mercoledì 8 febbraio 2012

La Regina di Ghiaccio.26


26.Il nuovo anno porta scompiglio.

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Quel primo dell’anno, Hogwarts era avvolta da una strana foschia, una nebbia invalicabile avvolgeva il grande castello, il sole che fino a quella mattina risplendeva luminoso sul cielo sopra la scuola di magia era scomparso come il sorriso sulle bocche di due dei ragazzi che da una settimana vi avevano fatto ritorno.
Eltamin, era arrivata a Serpeverde quasi volando, aveva sbattuto sopra alcune persone e non si era nemmeno girata a chiedere scusa, ma questo non stupì nessuno. Quando finalmente superò il muro di pietra e arrivò nella sua stanza, non le importò di vedere suo fratello abbracciato alla sua amica Lily. Lì superò di slancio e si buttò sul letto, ponendo una barriera affinché nessuno né si avvicinassero né parlassero con lei.
Voleva stare sola nel suo dolore, sola a leccarsi l’ennesimo strappo che James Potter aveva recato al suo cuore.
Così si copri il capo con il cuscino abbandonandosi a copiose lacrime e non si accorse che suo fratello Scorpius e la sua amica Lily erano usciti con un diavolo per capello diretti alla torre dei Grifondoro.

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Il castello quella mattina sembrava nuovamente vivo; In molti erano rientrati prima del tempo, parecchi furono i ragazzi che salutarono con pacche sulla spalla, augurando “buon anno” al prefetto Grifondoro James Potter, che camminava come uno zombi diretto alla sua sala comune.
In mano teneva ancora la missiva, che solo pochi minuti prima, kelly , la sua fidanzata lì aveva spedito vogliosa di coccole e tenerezza.
Tenerezze, che lui non aveva più intenzione di donarle, dopo che il suo cuore e la sua coscienza avevano capito che era solo Eltamin Malfoy, la ragazza degna di stare al suo fianco.
James, mosse il capo salutando la Signora Grassa subito dopo aver pronunciato la parola d’ordine ed entrò nella sala comune dei Grifondoro.
Si guardò intorno osservando lo sguardo sornione dei compagni e senza considerarli minimamente li superò dirigendosi alla sua stanza, in fondo al dormitorio maschile. Lì, sapeva che avrebbe trovato Kelly nuda sul suo letto, ma questo non gli provocava alcun’eccitazione, anzi quello che provava era fastidio.
Kelly era provocante e esperta, lo sapeva fin dal principio ma non ne era innamorato, anche se una volta, una sola, le aveva detto quelle cinque lettere.
Doveva assolutamente liberarsi da questo impiccio il più velocemente possibile, così finalmente si sarebbe dedicato anima e corpo alla conquista del cuore di Eltamin.
Arrivò quasi senza accorgersene di fronte alla sua porta e rimase stupito nel sentire la risata cristallina di Kelly, poi sentii la voce di qualcuno che da lì non riconobbe. Non bussò, infondo, quella era la sua stanza e aprì la porta all’improvviso;
Quello che vide lo sconvolse.
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Passi frettolosi si susseguivano febbrili, due ragazzi correvano uno fianco all’altro con bacchette sguainate e facce crucciate, incuranti delle facce curiose che incontravano per la strada.
I due: un biondo e una rossa, erano saliti a tutta velocita dalle segrete dimora dei Serpeverde, dove si erano rintanati quella notte , fin su alla torre dei Grifondoro. Quando giunsero dinanzi al ritratto raffigurante la famosa Signora Grassa, si bloccarono di colpo.
-serve la parola d’ordine per entrare- disse il biondo come destandosi da un stato di trance.
-oh che genio- rispose tagliente la rossa.
Scorpius sbuffò.
-sai da me a Corvonero- rispose contrito Scorpius – basta risolvere un rebus se sei tonto, non entri- Terminò il biondo sfidandola con lo sguardo.
-stai forse dicendo che noi Grifondoro non potremmo fare lo stesso- disse il ritratto che aveva assistito al battibecco tra i due.
