lunedì 6 agosto 2012

l'amore è un'altra cosa. Cap 12-13


*
Farà del male a queste anime fragili,
Più di ogni altra verità.
**
Il nuovo anno scolastico era iniziato da alcuni mesi e con esso Hogwarts aveva ripreso a vivere: risate, scherzi e nuovi amori.
Tutto era tornato alla normalità o quasi, dal giorno del bacio, Lily e Scorpius, non si erano più parlati in privato ma solo in classe, tenendo fede in questo modo alle direttive della Potter. Con  l’inizio della coppa di Quidditch però, evitarsi, divenne pressoché impossibile.
Infatti...
-         Professor Malfoy mi ha fatto chiamare- disse Lily entrando nello studio di Scorpius con un ansia tale da risultare ancora più pallida del solito.
Il professore di pozioni non stava certo meglio, era seduto dietro la sua scrivania e a stento alzò la testa indicando alla giovane dove accomodarsi.
Scorpius respirò sonoramente prima di iniziare a parlare.
-         Ti chiederai perché ti ho fatto chiamare? - disse sollevando lo sguardo per guardarla finalmente in viso.
-         No- rispose Lily.
-         Come?- domandò sorpreso il professore di Pozioni.
-         So perché mi ha fatto chiamare, almeno l’immagino Professore- disse la giovane Potter, impossessandosi della sua solita sicurezza.
Scorpius la guardò sorpreso.
“Amo la tua grinta e il tuo selfcontrol. Amo ogni sfumatura del tuo carattere.”
-         Allora dimmelo, per cosa ti avrei fatto chiamare Lily?- chiese con un sorriso divertito.
-         Domani c’è la partita con i Grifondoro e ... - cercò di terminare la frase, ma il professore la interruppe immediatamente.
-         Devi vincere assolutamente - concluse Scorpius alzandosi di scatto per raggiungere la finestra incantata dalla quale si vedeva il campo di quidditch.
-         È mia intenzione farlo, che credi!- replicò stizzita.
-         Ho sentito alcuni lamentarsi per il tuoi metodi...- disse Scorpius introducendo l’argomento per cui l’aveva fatta chiamare.
-         Chi?- domandò sorpresa.
-         Sai che si dice il peccato ma non il peccatore - le ricordò il professore.
-         Scorpius non scherzare, dimmi chi dei mie compagni si è lamentato- Lily aveva smesso di essere rispettosa iniziando a scaldarsi.
Il professore si girò appena ad osservarla. Lily Potter era seduta rigidamente sopra la poltrona di fronte alla sua scrivania, i suoi capelli di un rosso accesso erano legati stretti in una coda a cavallo, lasciando così scoperto il suo viso ancora più pallido del solito. Gli occhi, azzurro cielo, erano l’unica luce che brillava sul suo viso contornato dalle lentiggini. 
Scorpius scrutava con bramosia ogni dettaglio di quella ragazza che ora aveva capito di amare , osservò le sue spalle magre coperte dal maglione verde della divisa, il suo seno appena pronunciato, la sua vita stretta , le mille pieghe della gonna della divisa, le sue gambe bianche e prive di calze, le sue caviglie fini.
Deglutì.
“Perché era così difficile strale accanto?”
“Perché avevo acconsentito a starle lontano?”
“Perché non potevo urlarle che la volevo, la desideravo, che l’avrei venerata come una dea , ricoperta di mille attenzioni... sposata?”
“Semplice” si rispose Scorpius. “Perché lei non vuole te.”
-         Sai come sono i Serpeverde- disse il professore- tramano alle spalle- aggiunse.
Lily assottigliò gli occhi aggrottando la fronte.
-         In molti non vedono di buon occhio l’intromissione di Marcus Koller- finì il professore
Lily rise muovendo la sua coda.
“Era divina quando faceva così” pensò Malfoy.
-         In molti, o sei solo tu che non vedi di buon occhio il suo ruolo all’interno della squadra?- chiese Lily con tono canzonatorio.
Scorpius la guardò truce.
