lunedì 16 gennaio 2012

Io, Una parentesi Verde-Argento nella tua vita Grifondoro. cap-7

7.Un anno prima III parte.


Le era scivolata dalle mani come il burro, sinuosa, impalpabile e sì era mostrata ancora una volta inavvicinabile.
Era da perfetti imbecilli pensare a lei in quel momento, visto quello che stava avvenendo fuori da quelle vecchie mura, ma Blaise non riusciva a fare altro. Pensava a quella bocca carnosa sulla sua, al suo buon profumo, al suo corpo.
Pensava e si malediva per non essere stato più svelto, più furbo. Sì, era un deficiente, come l’aveva apostrofato la sua dannazione rossa, un cretino, poiché anche questa volta le era sfuggita.
Ginevra Weasley, il suo unico pensiero mentre fuori la gente moriva per una guerra senza senso era Ginevra Weasley.
-Blaise, tutto bene- chiese ammiccando Pansy Parkinson avvicinandosi sinuosa dietro il moro che scosse il capo annuendo.
Era un bene che Pansy fosse tanto scema quanto puttana e che nonostante lo vedesse tutti i giorni non avesse capito niente di lui e dei suoi pensieri, quella sarebbe stata talmente scema da denunciarlo ad Amycus Carrow il Mangiamorte che Piton aveva messo come insegnante di difese ora semplicemente Arti Oscure.
-sei strano in questi giorni- disse ancora quell’insulsa ragazza tanto per dare fiato alla bocca.
-ho da fare dei temi per trasfigurazione- disse Blaise- quella vecchia megera ce l’ha con me-concluse.
-e che ti frega, il Signore Oscuro non si basa certo su come hai svolto un tema in Trasfigurazione per arruolarti tra i suoi fedeli- Blaise girò il capo schifato, avrebbe voluto urlarle contro il disprezzo per quella affermazione, ma non lo fece si limitò a ghignare come faceva Draco.
-Non so che cosa interessi al tuo signore Pansy, a me interessa rimanere uno degli studenti più brillanti di questa scuola e quindi ora vado a fare il tema- si alzò subito dopo senza degnarla di uno sguardo o una parola, Pansy osservava il moro uscire dalla sala grande e sbuffò nella direzione in cui Zabini era sparito. Non era la sola ad aver osservato quella scena anche una rossa aveva osservato lo scambio di vedute tra i due serpeverde e si decise ad alzarsi per seguirlo.
***
Percorse in silenzio il lungo corridoio che lo portava a una stanza che si trovava vicino alla torre dismessa dell’ala ovest, lì nessuno si avventurava e in quel luogo era solito andare per non essere in nessun modo disturbato.
Arrivò finalmente dinanzi alla grande stanza, aprì con il piede poiché aveva le mani impegnate con i libri, grazie al cigolio della porta non si accorse dei passi che frettolosi lo stavano raggiungendo, superò la vecchia porta muffita ed entrò.
La stanza era diventata il suo studio personale, un enorme scrivania al centro, dei cuscini sui quali si adagiava per leggere un buon libro poco distanti da essa e un calderone nella parte semi nascosta della stanza dove si esercitava con le pozioni.
-Che posto è questo- disse Ginevra alle sue spalle, facendolo girare di scatto.
-che ci fai qui? Mi hai seguito? Sei pazza se ti hanno visto?- Blaise produsse a raffica tutte quelle domande superandola subito dopo aver abbandonato i libri sulla scrivania, aprì nuovamente la porta e guardò fuori per vedere se qualcuno li avesse seguiti. Ginny rimase stupita da quel gesto, era preoccupato per lei? No pensò non vuole che nessuno sappia che parla con me senza denigrarmi.
-dimmi perché sei qui Weasley. Avevo capito che non ti interessa la mia compagnia sono feccia per te-.
Ginny aprì la bocca stupita dal tono con cui Blaise le si era rivolto. Non era da lui parlare così, era sempre calmo, misurato.
-ti ha punto una tarantola Zabini-
-No ho baciato un’arpia- Ginny aggrottò la fronte e assottigliò lo sguardo.
-pensavo ti piacesse baciare l’arpia-
-e chi ti ha detto che non mi sia piaciuto- affermò il moro- ma sarai d’accordo con me che se baci una e lei come risposta dopo un bacio dice il nome del suo perfetto EX fidanzato-
-sei geloso di Harry-
Blaise rise
-Come no, gelosissimo. Vorrei essere al suo posto in fuga o alla ricerca d’un modo per sconfiggere colui che non deve essere nominato, era la mia più grande aspirazione da bambino- disse ridendo.
-questo dimostra quanto sei codardo-
-Non sono codardo Weasley, questa non è la mia guerra non me ne frega di Voldemort non sono un suo seguace, sono solo il miglior amico di Draco Malfoy e per questo tutti mi odiano o mi rispettano.
Nella vita voglio fare il legis mago, non il mangiamorte ma nessuno si è mai premurato di chiedermi questo, pensando che la mia vita fosse segnata per la vicinanza alla famiglia di Draco. Siete prevenuti-
