venerdì 20 gennaio 2012

Quella strega di mia suocera-13-


13.Dimmi che mi ami.

Si era smaterializzata nel salone di casa, a stento riuscì ad non inciampare sul tappetto persiano che ricopriva buona parte del grande soggiorno.
Tutto era avvolto nel buio più totale.
 Il fuoco, era ancora acceso e una pallida ombra stava rannicchiata con le spalle afflosciate sulla poltrona, affianco al grande caminetto di marmo bianco.
Hermione avanzò lentamente giungendo poi, dinanzi alla figura che immobile con un bicchiere tra le mani osservava la flebile fiamma del camino.
-Draco- lo chiamò Hermione senza ricevere alcuna risposta dall’uomo.
-Draco- disse ancora ma lui non le rispondeva.
-Lumus- pronunciò infine illuminando così la stanza a giorno ed osservando perplessa l’uomo che con occhi chiusi stava riverso sulla poltrona in pelle.
-Draco- disse avvicinandosi e scuotendolo con vigore. Come aveva osato bere e ridursi in quello stato quando in casa c’erano i ragazzi.
Come!
Hermione era allibita dal suo comportamento, ah ma questa volta l’avrebbe sentita. Si questa volta…
Così riuscì a far scivolare il braccio del marito sopra la sua spalla e con non poche difficoltà lo sollevò.
Respirò affannosamente e subito dopo si smaterializzo nel loro bagno.
Fece due passi attenta a non cadere poggiando poi la bacchetta nel marmo del lavandino, con un calcio aprì il box doccia e lo spinse dentro incurante del fatto che ora, Draco, russasse tranquillamente. L’osservò un attimo dopo di che aprì l’acqua fredda e si godette la scena.
-cazzo!- urlò Draco Malfoy ora bagnato come un pulcino.
-che fai donna, sei impazzita!- sibilò a denti stretti il biondo
-Impazzita!- rispose Hermione irritata guardando suo marito che completamente bagnato la guardava dal piatto della doccia – ti sei ubriacato. Ti rendi conto, ci sono i ragazzi se non te ne sei reso conto. Che pessimo esempio-
-non mi sono ubriacato Hermione, mi sono solo assopito-replicò lui
-Con un bicchiere in mano!- disse astiosa la Granger
-si con un bicchiere in mano, se non te ne sei resa conto, la mia vita oggi è completamente finita- enunciò Draco lasciandola senza parole per un breve istante, ma da so tutto quale era Hermione riprese subito la lucidità necessaria per replicare al marito.
-e tu l’affoghi nell’alcol. Bel modo, mi complimento con te-disse furibonda.
Draco assottigliò lo sguardo pronto a replicare, ma all’improvviso cambiò idea afferrando la mano di sua moglie e spingendola verso il suo petto, aprendo, con un veloce movimento della mano il rubinetto dell’acqua, questa volta calda.
-ma sei…- cercò di divincolarsi Hermione, mentre Draco non le lasciò nemmeno il tempo di replicare catturando le sue labbra in un per niente casto bacio.
La riccia ora completamente bagnata era combattuta sul corrispondere o no il bacio, doveva resistere, ma la sua forza di volontà scemò in un secondo quando sentì le mani di Draco vagare vogliose sul suo corpo e slacciarle con decisione gli indumenti che ancora portava.
-Dra che fai- il biondo la guardò un attimo ghignando soddisfatto,
-ricordo a mia moglie quanto la desidero- disse malizioso, prima di toglierle con un gesto secco la maglia, lasciandola ora, con la sola biancheria intima.
Prese a baciarle il collo, mentre con mani esperte le accarezzava la schiena fino ai glutei, Hermione socchiuse gli occhi beandosi del momento…
Il cuore le batteva forte, Draco le era mancato, tutto di lui le era mancato.
La sua mente era come partita per un lungo viaggio, ora l’unica cosa che voleva era suo marito sopra di lei, suo marito che esigeva il suo corpo, suo marito dentro il suo corpo… Voleva solo lui, solo Draco.
Intrecciò le mani nel collo bianco di Draco che sorrise malizioso a quel tocco sentendo poi le gambe di sua moglie intrecciarsi nel suo busto dopo essersi data una leggera spinta.
