mercoledì 8 febbraio 2012

La Regina di Ghiaccio.


24. Da Sempre & Per Sempre


Erano usciti dalla sala Grande tenendosi per mano, finalmente avevano deciso di dare retta ai loro cuori che da tanto, troppo tempo battevano uno per l’altra.
Si erano lasciati alle spalle anni di battibecchi inutili e dispetti.
Lily era riuscita, nell’intento di dimenticare il numero spropositato di ragazze che era morto, moriva e sarebbe continuata a morire dietro il suo Malfoy, dando finalmente ascolto al suo cuore e non alla sua testa.
Scorpius aveva finalmente conquistato la sua rossa.
Nell’aria echeggiava una musica melodiosa che catturò l’attenzione del biondo Corvonero.
Scorpius, si girò verso Lily sogghignando divertito, sì guardò intorno e si compiacque di essere soli nell’andito che portava al giardino d’inverno.
Si inchino leggermente, con riverenza verso la sua bellissima dama e allungò una mano chiedendo semplicemente:
-Mi concede questo ballo Miss Lilian-
La rossa produsse uno dei più bei sorrisi che, il biondo avesse mai visto facendo palpitare il suo cuore, allungando la sua mano per unirla a quello del ragazzo che la guardava estasiato.
-con molto piacere- rispose Lily.
Scorpius mise una mano tra il fianco e la schiena della rossa stringendola sul suo petto mentre l’altra mano si congiungeva a quella della ragazza.
La guardò ancora un attimo prima di cominciare a danzare, conducendo la rossa nel più romantico Valzer.
Ballarono stretti l’uno all’altra sentendo chiaramente i battiti dei loro cuori che battevano all’unisono beandosi di quella vicinanza.
Non avevano bisogno di parlare, a loro bastava uno sguardo per capirsi. Ora non avrebbero più scherzato con i loro sentimenti, aveva finito di giocare, ora ci sarebbero stati: solo Scorpius per Lily e Lily per Scorpius.
Si guardarono ancora, muovendosi lentamente quasi impercettibilmente sul posto; La mano di Scorpius aveva lasciato il fianco della rossa e l’altra che prima era dritta davanti a lui era anch’essa abbassata sfiorando il fianco della rossa, pur sempre unita a quella di Lily.
I loro occhi si guardavano famelici mentre le loro bocche si univano per la prima volta, prima sfiorandosi lentamente poi sempre più bisognosi di quel contatto.
Il biondo inumidì con la lingua le labbra della rossa che sorrise divertita a quel gesto per niente casto socchiudendo così quelle labbra, facendo incontrare le loro lingue, iniziando così una sensuale e avvolgente danza.
Lentamente le loro lingue si accarezzavano esplorandosi pian piano lambendo punti mai esplorati, inebriando Lily di un piacere mai provato. Quando respirare, divenne necessario le loro bocche si staccarono e i loro sguardi s’incrociarono nuovamente, fondendosi. Il ghiaccio e Il castano si scrutavano ardendo di desiderio di ricongiungersi ancora in quel bacio interrotto , riprendendo quella esplosiva danza. Si baciarono ancora molte volte fino a quando Scorpius non l’abbraccio stretta passandolo il suo braccio sul collo della rossa.
-ti va una passeggiata al lago nero?- chiese Scorpius, passando poi delicatamente una mano sui lunghi capelli rossi di Lily facendole correre un brivido lungo la schiena. La ragazza lo guardò con occhi sognanti baciandolo dolcemente a fil di labbra
-sono senza mantella- ammise scusandosi, imbarazzatissima per aver acconsentito senza pensare.
Il biondo si tolse la giacca con un gesto elegante e lo posò sulle esili spalle della sua bella Lily baciandole poi il nasino all’insù che tanto amava.
-Se senti freddo dimmelo- affermò lei, guardandolo aspettando una risposta alla sua affermazione.
-tranquilla Lily, se sento freddo, ci saranno i tuoi baci a scaldarmi-.
Lily, sorrise avvicinando la testa al petto di Scorpius, incamminandosi con lui vero il grande e misterioso lago nero, che tante volte li aveva visti protagonisti di furiose litigate e scommesse cretine.
**

