giovedì 19 gennaio 2012

Quella strega di mia suocera-10-


9. Il piano di Narcissa.


Subito dopo aver visto Draco chiudersi la porta alle spalle, Narcissa raccontò per filo e per segno tutte le succulente novità sul matrimonio, finalmente giunto a termine, di suo figlio e Hermione Granger, allietando così la degenza di Lucius al San Mungo.
I coniugi Malfoy brindarono a quella notizia e complottarono affinché Draco trovasse al più presto una donna finalmente degna con cui passare il resto della sua vita.
-dobbiamo trovare il modo- disse Lucius mettendosi seduto sul letto nel quale da ormai un giorno si trovava – di toglierle i ragazzi-. Ribadì Malfoy Senior catturando l’attenzione dell’austera moglie.
Narcissa si girò appena verso suo marito, non gli rispose, sorrise appena increspando le labbra mentre un brilluccichio le fece scintillare gli occhi.
Avrebbe usato ogni mezzo per liberarsi di quella donna, quell’insulsa, aveva osato infangare con il suo sangue sporco il grande casato dei Malfoy-Black.
Ora, finalmente dopo tanti anni, si sarebbero liberati di lei.
-Non preoccuparti Lucius, questa volta non ti deluderò- ammise Narcissa.
-Non sentiremo più pronunciare il nome di Hermione Granger, né da tuo figlio, né dai tuoi nipoti-
Lucius guardò sua moglie di sbieco cercando di decifrare il suo sguardo, vedeva la determinazione emergere dai suoi occhi, sperava, che questa volta il suo piano non avesse punti deboli. Sperava che questa volta non naufragasse come tutte le altre volte.
-Lo spero Cissy- disse Lucius afferrando nuovamente il giornale che stava leggendo.
Narcissa lo guardò storto, suo marito la stava gentilmente invitando a lasciarlo solo, così, dopo avergli dato un leggero bacio sulla guancia, si dileguò.
Ora, aveva un compito da portare a termine e un ghigno soddisfatto gli si dipinse sul viso.
-A noi due Hermione Granger- disse tra se la bionda Lady Narcissa uscendo dal grande ospedale magico.