-         Il resto della squadra Lily non lo vede di buon occhio. La maggior parte dei ragazzi è in squadra da più tempo di lui e tu invece di aver scelto il vice per anzianità, sei andata a simpatie- disse senza più alcun pelo sulla lingua il giovane professore di pozioni.
-         In più Koller, si prende la briga di inventare schemi, rimproverare gli altri compagni...-
-         Stai forse insinuando che ho la spilla solo per figura, e che non ho polso per tenere a freno la squadra- disse livida Lily.
-         No, sto solo dicendo che devi spiegare a Koller qual è il suo ruolo- replicò il professore.
-         Lui sa quale è il suo ruolo-
-         Come no!- replicò stizzito Scorpius.
-         Se non fosse innamorato di te penserei che vuole farti le scarpe-
Lily deglutì.
-         Lui non è innamorato di me- rispose Lily atona.
-         Certo nessuno può innamorarsi di Lily Potter è fuori da ogni logica- disse Scorpius.
-         Ti informo-, riprese Scorpius sollevando di un tono la voce fino a quel momento pacata - che benché tu non degni nessuno di un tuo prezioso sguardo gli altri non riescono a fare altrettanto-.
-          Stai vaneggiando?- domandò stupita.
-         No che non vaneggio Lily, tutti si sono accorti che è innamorato di te. Solo tu non l’hai capito. Spero, che non hai illuso anche lui con un bacio-
Lily boccheggiò non appena sentì Scorpius terminare quella frase.
Fece un passo verso di lui, una rabbia cieca la invase e senza alcuna remora lo schiaffeggiò.
-         Non osare mai più insinuare una cosa simile, io non sono come...-
Scorpius tenne la mano sulla guancia indolenzita e furioso guardava Lily davanti a se.
-         Come chi?- chiese Scorpius.
-         Come le ragazzine che pare frequentino le tue stanze-
“Che cosa stava dicendo?”
“Di quali ragazze parlava?”
Gli occhi di Scorpius si assottigliarono ancora di più, l’avrebbe uccisa con lo sguardo se avesse potuto.
-         Chi ti ha detto questa cazzata?- disse rabbioso.
Lily s’irrigidì notevolmente nel vederlo in quello stato. Mai Scorpius era stato in quello stato.
-         Io... è una voce del castello- disse Lily.
-         è una calunnia- urlò - mi conosci , sai che non farei mai una cosa del genere- disse sempre più livido.
-         Scusami – disse subito Lily e non seppe nemmeno perché lo abbracciò stretto.
“Quando mi sei mancato. Quanto ti amo.”
Scorpius sentendo le braccia di Lily attorno al suo busto si tranquillizzò lentamente. Non scostò le braccia della ragazza e si beo di quel seppur breve contatto.
-         Ho lasciato Rose- disse infine, strofinando il suo naso sul collo di Lily a cui venne un brivido, - sono innamorato di un’altra- aggiunse.
Lily deglutì mentre le gambe a stento la reggevano.
-         Una che non mi vuole per giunta-
-         Scorpius- lo richiamò la Potter sperando che lui non continuasse.
-         Una che preferisce le lusinghe di un cretino a quelle di quello che un tempo era il suo migliore amico-.
Scorpius non accennava a smetterla: aveva deciso di dirle ciò che provava e nessuno l’avrebbe fatto desistere.
Lily cercò di divincolarsi ma non vi riuscì, Scorpius ora la teneva stretta a se.
-         Immagino quante cazzate ti ha detto sul mio conto- disse trattenendo a stento la rabbia.
-         Ti prego Scorpius- disse Lily in un sussurro , ma lui la ignorò.
-         Non so cosa fare con te Lily. Non so come farti capire- cercò di spiegarle Scorpius.
-         No-.
-         Ok- disse sconfitto per l’ennesima volta Scorpius.
-         Ho capito – aggiunse sollevando le mani in segno di resa, ponendo tra lui e la giovane alunna una discreta distanza.
-         Eviterò, come immagino desideri, ogni contatto con te-.
