lunedì 6 agosto 2012

L'amore è un'altra cosa cap.16-17


**
Di quel raggio di Sole,
Che ora siamo io e te.
***
Lily Potter camminava a testa alta nel lungo corridoio che dai sotterranei portava alla sala grande, quella mattina di Dicembre avrebbe, insieme a molti dei suoi compagni, fatto rientro a casa per le vacanze di Natale.
-         Lily- la chiamò un ragazzo dietro di lei, ma la caposcuola appena lo sentì affrettò il passo.
-         Lily ti prego...- disse ancora l’insistente ragazzo.
-         Lily fammi almeno scusare-.
-         Koller- disse con un tono acido e un cipiglio deciso, degno di sua nonna Molly.
-         Io e te non abbiamo nulla da dirci- concluse.
-         Perché? –chiese Marcus fronteggiandola.
-         Mi sono scusato in tutti i modi- disse il ragazzo.
-         Forse, non me ne faccio nulla delle tue scuse non trovi?- lo canzonò Lily.
-         Io e te eravamo amici- riprese convinto il ragazzo.
-         Non farmi ridere Koller. Io e te non siamo proprio nulla, in più un amico non si permette di baciarmi a tradimento davanti all’intera scuola-
-         Se fosse stato un altro a baciarti non saresti così indispettita- disse offeso.
-         Il problema è che sei stato tu a baciarmi e io non ci tenevo affatto- disse lily infisciandosene di offenderlo con quelle parole.
Marcus la guardò malissimo.
-         Sei una cretina- disse con astio – se speri che lui ti guardi come faceva con tua cugina.- Lily sbuffò.
-         Hai finito ?- chiese spazientita.
-         No- sibilo tra i denti il cacciatore dei Serpeverde.
-         Che tu abbia finito  o non, non mi importa. Io mi sono stancata di sentire le tue insulse lamentele- disse la Caposcuola.
-         Lily ti pentirai- .
-         Ah, ah, ah , non farmi ridere Koller. Di cosa dovrei pentirmi?- chiese.
-         Lui, non ti amerà mai come ti amo io-.
-         Lui?- disse sprezzante Lily assomigliando lo sguardo – e chi sarebbe mai questo lui?- chiese prendendolo in giro.
-         Non fare l’ingenua con me, i tuoi giochetti non attaccano- ribadì Marcus.
-         Ah no! – replicò Lily- ma non eri innamorato di ogni sfaccettatura del mio carattere -.
-         Potter! Sei ancora in tempo a cambiare idea- disse il Serpeverde.
-         Koller, tu hai bisogno di un po’ di riposo. Il tuo cervello sta andando in fumo. Tu pensi troppo a cose che non ti riguardano- disse Lily.
Marcus la guardò malissimo.
-         Tutto quello che mi riguarda non ti deve interessare. Non vuoi farmi incazzare, vero Marcus?-
-         Rimpiangerai queste parole. Presto anche lui , si stancherà anche di te-
-         Informerò questo lui invisibile, di non strapazzarmi troppo-rispose irriverente Lily.
Marcus sbuffò .
Lily senza nemmeno degnarlo di uno sguardo gli voltò le spalle, riprendendo il suo cammino verso l’atrio del castello.
-         Che voleva quel cretino?- chiese Scorpius, appoggiato al muro vicino alle scale.
-         Convincermi che un certo lui...- risse Lily, trattenendo un sorriso divertito – non mi merita e mi tratterà come ha trattato mia cugina-.
-         Imbecille-.
Lily si inumidì le labbra, osservando con la coda dell’occhio il suo fidanzato.
-         Geloso Malfoy?-
-         Non sei spiritosa- replicò il professore di pozioni.
-         Ci vediamo alle sette a casa mia- disse voltandole le spalle. Lily lo guardò scomparire nell’andito buio.
“ Sì sei geloso!” constatò soddisfatta Lily.
***
Il viaggio di ritorno a Londra era stato noioso, le sue compagne non avevano smesso un solo istante di parlare. Solo Alice sembrava più taciturna di Lily.
-         Tutto bene?- chiese la Potter.
-         No, ma ora non ne voglio parlare- rispose la sua amica Grifondoro. Lily mosse il capo capendo la bionda.
