mercoledì 22 febbraio 2012

La Regina di Ghiaccio.47


47- Solo grazie a te.

Al Castle Tioram tutto era pronto da ore e i primi ospiti incominciavano ad arrivare; le donne indossavano abiti di seta lunghi e fruscianti da gran sera, gli uomini erano tutti in smoking rigorosamente nero. L’atmosfera era gioviale, il cibo ottimo, l’alcol scorreva a fiumi e la musica già alleggiava nell’aria, udibile anche dalla stanza, dove due ragazze: una bionda e una rossa finivano di prepararsi.
-Lily respira- disse Eltamin agganciando l’ultimo bottone del vestito dell’amica, lungo fino ai piedi e di un bellissimo blu che faceva risaltare la sua pelle di luna e il rosso ramato dei suoi lunghi capelli.
-dici bene tu- rispose piccata la ragazza mentre con mano gelida cercava di aggiustare la linea nera che aveva disegnato nella palpebra superiore.
-quando sarai nella mia posizione, farò anch’io la saggia- terminò Lily.
Eltamin sbuffò.
-non credo che avrai quest’onore- disse infine.
Lily si girò a osservarla.
-avete litigato-chiese preoccupata.
-oh no- rispose subito Eltamin.
-credo che non ci fidanzeremo, almeno non con feste e cose così- enunciò senza alcuna emozione, fredda e decisa.
-sei tu che sposi un Malfoy-concluse infine la Malfoy .
-vedremo- rispose Lily – non credo che tua madre e la mia, saranno d’accordo e mio fratello muore dalla voglia di annunciare a tutto il mondo magico che ha conquistato il cuore ghiacciato di Eltamin Cassiopea Malfoy- la reguardì Lily.
-ah, ah, ah, spiritosa- la canzonò Eltamin. -Su sbrigati- disse ancora la bionda guardandosi un poco allo specchio e avviandosi a passo lento ed elegante alla porta, spalancandola per far passare prima Lily e poi lei stessa.
Le due ragazze si avviarono a passo lento, lungo il corridoio del castello di famiglia dei Malfoy, Eltamin scese la scala laterale, lasciando Lily in quella centrala. Da lì, avrebbe fatto il suo ingresso, sotto l’occhio attento di tutti gli invitati.
La crème de la crème del mondo magico.
-pensavo che non saresti più uscita da quella stanza- disse una voce, la sua voce calda e suadente.  La bionda Malfoy, increspò un poco le labbra mantenendo sempre una postura dritta ed elegante accompagnando con lo sguardo la discesa della sua amica Lily, dalle lunghe scale di candido marmo bianco.
-ci sono i tuoi nonni- enunciò James e a Eltamin si fermò il cuore. – ho visto Lucius parlare con mio padre- disse ancora James con tono talmente basso da sembrare un sibilo.
Indecifrabile, anche alla signora attempata che si trovava, affianco dei due giovani maghi.
Eltamin mosse il capo, mentre Lily si congiungeva a Scorpius che la aspettava sull’ultimo scalino.
Si sorrisero e infine Scorpius le prese la mano e la condusse fino al piano di legno bianco, l’unico mobile candido, di quel castello.
Lì, ad attendere la coppia c’erano quattro uomini: Draco Malfoy, il padre dello sposo, alto, fiero e indiscutibilmente attraente nel suo abito nero che esaltava il biondo dei suoi capelli; Harry Potter sorriso teso, emozionato, ma questo si notava solamente dal verde luccicante dei suoi occhi, in pochi lo conoscevano così bene da intuirlo; Lucius Malfoy, il nonno dello sposo: rigido, freddo, guardava disgustato l’uomo che stava al suo fianco incurante degli occhi del mondo magico che da anni aspettavano un suo passo falso; Infine, c’era Arthur Weasley, sorriso affabile e felice, rivolto all’indirizzo della nipote Lily, che ricambiò lo sguardo prima stupita poi lei stessa emozionata.
Erano venuti, erano venuti per lei pensò Lily, avanzando lentamente al braccio del suo bel principe.
Eltamin riprese fiato, mentre uno a uno, i quattro uomini baciavano la mano candida della sua amica.
-è una bella scena- disse una donna alle spalle di Eltamin e James che erano come rapiti da quell’atmosfera.
-si nonna- disse James con voce ferma, osservando suo padre Harry congiungere la bacchetta sopra le mani unite di Lily e Scorpius.
-Lilian è bellissima- ammise la signora Molly mentre alla bacchetta di Harry Potter si aggiungeva quella del marito della donna Arthur Weasley.