-io chiedevo se eri geloso di Harry perché ne sono innamorata-
-tu non sei innamorata di Potter, una che ama non si butta in una vasca nuda con un altro. Non si fa baciare da questi-
-che ne vuoi sapere tu-
-io Weasley so bene cosa vuol dire avere una donna in testa da anni e guardare le altre senza vedere niente, senza provare niente e non avrei mai fatto una cosa del genere con la Parkinson ad esempio-
Ginny lo guardò un attimo.
-la conosco?- chiese stupidamente facendo ridere ancora il Serpeverde.
-Vedo che anche a Grifondoro non eccellono in intelligenza-
-come osi- disse la rossa facendo un passo verso il moro che non aspettava altro che sentire ancora il suo fiato sul collo e il suo profumo nell’aria.
A Blaise gli si illuminò lo sguardo e le afferrò i fianchi.
-oramai sei grande, dovresti capirlo quando uno ti muore dietro-, lo disse con la voce sinuosa e ammaliante, facendole correre un brivido lungo la schiena.
-cosa dici?- chiese sgranando gli occhi.
-quello che hai capito bene Weasley. Non farmi ripetere le ovvietà-
-ti piaccio solo perché non mi puoi avere, magari è una scommessa con quegli stupidi dei tuoi compagni-
-se i mie compagni sapessero, saremmo nei guai entrambi Ginevra-.
-io più di te- continuò.
-e per quale ragione?- chiese la rossa. –io sono una grifondoro legata a Potter, vedrebbero il tutto come una presa per i fondelli-.
-Io non sono legato a nessuna da anni e le ho rifiutate quasi tutte scacciandole dal mio letto. Qualcuno potrebbe pensare che tu sia per me qualcosa di più che una da una botta e via-.
-Nessuno lo penserà mai perché io e te non faremo niente di tutto questo-
Blaise Ghignò.
-che ha in più di me oltre ad una cicatrice in fronte e una predisposizione ad attirare i guai-
-lui è….-
-non dirmi buono, perché non mi conosci e non sai come sono. Non sai, come sarei con te-
-lo amo da quando ho dieci anni-
-anche a me piaci dal primo giorno- Ginny lo guardò un attimo cercando di mantenere la calma dopo aver sentito quell’affermazione.
-lui non mi guardava ed io gli morivo dietro-
-identica cosa-
-Hermione, mi ha detto di guardarmi in giro e cercare qualcuno che me lo facesse dimenticare-
-quindi è colpa della Granger, se ti sei strusciata con due dementi-
-io non mi sono strusciata su nessuno Zabini-
-aveva ragione Draco la Granger in fatto di uomini non capisce un tubo-
-Malfoy?-
-Si Draco lo dice sempre, anzi lo diceva perché sono secoli che non ho sue notizie-
-che diceva Malfoy?-chiese curiosa.
-Che la Granger sa tutto tranne che di uomini. Non capisce un tubo su di noi… in più ha dei gusti pessimi, pensa che le piace tuo fratello-.
-eh tu come lo sai? Malfoy come lo sa?-
-Mi spiace Ginevra questi non sono fatti tuoi e nemmeno miei a essere sinceri-.
Ginny lo guardò stranita cercando di scacciare quell’assurda idea le era passata per la mente. Assurda ripeté tra se e se, impossibile Malfoy già era impossibile che Zabini non la disprezzasse Malfoy non poteva provare per Herm lo stesso, no Malfoy non ha sentimenti ma nemmeno Zabini pensavi ne avesse fino a due ora fa si ripeteva nella mente. Stava impazzendo.
-stai bene?-chiese il moro riducendo ancora le distanze tra di loro accarezzandole infine i capelli, la rossa si riprese dal torpore in cui era caduta spostandosi di lato.
-Io, si pensavo a una cosa assurda-
Una cosa assurda come questa – disse avvicinandosi il moro sfiorandole poi la bocca carnosa con le sue labbra. Ginny rimase spiazzata per un secondo, voleva scostarsi da Blaise ma non vi riusciva. Le sue gambe erano impallate a terra, immobili, il suo corpo gradiva quel contatto, le mani le formicolavano un segno inequivocabile che quel bacio le piaceva.
Era inaudito, Zabini e quel bacio la stavano sconvolgendo a lei piaceva essere baciata da lui.
Harry sta combattendo per salvarci tutti e tu ti fai baciare da un Serpeverde, la reguardiva la sua mente, ma non riusciva a scostarsi, non riusciva e  con rabbia afferrò i capelli del moro rispondendo al suo bacio, poi alle sue carezze fino a quando non si adagiarono nei cuscini amandosi, bramandosi.
Ginny si abbandonò dimenticando tutto, dimenticando Harry dimenticandosi di essere una Weasley, una grifondoro, lasciandosi amare tra le braccia di un uomo che non era il suo, un uomo che l’amava e la desiderava ma che sapeva non sarebbe mai stato il suo compagno di vita.


SPAZIO AUTRICE:
DAL PROSSIMO CAPITOLO SI TORNERà AL SETTIMO ANNO E CI SARANNO ANCHE DRACO E HERMIONE DITEMI SE VI PIACE...SE TROVATE DELLE INCONGRUENZE E SOPRATTUTTO SE VI PIACE O NO.

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