-         Quando vuoi io ci sono- rispose.
-         Ti va una passeggiata?- chiese all’improvviso Alice, infischiandosene dello sguardo delle altre Serpeverde .
-         Certo- disse Lily. Le due uscirono dallo scompartimento e camminarono fianco a fianco senza parlare per molto tempo.
-         Hugo mi ha chiesto di uscire- disse all’improvviso Alice mordendosi un labbro.
-         Hugo...-
-         Sì Hugo Weasley, tuo cugino- disse Alice Paciock.
-         A te interessa Hugo?- chiese perplessa Lily.
“Che stava succedendo, in questi mesi? Era troppo occupata dai suoi problemi che non si era resa conto che una dalle sue amiche si era innamorata”.
-         È simpatico. Quando chiacchiero con lui sto bene... rido- disse.
-         Ma?- chiese Lily.
“C’è sempre un ma” sì disse.
-         Non è James- disse Alice, confermando i suoi pensieri.
Lily sbuffò.
“Come facesse Alice ad essere innamorata di quel troglodita di suo fratello James non lo sapeva.”
-         Ancora- disse.
-         Non riesco... io ci provo Lily. Faccio di tutto per dimenticarlo ma è impossibile-.
-         È un cretino Alice, non merita certo il tuo amore...-
-         Soprattutto ora che è fidanzato- aggiunse tristemente Alice.
-         Fidanzato! Non farmi ridere quello non sa che è l’amore- disse la Potter. - cambia fidanzate come calzini e quelle cretine gli ronzano intorno solo perche è un giocatore di Quiddich -
-         Da come lo descrivi sembra il gemello diverso di Scorpius Malfoy- disse la Paciock.
Lily boccheggiò.
-         Alice – disse con tono basso girandosi prima da un lato poi dall’altro per vedere se c’era qualcuno nelle vicinanze.
-         Io e Scorpius stiamo insieme-. La Paciock sgranò gli occhi.
-         Scherzi vero?- domandò incredula.
-         No-.
-         È un professore- disse abbassando la voce sconvolta.
-         È Scorpius- replicò Lily.
-         Oddio- disse la Grifondoro passandosi una mano sui capelli.
-         Chi lo sa?- chiese.
-         Solo tu e Margareth – rispose.
-         Come mai Koller è ancora vivo- domandò Alice.
-         Perché i professori non possono uccidere a mani nude gli alunni- replicò divertita Lily.
Alice la guardò dritta negli occhi.
-         Avrei dovuto immaginarlo, sai Lily- disse Alice. – Non ti ho mai visto così felice da quando ti conosco-.
-         Dici- disse Lily ridendo. – si in effetti sono entusiasta- ammise.
Alice sorrise dolcemente osservando l’amica.
-         Ali,- disse la Potter, - vedrai lo troverai anche tu uno che ti farà sentire importante. Magari è proprio Hugo-
-         Hugo- disse piano.
“ Solo James potrebbe farmi sentire importante" si disse. 
"Perche noi donne siamo attratte dai bastardi?” si donmandò.
-         Grazie Lily- disse infine.
-         E per cosa?- chiese la Serpeverde.
-         Per essere uscita ad ascoltare le mie paturnie amorose-. Lily rise e abbracciò di slancio l’amica.
-         Oddio! sei proprio innamorata. Da quando la perfetta Caposcuola Serpeverde abbraccia una Grifondoro- chiese Alice trattenendo a stento una risata.
-         Da ora – replicò la Potter.
***
 Lily era rientrata a casa da solo poche ore.
Aveva disfatto il baule e si era concessa un rilassante bagno caldo.
-Mamma- disse scendendo le scale che dalla sua stanza portava alla sala da pranzo, afferrando la mantella nera.
- Questa sera non ci sono- disse – ho organizzato con alcune... amiche- l’ultima parole uscì stridula e falsa.
“Da quando non riusciva più a mentire?”
Ginny Weasley, sua madre, uscì dalla cucina con il viso e le mani sporche di farina.
-         Come si chiama?- chiese secca.
-         Cosa mamma?- disse Lily cercando di mantenere la calma.
-         Come si chiama questo che ti porta a mentirmi per uscire?- domandò ancora la signora Potter.
