lunedì 6 agosto 2012

Il giardino segreto Cap.6


La festa a sorpresa.

Il pomeriggio era arrivato silenzioso, Hermione nemmeno se ne rese conto persa com’era a compiacersi per la scoperta che la stessa mattina aveva fatto:
“Un giardino enorme dove poter giocare e conoscere le piante.”
“Perfetto per un bambino curioso come Scorpius”, un sorriso tronfio le si dipinse in viso.
-Signorina Ford- disse una voce acuta e tremendamente acida. Hermione si ridestò improvvisamente girandosi a guardare la signorina Abby
-Che ci fa in questa parte del castello? Le ho spiegato, che deve stare nella sua stanza o nelle cucine, quando non fa lezione con il signorino- disse la governante con cipiglio severo.
“Dio quanto è odiosa” pensò Hermione.
-Io, scusi...- disse Hermione  –volevo sapere come sta Scorpius?- chiese.
La donna assottigliò lo sguardo.
-Ora sta facendo lezione con il suo maestro d’armi- rispose spiccia la vecchia strega.
Hermione aprì la bocca.
-è una cosa babbana?- disse, mentre la signorina Abby rise freddamente alla sua frase.
-Se non l’ha capito, il signorino Scorpius viene da una grande famiglia aristocratica. Saper duellare con la spada è fondamentale per poi fare un duello con la bacchetta- finì.
-Io non lo sapevo...-rispose la giovane insegnante.
-Senza dubbio.- disse la Abby- sei, una nata babbana- concluse. Il tono che la governate utilizzò per dirle questo fu schifosamente simile a quello che anni prima Draco Malfoy usava per dirle che era una sangue sporco.
Un brivido le scese lungo la schiena.
-Si lo sono – disse orgogliosa guardando negli occhi la donna.
-Già e pure Grifondoro- aggiunse la Abby.
-Non ho mai sentito di nessun Ford a Hogwarts però, mi dovrò informare- aggiunse. Hermione rimase calma, anche se dentro lo spettro di essere cacciata da quella casa la spaventava.
“Avrebbe lasciato il piccolo nelle mani di quella donna assurda, senza un padre, lontano dai nonni che lo amavano”.
“No, doveva per forza rimanere in quella casa. Scorpius aveva bisogno di lei.”
-Non ho frequentato- disse, - mia madre aveva paura della guerra e mi ha spedito in Francia, sono metà francese- disse convinta.
La governante la guardò un attimo,
-Sì, non sembri Inglese- costatò.
-Ora si vada a togliere quelle foglie dalla testa disse indicando i suoi capelli.
-Dovrebbe fare qualcosa per quei capelli , sono veramente orribili- finì la governante e senza nemmeno salutarla girò le spalle e se ne andò.
**
La settimana che precedeva la festa a sorpresa per Scorpius, corse via veloce, tra lezioni e letture di vario tipo.
Il rapporto tra Hermione e Scorpius, divenne sempre più stretto, i due passavano molto tempo insieme oltre a quello delle lezioni.
 Hermione, ebbe così poco tempo per preparare la sua sorpresa, ma si rimboccò le maniche e lavorò perfino la notte.
Però, più questa si avvicinava, più accadevano imprevisti e lavorare nel giardino senza essere vista si faceva sempre più difficile.
Era riuscita, però, a farsi portare dal giovane garzone del negozio di fiori, i bulbi da piantare che ora, grazie alla magia, iniziavano a spuntare.
Osservando i tulipani colorati, l’altalena che aveva montato poco distante e il bellissimo prato verde colorato qua e la da margherite selvatiche che lambivano il laghetto dove un maestoso cigno e i suoi anatroccoli nuotavano felici, si sentì veramente orgogliosa per il suo l’operato.
“Sì, Scorpius sarà entusiasta”.
***
Il sabato mattina, della tanto attesa festa, arrivò. Hermione dall’agitazione che tutto fosse come lei aveva previsto si alzò alle cinque.
-Allyson- disse arrivando in cucina e non stupendosi di trovare la giovane cameriera già a lavoro- come va?-
-Bene Jean- rispose la ragazza – ho preparato i tramezzini, pasticcini, biscotti al burro e quelli al cioccolato- la cameriera si guardò intorno e poi aggiunse- oltre a  delle crostate e la torta a forma di calderone- finì soddisfatta.
-Perché forma di calderone?- chiese Hermione stupita.
-Oh il padrone è un grande pozionista e anche Scorpius vuole diventarlo-
Hermione sorrise al ricordo di quando anche lei bambina voleva diventare dentista come i suoi genitori.
Sorrise.
-A quell’età -ricordò a voce alta – il sogno di ogni bambino è diventare come il proprio padre-
Anche Allyson sorrise.
-So che pensi che sia un padre cattivo, ma non è come pensi- disse la giovane magonò.
-Non verrà- ribatté Hermione.
-No, non ha risposto- disse sconsolata.
-Non sono nessuno per giudicarlo aggiunse l’insegnante, -ma se fossi al suo posto e avessi un bambino dolce come Scorpius non lo lascerei certo crescere da degli sconosciuti, specialmente se sono vecchie arpie come la Abbey- concluse.
Allyson non replicò, sapeva che Jean aveva ragione.
***