Lily rimase immobile, mentre Scorpius si allontanava da lei sia fisicamente sia mentalmente.
La sua mente urlava “ No” ma dalla sua bocca non emise nemmeno una sussurro.
-         Ti lascerò in pace come desideri. Ora – disse Scorpius andando a sedersi nella scrivania. – se vuoi ho preparato degli schemi, controllali e se li riterrai validi, puoi utilizzarli e mischiarli ai tuoi- concluse Scorpius.
Lily prese tra le mani le pergamene su cui Scorpius aveva annotato ogni movimento che i suoi compagni di squadra, avrebbe dovuto svolgere durante la partita.
-         Io non posso- disse osservandoli.
-         Questa è l’unica cosa che posso fare per te, accettali. Poi, se non vuoi usarli puoi anche bruciarli, ma ti prego Lily. Non farlo qui davanti a me, oggi mi hai già ucciso con quel gesto mi annienterai-.
Lily boccheggiò.
-         Scorpius- disse trattenendo le lacrime.
“Io... Io ti amo”
-         Ora va, si è fatto tardi- disse il professore di pozioni e la giovane Potter non si fece pregare. Agguantò gli scemi di gioco e fuggì via dallo studio del professore.
 Ogni volta che entrava lì dentro, finivano per avere un contato fin troppo intimo per essere un professore e un’alunna ma poi, inesorabilmente, si e allontanavano bruscamente.
Corse come una forsennata arrivando inspiegabilmente alla torre di astronomia, e lì, finalmente si lasciò sopraffare dallo sconforto.
“ Lui la voleva”
Scorpius aveva lasciato Rose per lei e lei, come una stupida non era riuscita a dirgli nulla”
-         Deficiente-  urlò con tutto il fiato che aveva in gola.
Dopo pochi attimi però la sua mente la rassicurò.
 “ Per loro, sarebbe impossibile stare insieme. Lui era il suo professore e lei, una sua alunna. Non avrebbe dato scandalo”
“Se Scorpius l’ amava come diceva, l’avrebbe aspettata. Così avrebbe dimostrato il suo amore...”
Questi furono i pensieri della giovane Lily Potter, così armata di un coraggio non suo si avviò nuovamente lungo gli anditi bui che conducevano ai sotterranei e giunta allo studio di Scorpius bussò.
Lui era ancora seduto sulla scrivania , le sue mani tenevano la testa.
-         Devi dimostrarmi- disse prendendo coraggio mentre Scorpius sollevava la testa di scatto mostrandosi fragile per la prima volta davanti a Lily.
-         Che quello che hai detto prima è la verità-
-         Non voglio sentire alcuna voce su di te, ne che riguarda qualche alunna intraprendente, ne sulla tua ex-
Scorpius si alzò di scatto, raggiungendola.
-         Te lo giuro- disse abbracciandola di slancio.
-         Scorpius - lo richiamò Lily.
-         Ti comporterai con me come nei mesi scorsi- riprese Lily facendo la maestrina come quando erano entrambi studenti.
Il viso del biondo professore si rabbuiò all’istante.
-         Nessuno deve insinuare nulla all’interno di questa scuola- Scorpius sbuffò e senza nemmeno ascoltarla la baciò con forza.
Imprimendo le sue labbra su quelle di Lily il tempo sembrò fermarsi e entrambi si dimenticarono della situazione e dei loro ruoli. Il bacio da energico divenne dolce e armonioso.
-         Nessuno insinuerà nulla Potter- rispose Scorpius subito dopo essersi staccato da Lily, mentre sul suo viso gli si dipinse un beffardo sorriso.
-         Tu però stai alla larga da Koller o lo disintegro- gli intimò il professore.
Lily annuì e prima di girargli le spalle, posò un veloce bacio a stampo sulla bocca di Scorpius che la guardo sgusciare via leggiadra.
-         Potter – disse il professore.
-         Ho invitato Albus e Margareth per la partita- aggiunse.