-         Mamma ma cosa dici?- disse Lily deglutendo sonoramente.
-         Lily, sono più grande di te e con più esperienza. Ricordo perfettamente tutte le scuse che utilizzavo per uscire con tuo padre per non farmi scoprire da tua nonna- disse senza alcuna vergogna Ginny.
Lily boccheggiò.
-         Allora come si chiama?- chiese spazientita.
-         Mamma ti giuro- cercò di rispondere Lily.
-         Lily Luna Potter- disse Ginny, mettendosi le mani sui fianchi.
-         Mamma- cercò di dire... – Scorpius- ammise infine.
Gli occhi di Ginny Weasley si dilatarono un istante.
- Malfoy- disse la signora Potter. Lily abbassò il capo pronta a sentire la ramanzina di sua madre.
- Da quando state uscendo?- chiese.
- Dall’inizio della scuola- rispose vergognandosi.
- Capisco- affermò Ginny pulendosi le mani sul grembiule.
- Draco lo sa?- chiese sua madre.
- Sì- disse Lily e Ginny non riuscì a non trattenere uno sbuffo irritato.
- Ho preparato dello stufato e del pane- immagino che starete a casa sua. – disse sua madre scomparendo dentro la cucina.
Lily rimase immobile al centro dell’ingresso, incredula. Fino a quando sua madre non le mise tra le mani un pentola con il cibo ancora caldo.
-         Penso sia ancora prematuro avvertire tuo padre di questa tua nuova amicizia- l’ammonì la madre.
Lily aprì la bocca ma non riuscì a proferir parola.
-         Non è ancora pronto per dividerti con un altro, tantomeno con un Malfoy- disse.
-         Mamma io...-
-         Lo so Lily, ma tuo padre ora non capirebbe- ammise sua madre donandole un bacio sulla tempia.
-         Ora va non vorrei si freddi. Lily- disse sua madre guardandola con un sorriso dolce - fammi sapere se Scorpius ha gradito- finì.
La rossa scosse il capo.
“Assurda! Sta cercando di ammaliare Scorpius con la cucina, come se lui non avesse mai assaggiato del cibo cucinato da lei”
Lily si smaterializzo in una strada secondaria a Diagon Alley, si girò un attimo e prese a camminare verso il centro della via magica. Quando arrivò davanti a una bella villetta a due piani tinteggiata di nuovo: sospirò. Aprì piano il cancelletto e con un colpo di bacchetta annunciò il suo arrivo al proprietario.
-         Ehi – disse Scorpius aprendo la porta, sfoderando un sorriso ammaliante. - Sei in ritardo- finì.
-         Ciao- rispose Lily, porgendogli la pentola. – questo te lo manda mia madre- aggiunse la Potter.
Il biondo la guardò un attimo perplesso.
-         Ha fatto storie?- chiese facendola accomodare in casa.
-         No- disse Lily – non sembrava nemmeno sorpresa- aggiunse.
-         Ah bene- disse Scorpius aprendo la pentola e compiacendosi per la splendida cena che, la sua futura suocera, gli aveva mandato.
-         Ho già conquistato mia suocera- disse divertito.
-         Può essere- replicò la Potter – è tuo suocero che non conquisterai tanto facilmente- replicò.
Scorpius fece spallucce.
-         Nessun padre è felice quando la figlia si fidanza, mio nonno voleva uccidere mio padre solo per aver salutato mia madre a una festa- racconto divertito Malfoy.
-         Mio padre potrebbe fare lo stesso...-
“ Non ne avrà il tempo “ disse Scorpius tra se e se.
-         Ora non crucciarti con questi pensieri. Su mangiamo! – disse prendendole la mano per accompagnarla alla sua sedia.
Da quel momento esatto Lily e Scorpius pensarono solo a loro, escludendo il mondo esterno fuori da quella deliziosa villetta al centro di Diagon Alley.
 **
Tu dimmi se ci credi
*

Si erano seduti sul divano per stare più comodi, Scorpius aveva preparato due tazze di cioccolata calda, che ora stavano consumando davanti al fuoco.
-         Sei stata bene?- chiese il giovane professore, rompendo il silenzio.
-         Sì- rispose Lily osservando un grosso tronco ardere nel camino.