-si- rispose James mentre Eltamin si mordeva il labbro imbarazzata per la situazione e tesa nell’osservare la mano di suo padre e quella di suo nonno armeggiare con il famoso anello di famiglia. Antico e potente anello impregnato di magia.
La gola, lì si seccò, mentre suo padre recitava dei versi in latino.
-Nos suscipiat Lilian, in magna domo Malfoy. Annuntians deinceps ad eius ventura matrimonium cum heres: Scorpius- disse Draco con voce ferma.
- Pecunia in haec duo animae in una essentia inseparabilis veneficus vel pythonissam. Cum autem in caritate atque honore venenatis.
-Aeternum.- concluse.
La folla, che fino a quel momento era piombata nel più assoluto silenzio, finalmente applaudì a quelle parole. Dopo alcuni istanti dalle quattro bacchette degli uomini uscirono: funi dorate, argentate, verdi e rosse che legarono le mani dei due ragazzi.
Ora, Lily e Scorpius erano legati uno all’altro da un vecchio rituale magico e il loro fidanzamento inscindibile.
L’ultimo atto della cerimonia si terminò quando: Lucius Malfoy, consegnò al nipote lovespoon ; Ossia il cucchiaio dell’amore. Il cucchiaio di legno decorato e intagliato a mano, fu consegnato nelle mani di Scorpius che lo regalò alla sua amata come pegno del fidanzamento.
Eltamin assistette a tutto lo spettacolo come rapita, era bello, magico e strano. Non seppe perché sentiva gli occhi della signora Wesley su di se, si girò appena e incontrare quegli occhi grandi la mise in soggezione. Lei, la ragazza che per anni consideravano una lastra di marmo.
Si sentì inadeguata, la donna guardava prima lei poi James che ancora guardava i quattro uomini che attorniavano la nuova coppia. La signora Weasley assottigliò lo sguardo, con sguardo indagatore come se avesse capito cosa c’era tra lei e James ...
Doveva uscire, allontanarsi da quella donna.
Si mosse lateralmente guardando così chi avesse dietro, prese da bere, mentre i quattro uomini innalzavano i calici per brindare a Scorpius e Lily, poi si dileguò lasciando un accigliato James in compagnia di sua nonna per niente sorpresa della fuga della giovane Serpeverde.
L’aria del giardino le schiarì i pensieri, rimase una buona mezzora fuori, senza alcuna stola a coprirla le spalle lasciate scoperte dal suo lungo abito rosa cipria.
-signorina Malfoy- disse Molly Weasley avvicinandosi all’albero in cui Eltamin si era poggiata convinta che nessuno l’avrebbe mai trovata.
Sbagliando e sorprendendosi di questo
-volevo ringraziarla- disse l’anziana strega avanzando verso Eltamin che rispose muovendo solamente il capo.
-se lei non mi avesse mandato quella pergamena avrei perso uno dei momenti più importanti della vita di mia nipote-
-l’ho fatto per Lily – disse Eltamin guardando il cielo cercando qualcosa che nemmeno lei sapeva.
-e per zia Ginny- aggiunse infine.
-Immaginavo- rispose la donna.
-la nostra presenza nel grande castello dei Malfoy non è certamente gradito- disse la donna riducendo le distanze.
-il tuo gesto, comunque è stato ugualmente gradito. Non pensavo...-
Eltamin rise, buttando giù l’ultimo sorso dello champagne che aveva ancora tra le mani, poggiando poi il bicchiere ai piedi dell’albero.
-una ragazza gelida e malvagia come me, non può essere altruista. Giusto?- chiese senza in realtà aspettare risposta.
-non può volere il bene per la sua unica amica o per una donna che considera come una seconda madre- disse girandosi verso la signora Weasley che la guardava con occhi sorpresi.
-una Malfoy non è altruista. Giusto signora Weasley, per lei io sono solo una ragazzina :gelida, cattiva, astuta, subdola e sleale-.
-io-
-sa non posso che darle ragione, questo è quello che lei vede. Per fortuna non tutti la pensano così- Eltamin raccolse nuovamente il flûte e si avviò nuovamente verso il castello.
-che c’è fra lei e mio nipote- chiese la donna bloccandola con quella frase in mezzo al giardino.
-stiamo insieme- la voce di James arrivò dritta al cuore di Eltamin che si riscaldò, appena il moro pronunciò quelle parole.