-         Lo so- replicò la ragazza senza nemmeno girarsi a guardarlo, alzando, infine, solo una mano per salutarlo, prima di chiudersi la porta alle spalle.**
Resta che una parte del cuore
Sarà sempre sospesa
*
Il giorno della partita, il castello, era in fibrillazione già di prima mattina. Lily si alzò tardi, visto che aveva passato la notte in bianco a rimuginare e sospirare per i baci e le parole che Scorpius le aveva detto.
“ Mi vuole!” è quella constatazione la fece alzare dal letto con un radioso sorriso dipinto sul viso.
Ma non era solo la felicità per il nuovo rapporto con l’uomo che amava a renderla felice, dopo mesi rivedeva la sua amica e non vedeva l’ora di parlare con lei.
Soprattutto non vedeva l’ora di raccontarle della sua felicità.
“Chissà che dirà Margareth del rapporto clandestino che ho deciso di instaurare con Scorpius?”
**
Alle nove la sala grande era piena di gente, oltre gli studenti, molti erano gli esterni che erano stati invitati per la prima partita della coppa di Quidditch.
La preside McGranitt era entusiasta, i due rappresentati delle case, che quella mattina  si sarebbero sfidate, avevano fatto da ciceroni agli ospiti: maghi illustri del ministero, esponenti di spicco dell’élite magica e ex alunni. Scorpius Malfoy rappresentante della casa Serpeverde e Neville Paciock rappresentante della casa grifondoro, avevano chiamato e invitato più maghi possibili per sostenere le rispettive case.
-         Certo che invitare Harry Potter in persona, professor Paciock, non è stata una bella idea?- disse Scorpius avvicinandosi al collega. Osservando compiaciuto il capo auror salutare una marea di gente.
-         È un Grifondoro- replicò il professore di Erbologia.
-         Già ma se non sbaglio,- disse Scorpius con un sorriso beffardo – è il padre del mio capitano- finì.
-         Avrei dovuto invitare Ron e Hermione- rispose infine Neville – ma aimè erano impegnati. Immagino che con loro qui, la tua voglia di battute si sarebbe affievolita-.
-         Non capisco cosa vuole insinuare?- disse Scorpius trattenendosi a stento.
-         Beh credo sia chiaro a tutti che la tanto declamata storia d’amore con la Weasley è finita- continuò il rappresentante della casa Grifondoro.
-         Non vedo cosa c’entri la mia rottura con Rose in questo momento?-. chiese ancora più supito Scorpius.
-         Sicuro Scorpius che non sai cosa c’entri la tua rottura con Rose e il tuo amato capitano?- Domandò il professore di Erbologia, lasciando Scorpius senza parole per la prima volta nella sua vita.
“ Merda! Lily mi uccide.”
-         Amico tutto bene- .
Scorpius si girò di scatto incontrando gli occhi verdi del suo miglior amico Albus Severus Potter.
 Scorpius sospirò.
-         Devo parlarti- disse guardandosi intorno e osservando che suo padre e suo zio gli raggiungevano con sorrisi tronfi  – dopo la partita- aggiunse prima che Draco Malfoy desse una vigorosa stretta di mano ad entrambi.
-         Vado a sentire che dice il nemico- disse Albus allontanandosi.
-         Appena mi avvicino Potter si allontana- constatò Theodor Nott, Draco rise divertito. Scorpius scosse il capo.
-         Come se potessi contrastare le decisioni di Margy- aggiunse Nott Senior.
Scorpius ora rise.
-         Credo sia impossibile- aggiunse guardando lo zio.
-         Almeno sono fortunato-, aggiunse ancora Nott senior, -mia figlia, si è scelta un Serpeverde- finì.
-         Non sei spiritoso Theo- disse Draco Malfoy rabbuiandosi.
-         Perché chi è che ha osato fidanzarsi con qualcuno al di fuori della casa di Salazar?- chiese Scorpius, ricevendo uno sguardo ostile da suo padre e uno stranito dallo zio.
-         Sei impazzito?- chiese Draco Malfoy.
-         No, non capisco a chi vi riferite?- chiese ancora il professore di Pozioni
-         La Weasley è una Corvonero Scorpius- gli ricordò Draco.