-Non me ne frega, se siete in grado di sviluppare quesiti intelligenti- rispose tagliente Lily. – Ora, Tu.- disse rivolta al ritratto, puntandole le bacchetta sulla gola mi lasci entrare qui dentro-. concluse senza lasciar trasparire alcun segno di agitazione.
-come osi! puntarmi una Bacchetta- urlò la signora grassa.
-ragazzina impertinente-disse infine il ritratto.
-ma sta zitta-, disse Scorpius.
-tu! Tu! Sei uguale a quello la...quello che...-disse ancora la signora grassa guardando il Corvonero che sogghignò.
-Parla forse di Draco Malfoy?- chiese il biondo con lo sguardo che brillava fintanto che, la donna sgranò gli occhi.
-si quello!. L’ha rovinata, sporcata-, disse la donna con una voce sconnessa, che irrigidì il Corvonero.
-guardi! che è mio padre quello che sta insultando e perché lo sappia mia madre, è felicissima di averlo sposato- ribadì freddo il biondo, più nessuno avrebbe insinuato che il matrimonio dei suoi fosse un matrimonio di facciata. Mai Più.
-l’avete smessa- disse Lily guardandoli malissimo.
-Io, voglio entrare qui dentro, infettandomi per uccidere con le mie mani quella gran testa di Troll di James Potter-
Il ritratto, assottigliò lo sguardo per poi aprirli di colpo, portandosi poi una mano alla bocca producendo un urletto acuto.
-Allora è vero. Un Potter è veramente finito a Serpeverde- disse la donna guardando la ragazza che davanti a lei sbuffava sonoramente.
Dietro di loro un gruppo di curiosi si era fermato a guardare la scena. Scorpius si girò di scatto, guardandoli dritti egli occhi, quando lo faceva, incuteva timore, tanto era simile a suo padre.
-tu- disse indicando un ragazzino che ad occhio e croce doveva essere del secondo anno – la parola d’ordine-
-Weasley è il nostro re- rispose agitato il ragazzino diventando paonazzo.
Il ritratto non poté opporsi e sentendo la parola d’ordine li lasciò passare aprendo la porta che portava alla casa comune dei Grifondoro.
I due ragazzi entrarono nella sala circolare, accolti da uno strano tepore.
All’interno di quella sala comune si respirava una bizzarra atmosfera, tepore, ospitalità e amicizia regnavano a Grifondoro: culla dei coraggiosi di cuore.
La sala era arredata con comode poltrone, pouf e tavolini bassi, il pavimento era ricoperto da un tappeto rosso vermiglio e oro, mentre le pareti erano interamente tappezzate di drappi e arazzi.
-Troviamolo e andiamocene di qui subito prima che qualcuno scopra che ho sono entrata, anzi, che siamo entrati qui dentro- disse Lily guardandosi intorno osservando un ragazzino che era appena sceso dalle scale.
-il prefetto Potter- chiese Lily.
- penultima porta a sinistra- rispose un ragazzino mai visto prima che era ancora visibilmente addormentato poiché non aveva né urlato né imprecato, nel vedere una Serpeverde nella sua sala comune accompagnata da un Malfoy anche se questi era un Corvonero.
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James fece un passo entrando lentamente nella sua stanza, illuminata a giorno. Quello che vide lo lasciò perplesso, la sua quasi ex ragazza era seduta sul suo letto coperta da una sua vecchia maglia da quidditch e un paio di culottes che non lasciavano niente all’immaginazione. Poco distante, seduto su una sedia, si trovava suo zio, uno dei membri del magico trio, il grande ex portiere dei Grifondoro, il nuovo insegnante di volo in poche parole :Ronald Bilius Weasley.
-zio- disse con tono grave il Grifondoro, guardando prima suo zio, che rideva divertito, poi kelly, che sorrideva compiaciuta senza mostrare il minimo imbarazzo nell’essere stata trovata nei dormitori maschili mezza nuda sul letto da uno dei professori.
-James- rispose questi alzandosi di scatto appena vide il nipote andandogli incontro con braccia aperte dandogli così, il benvenuto. James si ritrovò sommerso dall’abbraccio e non poté far altro che ricambiare.
-ho conosciuto Kelly- disse Ron, congratulandosi con il moro dandogli delle pacche vigorose sulla schiena.