-         Solo si- disse Scorpius. Lily si girò un poco per poterlo guardare negli occhi. il viso di Scorpius era illuminato dal fuoco, la sua pelle sembrava più brillante i suoi capelli biondissimi, avevano dei riflessi rossi.
-         Sono stata molto bene – disse appoggiando il capo sul petto del giovane.
-         Però non resti a dormire-
-         Però non resto a dormire- dichiarò la giovane .
-         Ed il motivo è tuo padre?-
-         Si mio padre e tanti altri ...-
-         Allora non sei stata bene se ci sono altri motivi oltre tuo padre- disse Scorpius con voce atona.
-         Sono stata bene Scorpius, credimi. Penso solo che sia troppo presto per rimanere qui a dormire con te. Che poi non dormiremo...-
-         Se t’invito a dormire, vuol dire che dormiremo- replicò convinto.
Lily sollevò un attimo il capo dal petto di Scorpius e lo guardò ancora.
-         Come no!- replicò – le convincevi tutte così?- chiese maledicendosi un attimo dopo aver fatto quella domanda.
-         Nessuna è mai stata invitata a dormire in questa casa, tanto meno al Manor. Se vuoi proprio saperlo, anche in vacanza io e Rose avevamo letti separati.
Detesto dormire con la gente che invade il mio spazio e non mi lascia respirare – disse Scorpius.
Lily si staccò immediatamente ma Scorpius fu lesto e l’afferrò per i fianchi.
-         Tu, Lily Potter, sei diversa, tu sei speciale. È bene che incominci a capirlo: per me sei l’unica e sempre lo sarai-.
Lily lo guardò ammaliata.
-         Mi stai dichiarando amore eterno? – chiese.
-         Ti sto spiegando quanto sei importante per me. Detesto quando ti paragoni alle altre. Tu non sei come loro. Se siamo qui, dopo anni di amicizia, vuol dire pur qualcosa.-
-         Sì mi stai facendo una dichiarazione d’amore- disse ancora Lily sorridendo.
-         Fidati Potter, la mia dichiarazione d’amore la ricorderai finché campi-
-         Sembra una minaccia- disse Lily.
Scorpius rise divertito donandole un bacio sulla tempia, accarezzandole con le dita il ventre piatto.
-         Infatti lo è- disse.
***

Lily era andata via da alcuni minuti e Scorpius non aveva alcuna voglia di dormire.
“Ora che faccio?” sbuffò.
Quando sentì qualcuno bussare alla porta, un enorme sorriso si dipinse in viso. Non prese nemmeno la felpa e andò ad aprire senza chiedere chi fosse, così a torso nudo.
Il sorriso gli si spense non appena incontro gli occhi azzurri della sua ex: Rose Weasley.
-         Che vuoi?- disse.
-         Che maleducato che è diventato professor Malfoy- disse la Weasley.
-         Non mi fai nemmeno entrare, fuori si gela- aggiunse scostando con un braccio il corpo statuario di Scorpius ed entrando così in casa.
-         Sei solo?- chiese.
-         Scorpius la guardò storto.
-         No-
Rose rise freddamente osservandolo dall’alto in basso per poi guardarsi intorno. La sua attenzione venne catturata da due tazze, una sporca di rossetto, appoggiate sul tavolino affianco al divano.
-         Immagino che anche questa non abbia il consenso a dormire con vostra signoria- lo canzonò.
-         Immagini male – disse Scorpius.
-         Allora dove è la fortunata?- chiese Rose ridendo divertita osservando il viso cruciato di Scorpius.
-         Non sono fatti tuoi-
-         Ah no- disse avvicinandosi sinuosa al biondo accarezzando con un dito il suo petto.
-         Ricordi quanto ti piaceva- disse sussurrandogli nell’orecchio.
-         Ora non mi piace più- rispose deciso – tu non m’interessi rose-
-         Ah , ah, ah, sei un uomo Scorpius e nessun uomo riesce a resistermi- disse sciogliendo la cintura del trench che indossava.
 Scorpius rimase impassibile quando il trench di Rose case a terra mostrandola completamente nuda ai suoi occhi.
-         Ricopriti- disse freddo.