-         Ah sì, ma io non sto con Rose da un bel pezzo padre. La mamma non ti ha informato?- domandò divertito.
Draco Malfoy aprì e richiuse la bocca più volte.
-         Porto da bere, perché qui, c’è da brindare- disse Theodor Nott allontanandosi e lasciando così i due Malfoy da soli.
-         Quando volevi dirmelo?- chiese Draco.
-         Pensavo lo sapessi.- rispose Scorpius.
-         L’hai già sostituita?- chiese ancora Draco.
-         Ci sto lavorando. Per ora mi ha messo in prova- Draco sogghignò.
-         La Potter-. disse in un sussurro Draco – Sposatela, prima che qualcuno le faccia cambiare idea- concluse.
Scorpius sorrise, come facesse Lily ad aver conquistato la sua famiglia, nonostante si chiamasse Potter lo ignorava.
-         Ora è difficile, potrebbe succedere di tutto... -
-         Usa il cervello Scorpius e non succederà alcun che. Basta un anello a legarti per sempre a una donna - disse Draco e con quella frase sibillina, si allontanò dal figlio andando a parlare con alcuni maghi del Ministero della Magia.

**
Il capitano dei Serpeverde arrivò alle nove in punto, vestita nonostante si giocasse alle undici, con la divisa da gioco e senza degnare nessuno si sedette al suo posto .
-         Cosa voleva Malfoy- la voce di Marcus per poco le mandò di traverso il te che stava bevendo con infinita lentezza, ma Lily riacquistò immediatamente la sua proverbiale autocontrollo.
-         Se mai diverrai capitano scoprirai cosa vuole o no il capo della tua casa prima di una partita importante- disse a fil di voce, ma abbastanza udibile al giovane che le stava accanto e non smetteva di guardarla.
-         Credo che Scorpius Malfoy da me non voglia le stesse cose che pretende da te- disse Marcus insistendo con quel discorso che Lily voleva, invece, terminare immediatamente.
-         Infatti da me pretende molto di più, per questo sono il capitano- disse infastidita.
-         Lily- disse ancora Marcus Koller afferrando il braccio della Potter.
-         Non prendermi in giro, io non sono un babbeo-.
Lily si girò di scatto guardando uno dei suoi cacciatori .
-         Se continui a fare domande cretine e insinuare cose ancora più cretine, non posso che pensarlo- concluse Lily alzandosi per andare incontro a una bellissima bionda che con un sorriso radioso l’aspettava vicino al tavolo dei professori.
-         Margareth- disse Lily.
-         Capitano - la canzonò la Nott guardando la sua amica.
-         Usciamo fuori di qui- disse ancora Lily guardandosi intorno e trovandosi gli occhi di Draco Malfoy e quelli di Scorpius sopra. – mi manca l’aria-.
Margareth l’assecondò e come mesi prima, uscirono fianco a fianco dalla grande porta della sala comune.
**
Arrivarono fino alla terrazza che si trovava dietro alle serre.
-         Allora che succede?- chiese Margareth.
-         Niente Koller ultimamente sta diventando insistente- rispose Lily esasperata dal suo compagno di squadra e felice per potersi sfogare con l'amica.
-         Ti ama- disse con tono canzonatorio la Nott.
-         Il problema è che io non amo lui- replicò Lily.
-         Già il tuo cuore è...-
-         Stiamo insieme o qualcosa di simile- la interruppe Lily e Margaret sgranò gli occhi azzurri, incredula per quello che le sue orecchie avevano appena sentito.
-         Oddio! Ecco perché lo zio era tutto tronfio poco fa?- disse la Nott.
-         Che vuoi dire?- Chiese Lily.
-         Che i Malfoy sono felicissimi di accoglierti nella loro umile e sfarzosa dimora, soprattutto se gli liberi di quell’oca giuliva che è tua cugina-.
Lily socchiuse gli occhi sospirando.
-         Io non so se lui la ama ancora. Era pazzo di lei e ora dice che vuole me. Ho paura che sia solo una ripicca per quello che è successo lo scorso anno-. Lily diede libero sfogo a tutti i suoi dubbi e alle mille paure sulla sua relazione con il giovane rampollo dei Malfoy.
