martedì 21 febbraio 2012

La Regina di Ghiaccio.46


46- Confessioni.

La notizia della gravidanza di Hermione aveva rallegrato la compagnia e rasserenato il cuore di Draco Malfoy che ora, seduto accanto alla sua bella moglie, le accarezzava il ventre.
-Mamma- disse Eltamin attirando l’attenzione dei suoi genitori su di se che seduta sul tappetto finiva un tema di trasfigurazione mentre James e Scorpius giocavano a scacchi magici.
-avete già pensato ai nomi- chiese.
Hermione sorrise all’indirizzo della figlia.
-Enif Desyree-disse la Granger – Enif, come la stella della costellazione di Pegaso- ,
-Desyree, perché l’abbiamo tanto desiderata- finì Draco sorridendo alla bella figlia.
- l’altra bimba, la chiameremo Mira Grace, come la stella meravigliosa e variabile e Grace perché è pura come il nostro amore- Eltamin si alzò lasciando cadere la pergamena a terra andando così ad abbracciare i suoi genitori che furono travolti dalla giovane serpeverde.
-vi voglio bene- sussurrò affinché solo loro sentissero quelle parole, anche se quel gesto fu sotto gli occhi sia del suo fidanzato James sia del fratello Scorpius.
**
Una leggera brezza primaverile accarezzava la pelle di Eltamin che stava seduta su una comoda poltrona in vimini fuori nel balcone della sua stanza.
-ehi- Eltamin sollevò lo sguardo osservando i capelli scarmigliati dal vento del suo ragazzo e quel sorriso beffardo e furbo che le faceva battere il cuore.
-ehi- rispose mentre lui scendeva dalla sua scopa e si sistemava con le mani la folta chioma ribelle.
Eltamin sorrise, ricordando che quello era uno dei gesti che James faceva per attirare l’attenzione delle ragazzine e non resistette dal beffeggiarlo un poco.
-sai che qui oltre a me non c’è nessuno- disse seria trattenendo un sorriso che lottava per uscire – quindi nessuna fan che possa svenire di fronte a quel gesto- continuò Eltamin sollevando lo sguardo e aprendo poco la bocca incominciando a ridere dell’espressione stralunata di James.
-Malfoy- rispose – chi ti dice che questo gesto sia per ammaliare le ragazzine- disse serio James cruciato sentendo quelle parole
-il tuo egocentrismo- rispose lei ridendo senza vergogna.
-lo facevo per farmi guardare da te – ammise ed Eltamin si bloccò di colpo spiazzata dall’ammissione.
-mi irritavi invece- rispose lei facendoli posto sulla poltrona.
-anche ora t’irrita- chiese quasi vergognandosi di fare quella domanda.
-No, se smetti di farlo davanti alle ragazzine dopo che prendi il boccino, non mi irrito- ammise la bionda distogliendo lo sguardo imbarazzata per la confessione.
Era gelosa.
James rise divertito appoggiandosi meglio sulla poltrona facendo accoccolare la sua Eltamin sul petto.
-credo che non ci sia quel problema, alcune avranno paura di guardarmi appena sapranno chi è la mia fidanzata- disse sfiorandole i capelli incastrando una ciocca ribelle dietro l’orecchio della bella Eltamin.
-in molti temono la tua abilità con la bacchetta, Malfoy-
Eltamin sbuffò poi si bloccò di colpo.
-tu vuoi- disse riprendendosi ,
-si, io voglio che tutti sappiano che stai con me. Sarei disposto a fare un duello vecchio stile con Wallace se solo osa posare quelle schifose mani sulla tua splendida, delicata, pura pelle- disse sussurrando mentre con le dita faceva correre dei piccoli brividi su Eltamin che si beava di quel semplice e delicato contato.
-non credo ce ne sia bisogno- rispose Eltamin socchiudendo gli occhi.
-lo spero per lui- ammise James, baciandole la tempia respirando poi affondo.
-ne ho parlato con Scorpius, di quella cosa intendo-
Eltamin si ridestò un attimo ora preoccupata.
-che ha detto-chiese.
-che quello che abbiamo fatto non piacerà a nessuno-replicò James,
-tu che dici?- chiese ancora la ragazza.
-pensi che verranno- domandò Eltamin.
-No Eltamin. Non verranno – ammise il grifondoro.
-io, l’ho fatto-cercò di spiegare Eltamin,
-lo so amore, il motivo per cui hai scritto alla nonna. Non hanno capito in diciassette anni non cambieranno certo idea con una lettera, anche se è scritta da una bella e affascinante fanciulla- disse James baciandole ancora la fronte.
-tua nonna non pensa che sono affasciante e tantomeno bella James-ribatté la serpeverde
-chi se ne frega,- rispose lui,- lo pensa il nipote-
-comunque – continuò James - una famiglia che non festeggia con la propria nipote il suo fidanzamento non è degna nemmeno di sprecare altro fiato. Io al mio non li voglio sicuro- disse ancora Eltamin.