-ottima scelta. Veramente ottima scelta- disse ancora il rosso.
James si trovò cosi con il fiato mozzato dalle vigorose pacche e la testa confusa, non sapeva cosa dire , non sapeva come dileguarsi...
Si era preparato un discorso per liquidarla senza che lei si offendesse. Invece, ora non sapeva come comportarsi;  Suo zio, era arrivato prima di lui e non accennava ad andarsene dalla sua stanza e lui era impaziente di lasciarla per andare da Eltamin, per andare dalla donna che lo completava.
-Io l’ho sempre detto, le donne migliori finiscono a Grifondoro- ammise il rosso scoccando un occhiata al moro che si ritrovò ad annuire senza capire un accidente di quello che suo zio li stava dicendo.
-Ho invitato Kelly ad unirsi a noi. Quest’oggi, i tuoi vengono a Hogwarts, così, farai le presentazioni ufficiali- disse ridendo, il nuovo professore di volo e James, in quel momento, desiderò conoscere una pozione che uccidesse suo zio con atroci sofferenze.
-Io logicamente ho accettato, non vedo l’ora di conoscere i tuoi, Jamie- urlò Kelly saltando giù dal letto e mostrando, senza nessun imbarazzo, le sue gambe. Ron Weasley divenne rosso e tossì un poco imbarazzato, proprio mentre nella stanza arrivarono altre due persone.
Scorpius serrò la mascella quando vide Weasley davanti a lui che con faccia schifata lo guardava da testa a piedi come l’ultimo dei servi, mentre Lily con la bacchetta tra le mani avanzò a passo di marcia verso i due mori che stavano abbracciati al centro della stanza.
Le parole di Kelly, echeggiavano ancora nella stanza.
-spero di fare una buona impressione ai tuoi genitori-aveva detto, la mora saltellando come un’oca giuliva, cosa che in realtà era.
-Tu, cretina-. Disse Lily -non incontrerai proprio nessuno-.
James si girò di scatto osservando la faccia stravolta di sua sorella, e il pericoloso legnetto tra le sue mani.
-Tu grandissima vacca, non oserai mettere piede in casa mia. Non oserai infangare il nome della mia famiglia-
Kelly era rossa dall’imbarazzo e dalle parole poco lusinghiere che sua cognata le rivolgeva.
-com...com...come ti.. permett...i- disse furibonda la Grifondoro.
-come ti permetti tu! arrivista da strapazzo-.
-Lilian- disse una voce alle sue spalle.
-chi ti ha fatto entrare qui dentro- disse Ron Wesley sfoggiando la sua autorità.
-100 punti in meno a Serpeverde- disse con orgoglio Ron.
-ora chiedi scusa a Kelly per la tua maleducazione e fila via, prima che cambi idea e ti metta in punizione-concluse il rosso Weasley.
Lily, lanciò uno sguardo intimidatorio alla mora che sorrise beffarda all’indirizzo della rossa, dopo aver sentito le parole che lo zio del suo ragazzo, aveva detto per difenderla.
La rossa sbuffò e si girò di scatto, non prima di aver incenerito con lo sguardo anche suo fratello James.
Il Grifondoro abbassò la testa, sconfitto, Lily sapeva e questa volta era veramente nei guai non sapeva come fare per evitare che i suoi genitori conoscessero Kelly.
Lily s’incamminò lentamente passando vicino allo zio sussurrando tra i denti:
- Tu, non hai alcun diritto di invitare “quella” a pranzo con i miei. Una che si mostra senza il mino senso di pudore in quello stato davanti ad un professore, non può certo essere la ragazza più indicata per mio fratello. Anche se è un coglione-.
-Lily- cercò di afferrarla Scorpius per trascinarla via da quel posto.
-Ma tu, come dice sempre “Zio Draco”, il cervello non l’hai, quindi, cosa voglio pretendere- sibilò la rossa voltandosi ora verso il biondo e afferrando la sua mano.
-in punizione per due mesi- decretò il professore di volo – tu biondo perché mi stai antipatico a pelle-, disse il rosso, -pulirai le latrine dell’infermeria-concluse.
Nessuno dei due ragazzi replicò si girarono lo guardarono con odio ed uscirono dalla stanze e poi dalla sala comune dei Grifondoro.
Era ricominciata la guerra, a noi Weasley, disse tra se e se Scorpius.

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