20. Natale e partenze.
Finalmente Natale era passato riportando la giusta serenità a casa Malfoy.
Anthares, era strafelice del suo nuovo libro di Incantesimi che non smetteva di leggere; Scorpius era estasiato dalla nuova scopa da corsa che raggiungeva velocità elevate. Eltamin, invece, era rimasta meravigliata dal regalo di sua madre: un abito da sera super elegante, di pregiatissima seta color verde smeraldo abbinato a delle scarpe argento. Suo padre le aveva regalato dei libri rari di pozioni, la sua materia preferita insieme con antiche Rune.
-quest’anno vinceremo la coppa- disse Scorpius entrando in cucina con il manico di scopa tra le mani rivolgendo un ghigno soddisfatto al fratello che infischiandosene di ciò che diceva il maggiore, non sollevò nemmeno lo sguardo dal suo super libro d’incantesimi.
-Anthares- lo chiamò sua madre – la tua collezione di maghi illustri sta andando a fuoco…- disse Hermione cercando di smuoverlo, ma Anthares era immerso nella lettura e non rispose.
-abbiamo regalato tutti i tuoi libri di trasfigurazione, anche quelli con l’autografo della McGranitt- disse suo padre inserendosi nel gioco, ma niente il piccolo Malfoy non dava segni di vita.
-è arrivata una lettera da Hogwarts- disse Eltamin – Lumacorno ha sbagliato. Il tuo ultimo voto in pozioni è “ T” . Somaro!- disse Eltamin con tono sdegnato.
-ahhhhhhhhhhhhhh- urlo il ragazzino guardando le facce divertite dei suoi familiari.
-sapete che non siete divertenti- disse subito dopo accorgendosi dello scherzo.
-Anthares, sei insensibile Scorpius cercava di renderti partecipe della sua illusione- disse Eltamin, sollevandosi dal divano per andare a scaldare le mani gelate vicino al camino di marmo bianco che infondeva calore nella grande sala da pranzo.
-guarda che non sono un illuso- replicò il biondo.
-No- rispose scettica – è sicuro come la mia E in pozioni ai GUFO, che anche quest’anno arriverete secondi- rispose sogghignando la bionda.
- No! aspetta, secondo te mi faccio battere dai Grifondoro?- rispose Scorpius divertito.
-Grifondoro! Che c’entrano i Grifondoro. Saranno i Serpeverde a battervi come ogni anno-.
Anthares sollevò il capo guardando il battibecco dei suoi fratelli divertendosi un poco mentre i loro genitori si facevano le coccole sopra il divano, apparendo troppo mielosi anche per l’essere più romantico cosa che, i Malfoy non erano.
-Eltamin- disse Anthares interrompendo il dibattito tra sua sorella e Scorpius,
-scusami, ma risulta difficile pensare che i Serpeverde possano batterci-,
-hanno perso con i Grifondoro, la prima partita- cosa che mandò il sangue al cervello a Eltamin al solo ricordo, - e al ritorno dalle vacanze si ritrova in un colpo solo senza Capitano e Cercatore- Eltamin sbuffò
-ma tu da che parte stai?- Chiese Eltamin con infinita pazienza.
Il biondino si guardò la sciarpa che la sorella le aveva regalato per Natale.
-dalla sua- disse indicando lo stemma dei Corvonero.
-uff- rispose Eltamin andando a risedersi nella poltrona dove aveva lasciato il suo libro di pozioni.
-se vuoi, piccola- disse suo padre siamo ancora in tempo per andare a prendere la scopa nuova. La partenza è prevista per il ventotto Dicembre- disse Draco guardandola speranzoso.
-No! Non salirò più su una scopa- ammise Eltamin, abbassando lo sguardo non ci sarebbe stata più alcun volo e alcuna partita per lei.
-bene- sussurrò sua madre.
-è esilarante, l’unica veramente brava a giocare a quidditch in tutta la scuola ha paura di volare- disse Scorpius scuotendo la testa.
-Scorpius sei giorni che ripeti la stessa cosa- replicò la sorella.
-almeno sono stato compressivo, la tua amica ha mandato una strilettera- disse il biondo.
-le passerà- affermò Eltamin girando la pagina del suo libro con troppa foga rischiando di strapparlo cosa che l’avrebbe fatta infuriare più della strilettera di Lily.
-io fossi in lei me la legherei al dito, anche lo zio Blaise mi fece una cosa simile- ricordò suo padre.
-amore tu le perdevi tutte le partite di quidditch-
Lo rimbrottò la moglie.
-Ma che dici! bugiarda Grifondoro. L’ultimo anno abbiamo vinto-
-guarda caso quando non c’era Harry- li rispose Hermione.
-non c’era nemmeno quel cretino rosso che mi detesta-, disse Scorpius.
-ah sì, per fortuna non c’era- ammise Draco, facendo ridere Scorpius e sorridere Eltamin nonostante si beccò una piccola gomitata da sua moglie.
-comunque se cercasse di minacciarti- disse Draco guardando il maggiore dei suoi figli – avvisami subito, non vorrei che succedesse anche a te di precipitare da trenta metri-.
-31 metri e 45 centimetri- replicò Anthares.
*
Il ventotto dicembre i tre Malfoy fecero ritorno al castello di magia e stregoneria di Hogwarts, ma non furono gli unici a rientrare prima del previsto, con loro c’erano molti ragazzi tra cui i Potter.
Quando i tre Malfoy arrivarono alla stazione, si sentirono alquanto osservati.
Scorpius aveva deciso di non ascoltare nemmeno per sbaglio quello che alcuni sussurravano al suo passaggio Anthares, menefreghista come pochi era ancora avvolto nella lettura del suo libro e in pratica non guardava nemmeno dove metteva i piedi.
Eltamin invece camminava lentamente al fianco di sua madre.
-tranquilla tesoro- La rassicurò Hermione – andrà tutto bene- disse ancora la riccia sorridendo disinvolta ad una donna tutta impellicciata che la guardava dall’alto in basso.
-ste imbecilli- disse subito dopo aver superato la donna.
- eccoli!- disse infine indicando un gruppo davanti a se.
Capelli rossi, risate sconnesse in poche parole i Potter- Weasley.
Per fortuna, pensò Eltamin dando una rapida occhiata non c’era l’ex fidanzato di sua madre e a guardar bene non c’era nemmeno …
No! Si disse subito dopo, lui c’era. Era avvolto nella sua mantella nera, quella che li aveva prestato sul tetto di casa Potter e ora rideva e scherzava con suo fratello Scorpius, fino a quando non si girò per salutare sua madre. Quando i suoi occhi incrociarono quelli di James il suo cuore prese a battere all’impazzata. Notò subito che il ragazzo indossava, la sua sciarpa che le aveva regalato.
L’aveva apprezzata quindi e si sentì una cretina, ma lì sorrise felice cosa che fece anche James anche se si notava il suo imbarazzo. Quel sorriso non sfuggì né a suo padre Draco, né a suo fratello Scorpius, men che meno alla sua amica Lily che la salvò dall’imbarazzo con la scusa del quidditch.
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