-beh non verrebbero, visto che forse sarò io la fortunata e come dice la francese...- lasciò in sospeso la ragazza
-Zia fleur- chiese titubante James.
-si quella- rispose acida Eltamin – io sono il male-.
-quando ha detto questa perla di saggezza?- chiese ancora il moro.
-ad un compleanno di Lily quando avevamo sette anni- James si gelò.
-simpatici come pochi-disse infine.
-tu mi hai detto che ero odiosa- ricordò la ragazza aspettando la reazione del suo fidanzato.
-è traumatico che una ragazzina più piccola di te ti risponda mettendoti in ridicolo- replicò James senza alcuna vergogna.
Ora si stavano confidando ogni emozione, ogni pensiero celato in anni di litigi e sentimenti repressi.
-come cambiano le cose- costatò Eltamin sempre più rossa.
-già. Ora ti vorrei sposare. - ammise lui mentre Eltamin rimase a bocca aperta.
-James- disse lei sfiorando il braccio del moro grifondoro.
-Ti amo- disse guardandolo negli occhi.
Lui sorrise, sfiorando le sue labbra rosse e carnose, inumidendole con la punta della lingua, chiedendo poi l’accesso alla sua bocca per unirsi a quella della ragazza iniziando una dolce danza.
-Eltamin- disse con voce roca.
-dormiamo insieme- chiese ancora il ragazzo incatenando i suoi occhi in quelli azzurri e penetranti della sua bellissima fidanzata.
-sfidiamo le ire di Draco Malfoy-
James rise.
-dormiamo amore- disse – se mi becca a fare altro non rimane nemmeno una briciola di me e ne soffriresti molto-Lei rise, dandoli un buffetto nella spalla.
-esagerato- disse Eltamin baciandolo sul viso mentre un sorriso per nulla casto si palesò sul suo volto.
-sarà, non l’ho mai visto così incazzato-ammise James mentre pian piano si faceva ammaliare da quella ragazza cui non riusciva a resistere.
Lei si accoccolò ancora.
-stai cercando di ammaliarmi- disse con voce suadente il grifondoro.
-non ho bisogno di far questo. Sei mio- disse ridendo Eltamin, infischiandosene del fatto che sotto quel tetto c’era anche il suo gelosissimo padre.
-già- costatò il ragazzo ridendo anche lui baciandola ancora.
-sono morto se ci scopre- disse ancora James intrufolando una mano sotto la maglia di Eltamin, che assecondò quel gesto.
-oh sì, ti scuoia vivo, mio bellissimo Grifondoro- ammise la bionda slacciandoli i pantaloni soffocando i sospiri sulla spalla di James.
Il moro ghignò divertito.
-ami il rischio- disse infine James coprendo i loro corpi con una coperta.
-non sai quanto- ammise lei percorrendo il petto del moro di baci umidi, mentre i loro corpi si strusciavano uno sull’altro.
Fare l’amore fu eccitante e coinvolgente, come lo era sempre quando i loro corpi e le loro anime si univano.
-Eltamin-, chiese ancora James. – Perché sei scappata quella mattina-.
Eltamin si vergognò abbassando lo sguardo.
-avevo paura- ammise.
-paura che tu mi giudicassi male, che ero solo una delle tante, che non te ne fregasse nulla di me-
-invece ti desideravo come non mai. Avevo paura di dirti quello che provavo per non essere deriso, umiliato. Per non essere considerato un cretino sentimentale-.
 L’orgoglio, pensarono ma nessuno lo disse.
-tu! in effetti sei sentimentale- disse Eltamin baciandolo.
-anche tu Malfoy sei fragile, dolce. Io ti amo proprio per questo-disse James.
-davvero pensi questo di me- chiese lei titubante.
-si penso che mostri la vera te, solo alle persone che ritieni importanti e per fortuna io sono uno di queste. Ancora non so come ho fatto a meritarmi questo onore-
-Perché sei speciale James Potter-
-l’unico- disse sussurrando e James non riuscì a dire più nulla tranne che stringerla, ancora prepotentemente al suo petto.
Erano oramai un’unica cosa.
Si addormentarono cosi, sotto la spessa coperta sotto un cello stellato e no a Draco Malfoy la cosa non piacque ma sua moglie la donna più saggia del mondo magico, come sempre lo fece desistere.
-anche noi stavamo sempre insieme- ricordò Hermione.
-questo metro di paragone, non mi tranquillizza, Granger- rispose il biondo guardando dal giardino del castello, sua figlia che sopra il balcone della sua stanza dormiva accoccolata al petto di James Potter.
-ehi! voi due- urlò Draco.
-è meglio che andiate a prepararvi oggi sarà una giornata dura-
Hermione rise osservando il viso cruciato di Draco che guardava malissimo James che baciò velocemente Eltamin e sparì dentro il grande castello.

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