Un uomo alto, dalla pelle ambrata e folti capelli scuri entrò piano nella stanza del giovane rampollo dei Malfoy.
Sorrise , nel vedere Scorpius rannicchiato su se stesso mentre con un braccio teneva stretto al petto il peluche raffigurante il boccino d’oro.
Era stato lui a regalarglielo, infondo, era un giocatore professionista e quella piccola peste bionda che dormiva beatamente, era il suo figlioccio.
Ricordò l’istante in cui Draco e Tori l’avevano informato di aspettare un bambino.
-Draco Malfoy, diventa padre - aveva detto non riuscendo a trattenersi dal ridere, coinvolgendo anche la giovane e bella moglie del suo migliore amico.

“Quanto erano belli e spensierati insieme.”
“ Quanto era cambiato Draco da quando Tori era morta”.
“Daphne”.
La figura snella e accattivante della cognata del suo amico gli si paventò nella mente. era stata lei a cambiarlo, lei a influire negativamente nel cambiamento di Draco.
Narcissa , la lady Malfoy, non aveva dubbio e nemmeno Lucius e ora osservando Scorpius solo in quel castello, lontano dai nonni e da suo padre anche Blaise si convinse.
Daphne era deleteria per il suo amico. Doveva, assolutamente, fare qualcosa prima che fosse troppo tardi.
Non voleva che succedesse al piccolo, quello che era successo a lui, che per anni era stato solo in una grande villa mentre sua madre passava da uomo in uomo.
Il piccolo Scorpius si rigirò nel letto stiracchiandosi mentre con il pugnetto si strofinava gli occhi.
Blaise sorrise osservandolo sgranare gli occhi.
-Zio Blaise- urlò balzando in piedi –sei già qui- aggiunse saltando sul campione di quidditch.
-Ehi campione, sono contento di sapere che sei felice di vedermi- ma se mi strattoni in questo modo, mi faccio male e finisco di giocare-
Scorpius si staccò un attimo osservando il ghigno del padrino.
-Bugiardo- disse stringendolo ancora senza alcuna vergogna.
-Certo, sei una pulce- lo canzonò Zabini.
-Io non sono una pulce- replicò il piccolo Malfoy. –sono cresciuto di ben tre centimetri da quando la Ford è qui-
-La Ford?- chiese l’uomo.
-Sì, la mia insegnante-
-Immagino una vecchia bacucca- rise Blaise.
Scorpius si accigliò.
-No è bella la mia insegnante, più bella della zia Daphne- aggiunse.
Blaise rimase stupito.
-Stai scherzando?- domandò.
-No zio- rispose il ragazzino.
Blaise sogghignò.
-Bene- disse interessato - e quando la fai conoscere al tuo zietto preferito... ?-
Scorpius sembrò pensarci su.
-Oggi è il suo giorno di riposo, forse questa sera sarà al castello-
-Capisco- disse Blaise.
-Allora ora possiamo divertirci noi due... Sai, ho portato un bastone appena uscito dalla fabbrica pronto per essere cavalcato-, disse Zabini ridendo.
Scorpius sgrano gli occhi.
-Una scopa...mi hai preso una scopa da corsa?- urlò eccitato.
-Già- disse Blaise, evocando il pacco ricoperto da carta verde con un grande fiocco color argento.
Il ragazzino, in preda alla eccitazione, strappò la carta e finalmente poté ammirare il suo nuovo e fiammante manico di scopa.
La Nimbus 2030 era bella e sinuosa realizzata con legno di faggio e ginepro flessibile, andava a una velocità supersonica in meno di due secondi e aveva perfino l’antifurto.
-Zio Blaise è stupenda, grazie...grazie ...grazie- disse il ragazzino.
-Prego, per te ometto questo e altro. Ora che dici, andiamo a provarla?- chiese Zabini.
Scorpius non si fece pregare e con la scopa tra le mani uscì nel parco, pronto a volare con la sua nuova scopa da corsa.

