbavare dietro un altro uomo.
Sua moglie, Astoria Greengrass, era altrettanto bella quanto priva di espressione sembrava una bambola di porcellana. Alta con una pelle diafana e capelli neri come la notte scura e due occhi azzurri che mettevano tristezza, di fianco ai due camminava ritto un giovane biondino con gli occhi grigi che aveva catturato l’attenzione dei presenti e quella delle due famiglie.
-non sapevo che Malfoy avesse un figlio- disse Harry salutando con un gesto del capo il biondo che li aveva superati.
-Rose, lo vedi quello- disse Ron indicando il ragazzino dai capelli biondi come il padre e l’espressione da odioso serpeverde stampata in viso –superalo in tutto, tanto hai l’intelligenza di tua madre non ti sarà difficile farlo-.
-Ron. Mugugnarono Hermione e Ginny riprendendo l’alto e dinoccolato rosso che rise divertito.
All’apparenza tutto era tranquillo, tutto procedeva ma il cuore, di quelli che un tempo erano gli alunni di Hogwarts, viveva mille turbamenti.
La pace, almeno nel loro cuore, non sarebbe durata per molto tempo ancora almeno non in quella di tutte coppia, solo l’eroe magico viveva una pace perfetta nella vita aveva già sofferto abbastanza.
20 anni dopo…
Hermione e Ron uscirono insieme anche quel primo settembre diretti, come l’anno prima, alla stazione di King´s Cross, dove sia Rose la loro primogenita sia Hugo sarebbero partiti alla volta di Hogwarts per un nuovo anno scolastico.
-Mamma- disse la ragazzina dai capelli rossi come il padre e occhi marroni come sua madre.
-Mi mancherai moltissimo- disse stringendola forte.
Quella sarebbe stata una dura separazione Hermione aveva deciso di cambiare aria ed era stata trasferita in un altro paese, lei stessa l’aveva richiesto con Ron le cose non andavano bene e ormai si stavano separando. La stampa c’era andata giù pesante e la separazione dei due eroi era ormai sulla bocca di tutti, facendo soffrire tutta la famiglia Wesley e soprattutto Rose una ragazza timida e fragile.
-tesoro- disse Hermione –questo è un cellulare, la preside McGranitt ti ha concesso un permesso speciale, lo potrai utilizzare solo nel bagno di Mirtilla e mai la notte. Questo sarà il nostro modo per comunicare. I gufi non sono indicati per i voli ultra oceanici- disse Hermione posando il piccolo aggeggio elettronico nelle mani della figlia.
-Grazie mamma- rispose lei abbracciandola mentre l’espresso per Hogwarts cominciava a sbuffare.
Hermione la vide scomparire dentro il treno affiancata dai cugini James e Albus mentre l’altro suo figlio Hugo mostrava alla piccola Lily Potter uno degli ultimi scherzi che George aveva ideato.
Chiuse gli occhi cercando di scacciare la tristezza Hermione, ma non vi riuscì.
Le sarebbe mancata la sua piccola Rose ma non poteva rimanere ancora così, ferma in una vita che non sentiva più sua. La sua piccola Rose aveva la scuola cui pensare e quando questa sarebbe finita anche Hermione sarebbe rientrata in Inghilterra per le vacanze estive. Hugo invece era più menefreghista della sorella, era uguale a suo padre Ron lui sarebbe sopravvissuto anche senza che lei vivesse con suo padre.
Smosse un poco i capo e accennò un saluto alla sua piccola che ora si era seduta vicino al finestrino, mentre sua cognata Ginny le prese il braccio stringendolo un poco per salutarla e insieme osservarono Harry e Ron che correvano come due adolescenti dietro al treno per non perdere gli ultimi momenti dei loro figli in partenza per la scuola.
Hermione si sentì in colpa osservando quella scena, era stata lei a voler separarsi, lei a non amare più Ron come prima. Lei aveva causato tutta quella sofferenza alla sua famiglia, era lei la causa degli occhi tristi di sua figlia, del menefreghismo di suo figlio. Quella stessa sofferenza, che non la faceva respirare che la faceva irrigidire ogni volta che suo marito la toccava in modo intimo.
-quando parti?- Chiese Harry avvicinandosi alla due donne e baciando prima la moglie poi la riccia amica.
-questa sera devo essere a Washinton DC –
-vuoi aiuto per le valigie- chiese Ginny.
-No ho già preparato tutto-disse mentre incominciò a muovere i primi passi verso l’uscita, si girò un attimo nel vedere Ron, il suo Ron quello che da amico divenne fidanzato e infine marito e ora, ritornava ad essere per lei solo un amico.
Forse nessuno avrebbe sofferto, infondo, diceva alla sua coscienza per non sentirsi ancora in colpa. Niente sarebbe cambiato. In estate, con il ritorno dei ragazzi da Hogwarts sarebbero ridiventati una famiglia, avrebbero ancora condiviso la stessa casa. Ron aveva acconsentito alla sua idea, avrebbero dormito in camere separate quello si. Ma avrebbero dormito tutti come per ben dieci anni precedenti sotto lo stesso tetto, niente sarebbe cambiato ma si sbagliava quell’anno la sua vita cambiò definitivamente e non si poté tornare indietro.
***
Hermione lascia Ron e si trasferisce a Washington, per lavorare con il nuovo ministro della magia una donna di nome Michelle, famosa tra i babbani per essere la moglie del Presidente degli Stati Uniti d'America. Non sarà la sola Inglese a lavorare per il ministro della magia, con lei ci sarà anche Draco Malfoy che per scappare dalla deprimente vita coniugale con una moglie fredda e arrivista decide si cambiare vita, chiedendo anche lui un trasferimento.
I due con un matrimonio alle spalle, diventeranno prima colleghi, appianando le divergenze, poi amici e infine....
Ditemi che ne pensate...
non vedo l'ora di leggerlo..baci m.
RispondiEliminaAmica M. per fortuna ci sei tu a sostenere i miei scleri. Un bacio grande.
RispondiEliminasi si anche io voglio leggere =)))
RispondiEliminaGiuppy tesoro, leggerai tranquilla fammi sapere anche quello che pensi sulle altre...
RispondiEliminakiss.