Il clap della materializzazione echeggiò nella stanza facendo girare i due.
-         Amore-  disse Lily bloccandosi non appena vide quella scena.
-         Lily- urlò Scorpius, facendo un passo verso la sua ragazza che guardava a occhi sgranati sua cugina nuda davanti al suo uomo – non è come pensi-
Rose rise di gusto.
-         No Lily cara non è come pensi...- disse Rose. Lily non rimase un solo secondo li e scompari nuovamente.
-         Lily- urlò Scorpius arrivando nel punto in cui la rossa Potter era scomparsa.
-         Che gusti che hai. La mia cuginetta è quanto di più insignificante esista al mondo- disse con ilarità Rose.
-         Copriti e vattene immediatamente da casa mia-urlò furibondo Scorpius.
-         Non voglio vedere la tua faccia finché campo- gli disse furente il biondo. Rose lo guardò sferzante.
-         Tornerai strisciando da me- disse.
-         Ne dubito, non mi serve una donna come te- replicò e senza badare a Rose afferrò la felpa e andò a cercare Lily.
“ Pensa Scorpius. Pensa dove è finita?”
*
Erano ore che la cercava oramai, era certo che non era rientrata a casa sua. Sua madre Ginny si era agitata quando le aveva chiesto di Lily.
-         Che hai combinato?- chiese dura la signora Potter.
-         Nulla lo giuro- rispose Scorpius. – è venuta Rose-
Ginny arricciò il naso disgustata.
-         Quindi?-
-         Quindi sua nipote si è spogliata senza che io riuscissi a impedirglielo e Lily l’ha vista- disse Scorpius sempre più agitato.
-         Si è spogliata?-ripeté atona Ginny Weasley.
“ Ma che ragazza era diventata Rose. Se Hermione avesse saputo una cosa simile ne sarebbe morta sicuramente.”
-         Malfoy, non sono nata ieri- disse la signora guardando il giovane davanti a se. Scorpius era decisamente più alto di lei ma il cipiglio deciso della Weasley incuteva un certo timore nel giovane Malfoy.
-         Non m’interessa nulla di Rose. Lo giuro io amo sua figlia, io amo Lily-  disse Scorpius con tutto il fiato che aveva in gola.
-         Cosa hai detto?-  chiese uno sconvolto Harry Potter arrivando in pigiama accanto a sua moglie e al giovane Scorpius Malfoy.
-         Tu cosa?- disse visibilmente alterato.
-         Io amo sua figlia- rispose Scorpius.
Il pugno che arrivò a Scorpius fu la cosa più dolorosa che il giovane professore di pozioni avesse mai provato, questo gli provocò una piccola lacerazione sul labbro.
-         Harry , sei impazzito – urlò Ginny mentre sua figlia accompagnata da Margareth fece rientro a casa.
-         Che ci fai qui?- disse fredda Lily incurante del sangue che scorreva sul viso di Scorpius.
-         Lily Luna Potter, dimmi che quello che ha detto questo qui è un’infamia- disse livido Harry Potter riservando uno sguardo truce a Scorpius.
-         Era papà, ora non è più niente- rispose gelida Lily.
-         Lily ti prego fammi spiegare- disse Scorpius mentre Ginny lo guardava preoccupata, il labbro gli si stava gonfiando.
-         Ne ho abbastanza delle tue chiacchiere. Corri da lei- disse Lily furente fronteggiandolo.
-         Ecco sparisci da casa mia- disse l’auror.
-         Harry sta zitto – disse Ginny.
-         Lily ti prego non è come credi... - disse Scorpius cercando di fiorarla.
-         Non toccarmi sai! Non osare avvicinarti a me- disse Lily trattenendo le lacrime.
“ Stronzo! Sai quanto ti amo.”
“ Perché mi hai fatto questo? “
“Perché?”.
-         Ti prego Lily- la supplicò Scorpius .
-         Ora basta- disse Margareth. – tu siediti-, disse rivolgendosi a Lily, poi, guardando la signora Ginny disse:- signora Potter potrebbe portare un po’ del ghiaccio per questo cretino e un bicchiere d’acqua-
-         Certo Margy- rispose la donna.
-         Allora Scorpius-. Disse sua cugina Margareth – dimmi cosa ha combinato Rose, - Lily non è stata molto chiara-
-         Che dici?- replicò la Potter.
