29. Litigi e conseguenze.
Eltamin strinse forte Anthares al petto mentre il ragazzino piangeva singhiozzando, sfogando così il dolore per l’ennesima mancanza verso la sua famiglia.
La Serpeverde non disse niente, accarezzava la testa bionda del più piccolo, dimostrandoli il suo amore. Sì, i Malfoy amavano, anche se in pochi credevano a questo, ma non importava cosa pensassero gli altri, non le sarebbe più importato. Tutti nel mondo magico li descrivevano come esseri senza cuore freddi e calcolatori, crudeli piccoli mangiamorte in erba. Tutti descrivevano la sua famiglia come un bluff, l’unione tra i suoi genitori un matrimonio senza amore, ma solo loro sapevano la verità. Sapevano quello che suo padre Draco aveva fatto per stare con la loro mamma, quanto avesse desiderato avere Scorpius, poi lei e infine Anthares. Solo loro, sapevano che erano una vera famiglia con tante difficolta ma che nei momenti importanti sa unirsi e combattere e benché i Weasley avessero da ridire a Eltamin non importava, ormai non le importava più di nessuno.
*
Scorpius era uscito di fetta da quel piccolo ristorante italiano, il cibo che quella mattina di Gennaio aveva inghiottito lì si era fermato a metà stomaco. La rabbia per quello che quel giorno aveva dovuto subir con i suoi fratelli non era ancora sbollita, nemmeno il freddo aveva raffreddato i suoi pensieri.
Una voce, la sua voce si sentiva in lontananza ma non si girò ad aspettarla, girò all’improvviso e si diresse verso le panchine di pietra che portavano a un piccolo parco e lì, si sedette a pensare.
Poco dopo anche Lily arrivò con fiato corto dalla corsa e dopo essersi ripresa un poco, lì, si adagiò di fianco.
-Mi dispiace- disse rompendo il silenzio guardandolo in viso.
Scorpius, sguardo perso nel vuoto e mascella serrata non emetteva un fiato mente il suo cuore perdeva un battito nel sentirla accanto a se anche in quel momento di dolore.
-avrei dovuto immaginarlo che non si sarebbero comportati come persone civili-ammise Lily sconfitta e umiliata dalla pessima figura che i suoi parenti avevano tenuto dinanzi al suo fidanzato e alla sua migliore amica. Nessuno aveva una scusante non potevano odiare dei ragazzini perché odiavano il loro padre, che come grande colpa aveva quella di aver sposato l’ex fidanzata di zio Ron.
Ora che ci pensava, Hermione non ce la vedeva proprio con suo zio, un uomo talmente stupido e deficiente che solo una come Kelly poteva trovarlo interessante.
Scorpius stette ancora zitto.
-Ti capisco se non vuoi più aver a che fare con me-, disse sussurrando con il fiato rotto dal pianto, mentre copiose lacrime incominciarono a solcare il suo viso pallido.
Scorpius si girò appena, mise un braccio intorno alle esili spalle e se la porto al petto stringendola a se.
-ti amo troppo per farmi impressionare da due insulti – disse, mentre Lily asciugò le sue guance bagnate con la manica della mantella.
-ma non accetto che insultino la mia famiglia, non voglio vedere mia sorella umiliata da persone che reputo mentalmente inferiori e soprattutto detesto vedere Anthares piangere- Lily tremò.
-quindi?- chiese.
-quindi, devo sapere se hai intenzione di continuare a stare con me nonostante tutto, sapendo che nessuno approverà il nostro rapporto. Con molta probabilità sarà ostacolato, ti capirò se vorrai lasciar perdere-.
Scorpius guardava ancora un punto indefinito dinanzi a se e la voce non era la solita, era mozzata impastata a rabbia e dolore.
-Scorpius, ti prego. Smettila!- disse Lily cercando di farlo ragionare.
-devi dirmelo Lily, perché la mia è una famiglia antica-, disse con voce atona – ed ho mandato una lettera a mio padre per iniziare le pratiche per il fidanzamento –ammise il biondo. Non avrebbe voluto dirglielo così avrebbe voluto fare le cose in grande, con festa e anello ma ora non sapeva più cosa pensare non sapeva più se lei era disposta a voler andar avanti con un come lui, ora si rendeva conto che lui era un Malfoy e lei una Potter nipote dei Weasley e loro odiavano la sua famiglia.
Lily spalancò la bocca incredula.
-tu vuoi...-cercò di dire.
-tu vuoi sposarti con il vecchio rito magico- terminò.
Scorpius si meravigliò un poco, pensava che tutto potesse dirgli la sua Lily meno che sbalordirsi per la cerimonia che voleva utilizzare per la loro unione.
-Sono un Malfoy questo è l’unico modo che ho per sposarmi- rispose il Corvonero.
-matrimonio inscindibile, legato da potente magia?- ripeté Lily
-si- ammise Scorpius.
-Io e te per sempre-. enunciò Lily sorridendo appena mentre il suo cuore esultava. L’amava. L’amava veramente.
-si- rispose Scorpius con pazienza.
-non m’interessa quello che dicono i miei famigliari, io ti amo Scorpius e sei l’unico che voglio-, disse infine Lily. Felice per la prima volta quella mattina da quando si era svegliata tra le sue forti braccia.
Lui l’abbraccio ancora più stretta, forse la loro storia incominciava in quel momento, nonostante le mille difficoltà che già si scorgevano all’orizzonte.
**
Erano quasi arrivati alla fine del paese quando si sentirono delle urla in lontananza, qualcuno li stava chiamando.
Anthares si girò per vedere chi fosse, mentre Eltamin aveva riconosciuto la voce quindi prese la mano del fratello e camminò celermente, ma il piccolo corvonero faceva resistenza.
-Eltamin! Sono Albus e James-.
-cammina Anthares- rispose la bionda
-ma io voglio parlare con Albus, non voglio che lui pensi che sono offeso con lui-
La bionda sbuffò ma non poté fare forza perché il fratello si era piantato e ora i due Potter stavano letteralmente correndo verso loro.
-scusa, scusa- disse Albus staccandosi da James che si era fermato alcuni passi indietro e ora osserva Eltamin che a sua volta lo guardava.
Fredda e con la bocca serrata, lo guardava dritto negli occhi senza mai abbassarli.
Intanto, Anthares diede una pacca sulla spalla ad Albus che si prodigava in mille scuse e dopo aver guardato la sorella, s’incamminò con l’amico verso il castello lasciando Eltamin e James nuovamente soli.
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