-chi lo sa?- chiese la donna con tono serio ma non severo.
-i nostri genitori lo sanno e questo è l’unica cosa che m’importa che ci importa- aggiunse subito dopo James guardando Eltamin negli occhi.
Un mezzo sorriso molto simile a uno sbuffò uscì dalla bocca di Molly Weasley.
-Lucius Malfoy e Narcissa Black, non saranno certamente felici nel sapere che la loro nipote preferita si unisca ad un Potter per di più Grifondoro- ammise la donna avvicinandosi a passi decisi ai due ragazzi.
-quello che pensano non è importante-rispose Eltamin.
-bene- disse Molly – per quanto mi riguarda, vorrei conoscerti meglio.
Eltamin spalancò la bocca sorpresa.
Quest’estate potresti venire a cena da noi, farò la torta ai lamponi. A tua madre piaceva tanto- terminò Molly Weasley
-si anche a Eltamin piace- rispose James in vece della ragazza che ancora non riusciva a dire mezza parola, spiazzata dall’invito della donna.
Poi la signora Molly, superò i due ragazzi ed Eltamin trovò finalmente il coraggio di parlare.
-Grazie- disse sussurrando, quando la vecchia strega le passò accanto.
La Weasley, sorrise e si dileguò scomparendo oltre la porta del castello.
-pare che ti abbia accettato- disse James guardandola negli occhi mentre guardava sorridendo la sua bella Eltamin.
-pensavo che svenisse da un momento all’altro- enunciò il moro.
-ora non ci resta che sapere come la prenderà il vecchio Lucius e se le supposizioni della nonna saranno vere-
Eltamin lo guardò accigliata.
-verrai con me quando andrò alla tana- James scoppiò a ridere
-oh che vuoi che ti succeda Malfoy. Non sarà certo un incontro con l’ex braccio destro di Lord Voldemort- Eltamin sbuffò
-ah, ah, ah, divertente. Pensano che sia la rincarnazione di Bellatrix Black-
-una sexy Bellatrix Black- rispose James baciandola nel collo.
-su entriamo! non vorrei che tuo padre penasse che ci siamo appartarti in qualche luogo isolato e che per questo faccia una scenata, rovinando la festa- disse infine James offrendole il braccio e invitandola ad entrare dentro.
**
La festa continuò tra chiacchiere e danze, che coinvolsero moltissime persone.
Eltamin ballò con suo padre Draco che la riempì di complimenti, suo nonno Lucius che le chiese ragguagli su come avesse passato le vacanze e come procedeva no gli studi a Hogwarts.
Ballò con suo fratello Scorpius, cui fece le sue congratulazioni per il fidanzamento, ballò anche con James sotto lo sguardo attento di suo padre Draco, attenta a non attirare su di se lo sguardo dei curiosi, fino a quando non le chiese di ballare anche l’eroe del mondo magico.
-posso- Chiese l’uomo ed Eltamin sorrise al suo indirizzo.
-ho rubato il posto a qualche baldo giovane- disse l’eroe magico guardandosi intorno osservando lo sguardo accigliato di un moro che non aveva mai visto.
Eltamin sorrise imbarazzata.
-tanto male, almeno James non si metterà a sfidarlo a duello- lei mosse il capo girandosi nel punto in cui due occhi azzurri la fissavano.
-mi ha promesso che non farà alcun colpo di testa- ammise la giovane e Harry sì illuminò lo sguardo.
-ti devo ringraziare Eltamin. È merito tuo se i miei suoceri sono venuti.
-chi...?-chiese la giovane
-è stata Molly-. Ammise Harry.
-grazie ancora per il sorriso e la felicità che hai donato a mia figlia e mia moglie- Eltamin sorrise.
-ho fatto solo quello che andava fatto. Ho avuto fortuna- dichiarò la ragazza volteggiando in pista tra le braccia di quello che un giorno forse, diverrà suo suocero.

SPAZIO AUTRICE.
Capitolo spero bello...fatemi sapere, se l’arrivo dei Weasley vi è piaciuto.

Le frasi in latino sono state tradotte con il traduttore di Google, se ci sono cose errate come penso scusate, ma sono anni che non faccio latino.
(Accogliamo Lilian, nel grande casato dei Malfoy. Annunciando con piacere la sua prossima unione con il nostro erede: Scorpius.)
(Fondi queste due anime in un'unica essenza inscindibile a mago o strega.
 Uniscili nell'amore, nella magia e nell'onore. Per sempre) 

Nessun commento:

Posta un commento