Erano rientrati dalla passeggiata sotto le stelle un’ora dopo, quando ancora in sala grande impazzava la festa; Avevano raggiunto indisturbati i sotterranei e superato il muro di pietra che portava alla sala comune dei Serpeverde. Quando entrarono, in quel luogo misterioso e tetro Scorpius rimase come imbambolato.
Il suo sguardo fu catturato dalla parete nella quale lucenti e imponenti targhe di merito erano state affisse, ve n’erano moltissime in tutta la sala comune. Sembrava, che tutte le più grandi famiglie purosangue avessero una parete nella quale affiggere le proprie e quella, sì disse Scorpius, doveva essere la parete dei Malfoy.
 Notò in cima il nome di alcuni avi che si erano distinti nel mondo magico per varie scoperte, ve n’erano alcune con il nome del bisnonno Abraxas. Con sorpresa, costatò, che c’era anche una di Lucius Malfoy, suo nonno rimanendo sorpreso dal fatto che un fedele di Voldemort non fosse stato cancellato da quelle onorificenze.
Infine, proprio davanti ai suoi occhi ve n’erano alcune di suo padre: Quella che lo ringraziava per i servigi resi alla scuola; Quella per onorarlo come Caposcuola; Quella che li rendeva omaggio come capitano dopo aver vinto la coppa di quidditch; Per ultima, quella che annunciava che tutti potevano cambiare e illustrava la vita e le straordinarie Pozioni ideate da Draco Lucius Malfoy.
“Abile pozionista, mago eccezionale e padre encomiabile”, così recitava l’ultima targa.
Scorpius sorrise, suo padre era veramente tutto questo e non seppe perché si emozionò leggendo quelle parole.
-ehi- lo richiamò Lily accarezzando le spalle – se sapevo che ti prendeva così, avrei cercato un posto diverso da Serpeverde-.
-scusa- pronunciò con voce rotta dall’emozione Scorpius.
-amore- disse la ragazza continuando ad accarezzare la spalla del biondo Corvonero, preoccupata da quelle strane emozioni di cui ora il suo ragazzo provava.
-sarebbe dovuto esserci anche il mio nome qui- ammise il biondo, rivelando i suoi pensieri più intimi. Quelli che celava nel profondo del suo cuore.
-sono stato il primo Malfoy a finire in una casa che non è Serpeverde-ammise sofferente.
-ti ama ugualmente-rispose Lily, senza pensarci un attimo sapeva di affermare la verità Draco Malfoy amava la sua famiglia, amava sua moglie e tutti e tre i suoi figli.
-lo so, ma ciò non toglie che sia stato deluso quando ho inviato il mio gufo, annunciando felicissimo che: No! Io, non ero un Serpeverde come nonno Lucius-.
-hai scritto così-chiese Lily, stupita.
-oh si sono un cretino, lo so-ora che lo raccontava si sentiva ancora più cretino.
-No! Questo lo sai bene anche tu-lo rassicurò Lily, con quel tono dolce molto simile a quello di sua madre Ginny, tono che sembrava strano sentir uscire da una Serpeverde.
-guarda, ho lasciato tutta la responsabilità sulle spalle di Eltamin- disse indicando le innumerevoli targhe che riportavano il nome di sua sorella:
Primo premio come Pozionista al 1°, 2°, 3°, 4° anno;
Vincitrice della coppa di quidditch per tre anni consecutivi.
-bè, se l’è cavata alla grande-, rispose Lily sorridendo guardando le targhe con sopra il nome di Eltamin Cassandra Malfoy.
-è la prima Malfoy dopo secoli-
-è una tosta- ammise Lily- e ora andiamo in camera che non vorrei arrivasse qualcuno-
Scorpius si girò a guardarla scettico subito dopo che la rossa aveva parlato.
-ti vergogni?-chiese il biondo.
 -No!- rispose decisa Lily -dovrei comunque spiegare il perché un Caposcuola Corvonero si trova nella nostra sala comune-.
-mi chiamo Malfoy- rispose di slancio il biondo.
-si! Ed io Potter, ma nemmeno morta metterei piede a Grifondoro- disse ridendo e contagiando con quella risata anche Scorpius.
**