***

-Allyson- disse Hermione verso le dieci della mattina entrando ancora una volta nelle cucine del castello.
-Mi assento per pranzo- aggiunse.  La cameriera rimase spiazzata sentendo quella frase della giovane insegnate.
-Devo scendere a ritirare il regalo per Scorpius- aggiunse Hermione vedendo lo sgomento.
La cameriera sorrise, tranquillizzandosi un poco.
Se Jean l’avesse abbandonata non sarebbe riuscita a contenere l’ira della Abby, ne era certa.
-Tranquilla, per le cinque sarò qui- aggiunse – non mi perderei per niente al mondo la faccia della Abby quando arriveranno i nonni di Scorpius- disse Hermione.
-Sicura che non eri una Serpeverde quando stavi a Hogwarts?-
Hermione rise di gusto.
-No, tranquilla sono e resterò una fiera e coraggiosa Grifondoro- disse con trasporto uscendo poi da una porta secondaria. Qualcuno, nascosto dietro una porta assistette a quel dialogo tra le due giovani donne.
“Quella voce. Ho già sentito quella voce.” Pensò , ma non riusciva a ricordare.
Forse doveva chiedere a Scorpius ,ma da quanto aveva intuito, il ragazzino non sapeva nulla della festa.
“Finalmente qualcuno che pensa a lui.”
“ Forse era opera della cameriera o di quella misteriosa donna che aveva una voce tremendamente sexy?” si domandò Blaise Zabini.
Avrebbe voluto aprire la porta e vedere se il suo nipotino aveva detto la verità, rivelandogli che la sua insegnante era bella come la zia.
“Una cosa era certa non era stronza come Daphne.”
Con questo pensiero, Blaise, girovagò per il vecchio castello dei Greengrass alla ricerca di qualcosa divertente da fare.
***
I coniugi Malfoy giunsero al castello subito dopo le cinque, Scorpius che ancora giocava con la sua nuova scopa da corsa non si accorse di nulla fino a quando la carrozza trainata da cavalli bianchi giunse di fronte al grande portone.
-Jean- disse Allyson arrivando fino alla porta del giardino.
-Sono arrivati?- aggiunse.
Hermione sospirò osservando ancora una volta che tutto all’interno di quel giardino fosse in ordine:
 Aveva messo delle coperte nei pressi del laghetto, pensando che qualcuno avrebbe gradito banchettare lì, godendo dell’ombra degli alberi;
Al centro di ogni aiuola aveva posto un’indicazione  su le specie che erano presenti e quali fossero dannose o no all’uomo;
Aveva coperto con una cupola impenetrabile la tavolata con il cibo e ora, spolverandosi l’abito che indossava, si dirigeva verso il piazzale.
Anche lei non vedeva l’ora di conoscere i nonni di Scorpius, da come ne parlava il piccolo la nonna doveva essere una vera forza della natura.
Quello che Hermione ignorava  era che lei quei due individui li conosceva e fin troppo bene.
-Nonni- disse Scorpius correndo incontro alla carrozza.
Hermione camminò a passo sostenuto con un sorriso soddisfatto che andava da un lato all’altro del suo viso.
-Vi siete ricordati- aggiunse il bambino richiamando con quelle urla la governante che non appena vide i due si ghiacciò.
Hermione fece un altro passo raggiungendo la cameriera che osservava compiaciuta la scena.
-Signori Malfoy, Scorpius venite- disse Allyson invitando i tre a seguirla.
Hermione boccheggiò indietreggiando di un passo.
-Io e la signorina Ford- aggiunse girandosi verso Hermione che era diventata bianca come un cencio. -Abbiamo preparato una sorpresa per questo tesoro- Scorpius allargò un sorriso.
-Signorina Ford- disse il ragazzino individuando la giovane insegnante dietro la cameriera, attirando così l’attenzione dei signori Malfoy su Hermione.
-Nonno, nonna questa è la signorina Ford la mia insegnante- disse Scorpius spingendo sua nonna Cissy verso Hermione che non riuscì a dire nemmeno mezza parola, ghiacciata nel ritrovarsi ancora una volta davanti i Malfoy.