***
Si smaterializzò in una via isolata che conduceva a una grande villa immersa nel verde.
 La residenza di campagna dei Greengrass non era mai cambiata in tutti quegli anni; Il grande cancello di ferro che delimitava la proprietà, si ergeva davanti all’anziana donna che senza indugiare ulteriormente s’incamminò lungo il sentiero delimitato in ambo i lati da rose rigorosamente bianche; Al centro del prato, un’antica fontana in pietra raffigurante un Drago faceva zampillare dall’acqua cristallina dalla bocca del suddetto. Una villa bella e ben curata, una villa da ricchi e facoltosi purosangue, una villa degna di un grande mago come suo figlio che niente aveva a che fare con la catapecchia che per anni aveva condiviso con la Mezzosangue.
Narcissa Malfoy camminava velocemente con il suo solito passo regale e nonostante ormai l’età avanzasse inesorabile, la bellezza di un tempo non era ancora sfiorita. La donna bussò al grande portone bianco, aspettando solo un istante, prima che un’Elfa con una grembiulino lilla le aprisse la porta.
 Non era riuscita a prendere contatto con le padrone di casa, ma sapeva che quello non sarebbe stato un problema, soprattutto dopo che avrebbe spiegato alle giovani donne il motivo della sua imprevista visita.
-Sono Narcissa Malfoy- disse con tono autoritario rivolgendosi all’elfa che la guardava ammirata – sono qui in visita di cortesia –enunciò la donna – le signore sono in casa?-concluse.
-Lady Malfoy- disse inchinandosi con riverenza – si accomodi chiamo le signore- concluse l’elfa, mentre un altro esserino anch’esso con un deliziosi grembiulino lilla la invitava a entrare. -Venga, venga, -disse quest’ultimo.
Narcissa si tolse il lungo mantello porgendolo all’elfo che le venne incontro, seguendolo poi lungo un corridoio, infine, fu condotta in un’ampia sala tutta affrescata dove due donne: una bionda e una mora la stavano già appettando.
-Lady Narcissa- disse Daphne la maggiore delle sorelle Greengrass – che bella sorpresa ci ha fatto questo pomeriggio- disse inchinandosi leggermente al cospetto della donna.
-Daphne cara- rispose Narcissa baciandole delicatamente la fronte come se quella ragazza fosse molto più che la figlia di vecchi amici di famiglia.
Anche Astoria s’inchinò leggermente verso l’anziana signora Malfoy ma a differenza della sorella non ricevette il bacio in fronte ma un semplice sorriso di circostanza.
-Gradisce del the- chiese Daphne dopo che tutte e tre si sedettero attorno a un piccolo tavolo.
-si grazie cara- rispose Narcissa – un the sarebbe l’ideale per accompagnare le liete novelle che vi porto-.
Daphne sollevò lo sguardo curioso verso la donna, anche Astoria osservò con attenzione il volto di lady Narcissa e quello della sorella leggendo la determinazione in quella dell’anziana strega e la speranza in quello della affasciante sorella maggiore.
Gli elfi entrarono un attimo dopo ergendo un vassoio con teiera, tazze e pasticcini che furono depositati con delicatezza nel tavolino in cui le tre donne erano sedute. Con gesto meccanico, l’elfo versò il the nelle tazze e sparì subito dopo essersi prostrato fino a terra ringraziando le donne per averlo incaricato di tale regale mansione.
Narcissa portò la tazza alla bocca con infinita eleganza, assaporò la bevanda ambrata gustando appieno il suo delicato sapore, si asciugò infine le labbra osservando il delicato tovagliolino di lino bianco e sorrise.
-Hermione Granger, ha abbandonato la villa- disse sollevando appena gli occhi osservando con infinito compiacimento lo stupore nelle iridi azzurre di Daphne e lo sconcerto in quelle di Astoria.
-credo che potremmo riprendere il discorso interrotto alcuni anni fa, sempre se sei ancora interessata, cara- disse Narcissa osservando la bionda che incredula guardava Lady Narcissa.
-Abbandonato- ripeté quasi sotto shock la bionda Daphne senza mai perdere l’aplomb che Narcissa tanto ammirava nella giovane donna.
-Quella sudicia Mezzosangue ha chiesto il divorzio- disse con un ghigno soddisfatto Narcissa cosa che sconvolse Astoria. Sapeva, come tutti del resto, che la Signora Malfoy non amava la nuora tuttavia non avrebbe mai sospettato che si mostrasse così palesemente felice per la fine del matrimonio del figlio.
 La sua felicità era decisamente troppa, anche se la moglie di Draco Malfoy era la mezzosangue Hermione Granger, l’amica di Harry Potter, l’eroina del mondo magico il loro era un matrimonio d’amore un matrimonio che aveva portato alla nascita di ben tre eredi.
-è Draco lo concederà?- chiese Astoria facendo morire con quella semplice frase il sorriso sul viso dell’anziana donna. Narcissa, si riprese subito replicando a quella domanda:
-Se qualcuna- rispose Narcissa ammiccando verso la bionda Greengrass – in questo periodo di rottura mostrerà a mio figlio cosa si è perso e cosa potrebbe ottenere, credo che, le concederà il divorzio-.Daphne sorrise verso Narcissa e si capirono senza nemmeno parlare.
Erano simili: belle, aristocratiche, ricche e con il sangue puro cosa che le rendeva orgogliose.
-Hanno tre figli!- disse Astoria interrompendo il silenzio che era calato nella sala.
-Non è importante- rispose secca Narcissa, prima di portarsi nuovamente la tazza alla bocca.
-Si Astoria non è affatto importante, - disse Daphne -l’importante è che Draco capisca chi è la donna giusta per lui-concluse la bionda avendo il consenso di Narcissa.
Astoria spalancò la bocca incredula, non poteva crederci quelle due avevano perso la ragione, Draco Malfoy non avrebbe mai lasciato sua moglie. Solo loro non si erano accorte quanto il biondo amasse la Granger. Solo loro due erano ancora convinte di liberarsi dell’ex Grifondoro, la madre dei suoi figli, la donna che amava da ben diciotto anni, la donna per cui aveva rinunciato a tutto, infatti, fu un caso che suo padre non lo diseredò dopo che seppe della Granger ricordò Astoria.
Pazze, ecco cosa erano, considerò Astoria osservando ancora le due donne che aveva di fronte: Narcissa era pazza, una vera strega cattiva tramava alle spalle del suo unico figlio una cosa inaudita e sua sorella un’invasata, con l’ossessione per un uomo che non l’aveva mai amata e tanto meno desiderata.
-si è fatto tardi- disse Narcissa osservando l’orologio alla parete, riscuotendo così Astoria dai mille pensieri.
-Daphne cara- aggiunse – ti aspetterò domani mattina per il brunch, Draco sarà sorpreso nel vederti alla villa, ma non ti preoccupare quello sarà un modo soft per incominciare a frequentarlo-disse la donna e Daphne annuì compiaciuta dall’idea.
-come i vecchi tempi- affermò infine, facendo brillare gli occhi di Lady Narcissa.
-No cara non saranno più vecchi tempi ma ora ritorneranno ad essere la consuetudine- ribadì la donna sollevandosi con grazia e congedandosi poco dopo dalle due giovani ragazze.

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