Lily prese la mano di Scorpius e lo trascino via dalla sala comune dei Serpeverde conducendolo fino alla stanza che da ormai cinque anni condivideva con Eltamin.
-è carino qui-
Disse il biondo guardandosi attorno. La stanza era molto grande e stranamente luminosa, al centro vi era un grande tappetto verde con lo stemma dei serpeverde, i due letti a baldacchino, con tende in spesso cotone verde, si trovavano alle due estremità della stanza.
Vi era anche altre due porte che attirarono l’attenzione del ragazzo.
-una è il bagno e l’altra è la cabina armadio-. Scorpius sollevò lo sguardo divertito.
-cabina armadio?- disse soffocando una risata.
-si!- rispose piccata la rossa – e potrei sapere per quale motivo avete una cabina armadio invece del solito armadio a due ante che hanno tutti-
-forse!- rispose la ragazza con decisione – noi abbiamo più abiti degli altri-concluse mostrando un delizioso broncio.
-certo e non mettete il naso fuori da Hogwarts nemmeno morte-la canzonò il biondo.
-io sono andata a Hogsmeade- rispose Lily.
-si con un deficiente- ricordò con rabbia Scorpius.
-bè sempre meglio delle oche che ti portavi dietro tu-
Rispose acida, facendo ridere di gusto Scorpius.
-oddio, Lily promettimi che saremo sempre così, anche quando saremo vecchi- Lily, lo guardò allibita sentendo quelle parole sciolse le braccia e saltò letteralmente sopra il biondo facendolo barcollare e finendo entrambi a terra.
Risero della situazione, notando solo poi, di essere vicini, ancora troppo vicini. Si guardarono un solo lunghissimo attimo, prima di ricongiungersi in un dolce bacio.
-Ti amo – le sussurrò il biondo prendendo la testa delle ragazza tra le mani, accarezzando con i pollici le sue arrosate gote.
-sei sicuro?- chiese lei.
-sicurissimo-
-sapevo che i Malfoy, non amano- lo rimbrottò Lily.
-Io non sono quel tipo di Malfoy, Lily. Io ti amo e ti ho sempre amata. Le altre...-
-No!- rispose la rossa.
-Non m’interessa cosa sono state le altre. Ora l’unica cosa che voglio è essere l’unica da oggi e per sempre-
Scorpius lasciò il suo viso e le sfiorò il corpo fino a raggiungere le mani della rossa, le prese tra le sue e le portò fin sopra il suo petto.
-Lo senti- disse – batte solo per te. Da sempre e per sempre-.
Lily si beò di quel momento magico, un momento che attendeva da tanto troppo tempo. Si alzò in piedi, costringendo Scorpius a stare ancora seduto sul freddo pavimento, lo guardò dritto negli occhi rabbrividendo nel vedere una luce calda su quelle iridi color ghiaccio.
Abbassò la zip laterale del suo splendido abito da dea, sgancio il bottone che legava la manica alla parte posteriore della lunga veste e si lasciò scivolare sulla pelle l’impalpabile seta. Ora, in piedi, con la sola biancheria intima si sentiva finalmente pronta ad un passo importante. Un passo, che avrebbe fatto solo con l’uomo che un giorno l’avrebbe condotta  all’altare . Ora, ne era certa, sarebbe stato Scorpius Malfoy il primo ragazzo con cui avrebbe fatto l’amore. Il primo e l’ultimo.
-ti amo da sempre e per sempre- disse, sganciando il reggiseno con un gesto secco. Dopo di che mise un piede nudo sul petto del biondo che la stava mangiando con gli occhi mentre con infinita grazia sganciava le calze di nailon dalla guepiere.
-mi vuoi uccidere prima di sposarti?-
Lily rise.
-facilito il compito a mio padre-
Scorpius rise, divertito accogliendo tra le sue forti braccia la sua dea.
-ti desidero- disse con voce roca – questo spogliarello non ha fatto che aumentare le mie voglie-
-sai Malfoy!- rispose Lily strofinandosi il suo seno sul petto del biondo
 –quello era il mio intento-
Scorpius non la fece nemmeno finire che s’impossessò delle sue labbra, mentre con le mani incominciava ad accarezzare la pelle bianca della ragazza.
Le carezze, prima delicate e lente, divennero sempre più esigenti. Scorpius schiuse le sue mani sul piccolo seno di Lily, giocando con i suoi capezzoli, leccandoli e mordendoli, facendo così rabbrividire dal piacere la rossa.
Le accarezzò il ventre e baciò il suo ombelico, facendole il solletico. Poi, sfiorò la sua femminilità, prima con le dita entrando e uscendo con un ritmo sostenuto, fino a quando, non decise di usare la lingua.
Quelle azioni provocarono in Lily molti respiri che non fecero altro che godere Scorpius. Il biondo, sentiva che era prossima all’orgasmo, così il biondo si tolse i boxer ed entrò in lei.
Prima lentamente, per paura di farle male, sentiva l’agitazione mista a desiderio.
-amore-disse.
-ora sentirai un po’ di dolore. Sarà un attimo-ammise il biondo cercando di rilassare cosi la sua ragazza.
Lily si strinse al suo Scorpius mentre lui con un gesto secco perforava la sua femminilità.
Un dolore acuto avvolse il ventre della rossa. Scorpius si fermo, aspettando che lei riprendesse fiato e dopo aver incastonato il suo sguardo con quello della sua donna, riprese a spingere, lentamente, fino a quando la sentì inarcare la schiena in cerca di una maggiore penetrazione.
Scorpius sogghignò, producendo spinte decise:
 Una, un’alta e un'altra ancora ,fino a quando non arrivarono all’orgasmo, insieme, infine , il ragazzo riverso, il suo seme dentro il corpo della Serpeverde e subito dopo pronunciò l’incantesimo contraccettivo.
Rimasero ancora uniti per alcuni minuti. Scorpius le accarezzò il viso e asciugandole la lacrima che era uscita subito dopo l’amplesso.
-le prossime volte non sentirai dolore-disse scusandosi.
Lily sorrise, accoccolandosi al petto del corvonero che ora era uscito da lei.
-è stato stupendo- disse nascondendo il viso nell’incavo del collo sapendo che il suo viso era rosso tanto quanto i suoi capelli.






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