-Ti voglio- disse con voce roca, facendo correre un brivido lungo la schiena della riccia che come risposta a quella richiesta gli bacio il collo, poi il mento fino ad arrivare all’angolo delle labbra.
Draco sentendo la sua donna su di se e l’erezione crescere la strinse stretta e la trascino fino al grande letto a baldacchino che si trovava al centro della loro stanza da letto.
La depositò dolcemente sopra le lenzuola di seta nera, quelle che avevano scelto insieme.
-Dra- lo incitò Hermione mentre il biondo, ora a cavalcioni su di lei, la guardava beandosi di tutto bello splendore.
Sua, ancora sua, sempre e solo sua si ripeteva Draco.
Rimase imbambolato per alcuni istanti quando sentì il cavallo dei jeans stringersi attorno alla sua virilità.
Con un gesto fulminio si liberarono degli indumenti ormai bagnati, abbandonandoli nel freddo pavimento di marmo e salì a cavalcioni sul letto. Le accarezzo il viso, poi il collo e l’incavo dei seni, fino ad arrivare al ventre e ancora più giù…
-dimmi che mi vuoi- chiese il biondo, bisognoso di sentile pronunciare quella frase.
-ti voglio-rispose Hermione ormai col fiato corto e le labbra arrossate dai baci appassionati di Draco
-dimmi che mi desideri- chiese ancora l’uomo,
-Ti desidero- rispose Hermione ansimando
-ti prego Draco- lo supplicava Hermione desiderosa di essere ancora sua…
-Dimmi…-
-Draco- disse Hermione ansimando e graffiando la schiena diafana di suo marito.
-Dimmi che mi ami-chiese ancora il biondo
Hermione respirò affannosamente prima di riuscire a pronunciare, quasi urlando il suo:
-Ti amo Draco, ti amo ti ho sempre amato-.
Draco sorrise felice ed entrò finalmente in lei incominciando così l’eccitante danza d’amore;
Prima lentamente e poi sempre più veloce, appagante, una spinta un’altra e un'altra ancora fino a giungere all’orgasmo e alla pace dei sensi svuotando il suo seme in lei.
Quando il respiro si regolò, Draco uscì dal corpo di sua moglie e si distese su un fianco reggendo il capo con un braccio e lì, si mise ad ammirare la sua Hermione.
Il suo mondo, la sua unica donna.
-come stai?- chiese Draco sentendosi come un’adolescente che chiede conferme sulla sua virilità e in quell’istante si maledì.
 Aveva veramente detto una cosa simile, sembrava come un “ti è piaciuto” .
-bene- rispose Hermione accoccolandosi sul petto di suo marito che dimenticò la frase demente appena pronunciata e sorrise non visto a quel gesto di sua moglie.
-ora sto bene- ripeté la Granger.
-Ti amo Herm- disse lui sussurrando piano nel suo orecchio.
-rimani qui questa notte vero- chiese entrando quasi nel panico per paura di sentirle rifiutare quell’offerta.
-si, Dra- rispose.
-bene- disse l’uomo comprendo i loro corpi ancora nudi con un piumino.
-Dra-
-si- rispose l’uomo con gli occhi chiusi, mentre ancora stringeva sua moglie al suo petto godendo del calore del suo corpo e del profumo che emanava la sua pelle.
-Dobbiamo parlare con i ragazzi-
-uhm, si domani diremo loro quanto ci amiamo e che rimaniamo insieme- l’anticipò Draco,
-Non parlavo di quello-rispose Hermione
-vuoi ancora…- boffocchiò Draco timoroso.
-No. Non riuscirei a starti lontano- ammise sconsolata Hermione, buttando alle ortiche il suo famoso orgoglio Grifondoro.
-bene, perché non avrei rinunciato a te per nessuna ragione al mondo Granger. Avrei rinunciato a tutto per te- rispose lui con una voce limpida che fece finalmente capire ad Hermione quanto il freddo e calcolatore Draco Malfoy con lei fosse un amante e un marito ancora estremamente innamorato.
-Granger! Di cosa dobbiamo discutere con i ragazzi?- chiese Draco e si maledì per aver posto quella domanda a sua moglie.


SALVE HO AGGIORNATO ANCHE QUESTA VOLTA LA STORIA... CHE SU EFP HA UN DISCRETO SUCCESSO... VOI CHE NE PENSATE VI PIACE DAI UN PICCOLO MSG...

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