Paura

Rabbia

Sgomento

Lucius Malfoy strinse gli occhi, riducendole a due fessure non poteva essere vero. I suoi occhi lo stavano tradendo quella che suo nipote presentava come la sua insegnante altro non era che quell’odiosa so tutto della Granger, l’amica di Potter, la ragazza che suo figlio detestava.
“Draco si sarebbe infuriato se avesse saputo” fu per questa ragione che Lucius Malfoy, l’ex Mangiamorte , ghignò soddisfatto.
Narcissa Black era invece strabiliata, quella era la Mezzosangue Hermione Granger.
-Signorina ...- cercò di dire Narcissa.
-Ford, nonna- disse prontamente Scorpius. – si chiama Jean Ford-
-Io...- disse Hermione.
-piacere di conoscerla .disse Narcissa stringendole la mano e girandosi subito dopo verso il marito.
Lucius si avvicinò lentamente aiutato dal suo bastone con il pomello in argento.
Il cuore di Hermione si fermò.
-Signorina Ford- disse Lucius con voce suadente, mentre gli occhi osservavano la giovane insegnanti – è un onore – aggiunse- conoscercela tanto amata insegnate del mio nipotino preferito-
Hermione riprese a respirare.
-Signori Malfoy cosa... che gradita sorpresa- disse subito la governante. Lucius sollevò lo sguardo verso la strega e sbuffò scocciato.
-Siamo stati invitati per il compleanno del nostro nipotino- rispose Narcissa cercando di mantenere un certo aplomb.
-Festa?- chiese stralunata la Abby – io non ne so nulla-
-Significa che nessuno l’ha voluta informare- replicò Lucius senza mezze misure.
Hermione deglutì a vuoto osservando prima l’ex mangiamorte e poi la governante.
“Oddio in che pasticcio mi sono cacciata” pensò.
“Un Malfoy.”
 “Scorpius è un Malfoy.”
"Il figlio di Draco Malfoy.”

-Allora questa sorpresa- disse Blaise Zabini arrivando accanto ai coniugi Malfoy, ignorando anche lui la governante che infuriata rientrò al castello.
Scorpius era entusiasta, mentre Hermione apriva la bocca e poi la richiudeva, era come scioccata.
Allyson non sapeva che fare, Jean sembrava sconvolta.
-Venite- disse la cameriera prendendo coraggio e indicando ai signori Malfoy la strada che conduceva al grande giardino. Narcissa prese il braccio di Lucius e superò Hermione  che ancora non si era ripresa.
-Sì Scorpius, ti devo dare ragione- disse Blaise avvicinandosi alla Granger- la tua insegnante è proprio bella- aggiunse.
Hermione si ridestò in un baleno.
Scorpius sorrise.
-Poi non è fidanzata. Vero signorina Ford lei non è fidanzata?- chiese il bambino.
Hermione divenne rossa.
-Scorpius non sono domande da fare- disse Hermione imbarazzata.
-Mi scusi- disse sconsolato. – ora non mi darà più il mio regalo.
Hermione scosse il capo e poi rise, una risata bella e calda.
 Blaise rimase stupito era veramente bella, diversa da Daphne che era eterea, ma senza dubbio anche la Granger era bella. si stupì nel constatare che forse aveva ragione Scorpius quella donna non aveva alcun fidanzato e la cosa gli fece un enorme piacere.
-Certo che riceverai il tuo regalo – disse accogliendolo tra le sue braccia.
Blaise si sentì per la prima volta geloso di suo nipote, anche lui voleva essere abbracciato in quel modo da Hermione Granger.
-è bene  andare- disse distogliendo lo sguardo dai due.
Hermione si staccò da Scorpius e poi gli prese la mano, conducendo i due al giardino.
Per quella sera pensò Hermione si sarebbe impegnata affinché la festa procedesse tranquilla, l’indomani sapeva bene avrebbe dovuto dire addio a quel bambino e al suo lavoro.
I Malfoy non avrebbero accettato che a fare da insegnante al loro nipote ci fosse lei : Era una mezzosangue, una grifondoro , era Hermione Granger e loro, lo sapeva bene, odiavano tutto di lei.

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