_ Pranzo con il vice Ministro_
Draco si smaterializzò direttamente al ristorante, guardò il cameriere che affabile li andava incontro e attese che questi si avvicinasse.
-desidera- chiese l’uomo vestito da pinguino.
-sarei atteso al tavolo del signor Zabini- disse secco, osservando con la coda dell’occhio il ristorante.
Non si stupì nell’osservare sfarzo e ricchezza.
Blaise già ai tempi di Hogwarts amava circondarsi da quel genere di agi, il moro, ex prefetto di Serpeverde, si sentiva bene solamente in posti in cui il gusto del bello era di casa.
Notò così, tavole rotonde allestite con tovaglie ricamate su cui erano posate le migliori composizioni floreali, fine porcellana bianca, calici di cristallo e posate d’argento.
Megalomane pensò tra se Draco mentre il pinguino, lì sorrise felice e l’accompagnò al tavolo al centro della grande sala.
Ad aspettarlo al tavolo c’erano i suoi due migliori amici, Zabini il vice ministro statunitense e sua moglie Pansy Parkinson stilista di abiti da sposa.
-sei in ritardo- disse Blaise ridendo sotto i baffi.
Draco nemmeno lo rispose mentre s’inchinò per baciare le guance della sua amica.
-come fai a reggerlo?- chiese a voce alta tanto che anche il moro Zabini lo sentisse e sbuffasse di conseguenza.
-l’amore è cieco- rispose Pansy, sorridendo e accarezzando con una mano la guancia di suo marito che si beo di quel tocco.
Draco li osservò un poco, poi abbassò lo sguardo afferrando il menù.
Quella scena lo metteva sempre a disagio, forse perché lui, l’amore non l’aveva mai conosciuto. Nessuno l’aveva mia accarezzato in quel modo in pubblico, ancora meno nel privato.
L’amore non esisteva se uno si chiamava Malfoy.
I Malfoy possiedono fama, agi, ricchezze ma non amore. L’unico Malfoy a essere amato era Scorpius, lui meritava tutto, lui era l’unica luce nella sua vita.
-Draco! Tutto bene?- chiese Pansy, sorridendo.
-si tranquilla- La mora ex serpeverde sorrise dolcemente osservando il suo ex compagno.
-pensavo che te la saresti portata dietro- disse Blaise osservando il menù.
-scusa?- chiese Draco con un’espressione sorpresa in volto.
-la Granger- Draco sgranò gli occhi, incredulo, guardando il suo migliore amico chiamare con classe il cameriere e ordinare senza cambiare mai espressione, incurante di quello che la sua bocca aveva appena pronunciato.
Quando anche Pansy e Draco ordinarono e il cameriere andò via Blaise, riprese il discorso interrotto.
-Poverina, sarà rimasta da sola nel suo studio. La immagino mentre mangia uno squallidissimo sandwich, immersa nei fascicoli- .
-Blaise sai che non sei divertente- lo interruppe sua moglie.
-Guarda Pansy che nemmeno lei è simpatica, anzi, non è proprio cambiata. Ha sempre quell’aria da so tutto io, strafottente e convinta di essere sempre dalla parte del giusto. Per lei, noi siamo feccia ed io mi adeguo- disse con astio Blaise, astio che non era nemmeno nelle sue corde. Infatti, tra i tre lui era sempre stato quello tranquillo e per niente rancoroso.
-bel comportamento maturo- disse sua moglie guardandolo severa,
-Draco digli qualcosa- il biondo sollevò scettico il viso incontrando i profondi occhi neri dell’amica e lei sbuffò.
-beh, certo tu sei d’accordo con lui. Non meritate certo quel ruolo. Voi dovete collaborare- lo riprese come se fosse la loro mamma invece l'amica di uno e la moglie dell'altro.
-guarda che noi collaboriamo- rispose il marito quasi sibilando, per non essere in qualche modo capito dal resto della sala.
- e lei che ha la puzza sotto il naso-
Finì Blaise, girandosi poi verso Draco aspettando che anche il biondo concordasse con quello che aveva detto.
-oggi mi ha dato ragione- disse Draco spiazzando Blaise che lo guardò incredulo, mentre Pansy sorrise affabile.
-mi sono sentito un verme, per tutte le volte che l’ho beffeggiata, ma è veramente intelligente- ammise , avrebbe dovuto dire che oltre a quello era anche sensuale ma Blaise l’avrebbe cruciato davanti a tutti e no il suo abito era nuovo e non voleva bruciature.
-sarebbe carino- disse Pansy quasi a metà pranzo – invitarla a bere qualcosa. Noi- disse indicando lei e suo marito - ci incontriamo sempre in un bar del centro, per l’aperitivo delle venti- concluse la mora stilista.
-Pansy!- la riprese Blaise sconvolto.
-uff-, rispose la donna – che ti ha detto di così tragico Bla- lo canzonò sua moglie.
-se fossi nella sua posizione, avrei detto anche peggio-concluse.
Il moro scosse la testa.
-sai quando il celebrante ha detto nella buona e cattiva sorte, tu! dovevi essere distratta da qualcosa- disse il moro e Pansy rise di gusto.
-la cattiva sorte per te amore è quando la Granger ha detto che vi siete comprati il posto qui al ministero?- chiese beffarda.
-si- rispose secco.
-pensi che sia solo lei che la pensa così?- replicò la donna guardandolo di sbieco
-No- rispose acido
-allora detesti tutti o solo l’eroina del mondo magico-
-Io non la detesto, mi sta antipatica. È Draco quello che la disprezza-
Pansy lo guardò un attimo.
-c’è un detto babbano che una mia collaboratrice dice sempre - disse Pansy guardando il biondo dritto negli occhi,
– sarebbe- dissero in coro i due uomini.
-chi disprezza compra- enunciò con il sorriso stampato in viso.
-ora vado-, disse infine la donna. - ho tre appuntamenti con tre spose e devo preparami mentalmente- .
Così dopo essersi asciugata le labbra e aver baciato sulla bocca suo marito e sulla guancia Draco, Pansy andò via.
-Draco- disse Blaise quando la figura di sua moglie era scomparsa oltre la porta del ristorante.
-ti piace ancora?-Chiese Blaise.
Draco, sentendo quella domanda si ricordò all’improvviso delle confessioni che sbronzi si erano fatti all’ultimo anno a Hogwarts, convinto che il suo miglior amico mai si sarebbe ricordato delle sue parole.
Logicamente si sbagliava.
Nessun commento:
Posta un commento