-         Rose è arrivata a casa mia all’improvviso, io non l’ho certo invitata-
-         Potevi non aprire-
-         Ero convinto fossi tu- replicò Scorpius offeso.
-         Ti avevo detto che non sarei rimasta-
-         Si ma sei ritornata- replicò ora stizzito. Harry Potter nel mentre stava impazzendo.
“ Da quanto va avanti questa storia. Come mai io non ne so nulla. Io sono un’auror, dovei scoprirle immediatamente queste cose.”
-         Mi ha chiesto se ero solo e non appena ha visto che ero in compagnia o l’ero stato pochi minuti prima si è denudata-
-         Oh sentilo si è denudata come se sei rimasto scioccato-
-         Non mi interessa tua cugina Lily. Io voglio te- disse Scorpius, infischiandosene del pubblico che ascoltava quella conversazione privata tra lui e Lily.
-         Io ti ammazzo- urlò Harry tenuto a stento da sua moglie.
-         Io non me ne faccio nulla di uno che sbava non appena vede una donna un poco accondiscendente-
-         Ti prego Lily, io non l’ho nemmeno guardata- continuò a dire Scorpius.
-         Certo perché vi ho interrotti-
-         Lily come puoi dire questo- disse sconfitto Scorpius.
-         Esci da casa mia- urlò
-         Lily- la riprese sua madre.
-         Esci immediatamente e non farti sentire e vedere finché campi- disse senza nemmeno attendere una risposta Lily salì le scale, rifugiandosi nella sua stanza.
Scorpius guardò prima Ginny e poi Margareth.
-         Vi prego aiutatemi , io non ho fatto nulla. Io la amo veramente-
-         Scorpius- disse Ginny
-         Spero per te che quello che hai raccontato sia la verità Scorpius Malfoy o renderò la tua vita un inferno- disse fredda la Nott.
“ Oh bene, almeno sua nuora ragionava ancora”. pensò Harry.
-         È la verità Margy-.
-         Vedremo – rispose – ora vai via- disse invitandolo alla porta sotto gli occhi compiaciuti del padrone di casa.
-         Scusi signora Potter per lo spettacolo indecente – disse mesto prima di avviarsi verso l’uscita.
-         Scorpius – disse Ginny – anche lei ti ama, se non ti amasse non sarebbe così offesa e indignata-
-         Lo so- rispose mesto uscendo dalla villetta dei Potter.
-         Ginny- disse Harry Potter- si può sapere da che parte stai?-chiese oltraggiato l’auror.
-         Dalla parte di mia figlia- rispose e senza degnarlo di uno sguardo seguì Margareth nella stanza di Lily. Le due donne non si stupirono di trovarla piangente sul letto.
-         Lo sai vero che sei stata dura-
-         Non è vero, lui...lei...- Lily singhiozzava disperata.
-         Non l’hai nemmeno fatto parlare- disse sua madre – ti sei fatta un’idea e sei convita che sia quella giusta-
-         La dovevate vedere- disse Lily.
-         Grazie ma preferisco di no- rispose Margareth.
-         Nessuno sano di mente preferirebbe me a lei- disse sconsolata.
-         Tutti preferirebbero te a lei- risposero in coro le due donne.
-         Oltre al fatto che sei bellissima – disse sua madre – hai un cervello, cosa che non si può dire di tua cugina- aggiunse la Nott. – come abbia fatto quel capello a metterla a Corvonero lo ignoro- finì, facendo ridere la signora Potter.
-         Dov’è?- chiese Lily dopo un po’.
-         L’ho mandato via- disse Margareth.
-         Capito- disse Lily – papà?- chiese guardando sua madre.
-         Credo sia offeso per essere stato tenuto all’oscuro-
-         Gli ha rifilato un pugno?- domandò ancora Lily.
-         Oh si, un signor pugno- disse Ginny. – l’ho rimproverato-
-         Non essere dura con lui, Scorpius ne merita tanti di pugni- disse Lily.
-         Anche tu non devi essere dura, quel ragazzo ti ama- disse su madre e Lily voleva tanto crederle , ma in quel momento tutto le sembrava difficile.
*

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