-         Ne dubito- rispose Margareth.
-         Avete?- chiese con fare malizioso.
-         Ma sei scema... ti ricordo che è un mio professore-.
-         Sì, sì e mi vuoi far credere che non ha tentato alcun approccio?-chiese ridendo.
-         Ci siamo baciati... un paio di volte- disse Lily.
-         Ah si e quando ?- chiese ancora curiosa la Nott.
-         Beh il primo giorno al castello e poi... ma che mi fai dire- disse Lilly imbarazzata.
-         Oh non imbarazzarti con me ragazzina-. Disse Margareth – Anzi, sono offesa. Sono la tua migliore amica e mi confessi queste cose solo ora-.
-         Sai che non è intelligente scrivere queste cose, non so se la tua posta la legge mio fratello- continuò Lily.
-         Tuo fratello? Gli taglio le mani se osa leggere la mia posta- disse Margareth e Lily rise divertita.
-         Sei talmente matta che riusciresti perfino a farlo – disse la Potter.
-         Margareth Lily- disse Albus arrivando a passo svelto. – vi sto cercando da quasi mezz’ora- aggiunse Potter - Manca poco alla partita -.
-         Devo andare – disse Lily salutando l’amica .
-         Distruggili sorellina- disse Albus, non appena Lily gli passò accanto.
-         Oh puoi giurarci – rispose prima di avviarsi verso il campo.
-         Che avevate da dirvi?- chiese Albus alla fidanzata posandole un leggero bacio sulle labbra.
-         Oh credo che presto lo saprai- rispose Margareth .
-         Uno dei vostri soliti segreti-
-         Non posso Al – disse Margareth mimando con la mano la bocca cucita.
-         Antipatica- disse Albus prendendole infine la mano e incamminandosi verso il campo da quidditch.
***

La partita era ormai alle strette finali e Serpeverde era in vantaggio di trenta gol su Grifondoro, del boccino d’oro però, non vi era traccia.
“ Dannata pallina dorata, dove sei finita?” sì domandava Lily, guardando da una parte all’altra del campo. Fu un attimo prima che un fruscio li ali bianche le solleticò il naso prima di scendere in picchiata sul prato.
Lily non si fece pregare, lanciandosi alla sua inseguimento. Dribblò compagni ed avversari catturando l’attenzione di tutto lo stadio su di se.
-         Potter attenta- disse Marcus , ma Lily non badò alle sue parole doveva prendere il boccino e conquistare la prima vittoria per la casa Serpeverde.
Solo quello le importava in quel momento.
Si spinse con il busto all’inseguimento, sentiva il vento sulla faccia, i capelli vibrare all’aria, l’odore dell’erba fresca salire su per le narici.
 “Amava quelle sensazioni, amava stare sulla sua scopa.”
Allungò la mano sporgendosi ancora un poco, incurante delle urla sugli spalti. Quando sentì quella pallina dorata chiudere le ali  sconfitta, sul palmo della sua mano: Esultò.
Sorrise, sollevando tronfia  il boccino in aria, senza mai lasciarlo.
“Aveva vinto la sua prima partita come capitano.”
La folla esultava, e uno a uno i suoi compagni l’abbracciavano felici. Lily cercò di vedere dove fosse Scorpius, ma non riuscì a trovarlo, non vedeva nessuno né il suo neo Fidanzato, né suo fratello Albus.
-         Sei stata stupenda Lily- disse Marcus Koller avvicinandosi a lei.
Lily sorrise, l’adrenalina scorreva ancora a fiumi sul suo corpo.
Rimase, però, spiazzata quando sentì le labbra fredde del compagno sulle sue. Sgranò gli occhi e lo spinse via, prima di rifigliarli un sonoro schiaffo sulla guancia.
-         Non provarci mai più- urlò correndo via da quell’assurda situazione sotto lo sguardo incredulo dei compagni e quello furibondo di Scorpius Malfoy.

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