32- Una nuova regina... forse.
Le lezioni erano iniziate da poco meno di un’ora e Eltamin era già sulla bocca di tutti.
La Serpeverde ,infatti, aveva chiacchierato tranquillamente con alcuni compagni durante la collazione sorridendo e ridendo alle battute che Jack, il cacciatore della sua ex squadra, faceva a raffica solo per vederla sorridere.
Lily, la guardava divertita, ma non disse nulla, ogni tanto sollevava lo sguardo per vedere la faccia livida di rabbia di suo fratello James e quella perplessa dei suoi compagni di casa.
Quest’anno ci sarebbe stato da divertirsi.
Quando le due ragazze, dopo aver salutato i compagni, si incamminarono verso l’aula di trasfigurazione avvenne un altro fatto che cambiò non poco la visione che fino a quel momento la bella Malfoy, suscitava sui suoi compagni di scuola.
-Eltamin- disse Albus Potter bloccando le due ragazze sulla porta della sala grande.
Le due ragazze si voltarono a guardare il giovane Grifondoro, l’unico che non si intimoriva a parlare con loro.
-senti! se ti va-, disse avanzando lentamente – mi faresti un po’ di ripetizioni in pozioni- .
Lily scosse il capo e per poco non rise, ma Eltamin sorrise, cosa che notarono tutti perfino i professori.
-Con piacere Al- rispose la bionda – sarai il primo Potter a prendere una E- disse di slancio – ci vediamo questa sera-concluse la Malfoy.
-No, mi accontento di una A- ammise il moro facendo ridere la ragazza e ridendo anche lui.
-mi spiace deluderti- disse una voce alle spalle di Eltamin – ma oggi ci sarà la prima lezione di volo e quindi sei impegnato-
Finì Ron Weasley.
-va bene, se non hai altri impegni, ci possiamo vedere anche domani- rispose Eltamin senza voltarsi verso il professore di volo.
-No forse, non ci siamo capiti- disse l’uomo sollevando il tono di voce attirando su di se gli sguardi dell’intera sala – nessun Potter prenderà lezione da una come te- la stanza si gelò.
Lily si girò appena, mentre la preside si accorse subito dello scambio di parole tra il professore e gli alunni.
Eltamin sollevò lo sguardo verso il rosso, ghignando divertita.
-E sentiamo , professore, cosa avrei di tanto sbagliato per non poter aiutare Albus. Un ragazzo, che considero come un fratellino-. ammise la bionda senza lasciarsi prendere dall’irritazione.
-stai tramando qualcosa e cerco di proteggere mio nipote- rispose il rosso tra i denti.
-immagino-, rispose Eltamin- per fortuna che Albus è un ragazzo se no avrebbe le stesse attenzioni che ha riservato alla Probisher il primo gennaio- disse Eltamin.
La preside assottigliò lo sguardo mentre Eltamin sguscio via tra loro, aveva appena sganciato una bomba ma incurante di questo si avviava soddisfatta alla sua lezione, seguita da Lily.
-che vuol dire quello che hai detto?- chiese l’amica.
-quello che hai capito- rispose secca inchinandosi a raccogliere i libri ad una tassorosso cui erano caduti.
-questo è bello- disse rivolto alla ragazzina porgendole i libri e riprendendo poi a camminare.
-è un’accusa grave- disse Lily.
-lo so, ma non sono la sola che l’ha visto-
Lily si bloccò.
-è vero?- chiese ancora Lily.
-si- rispose secca, entrando poi nell’aula.
-chi li ha visti oltre te?- chiese ancora la rossa pallida in viso e agitata. Detestava suo zio, soprattutto dopo quello che aveva detto durante il pranzo, ma essere accusato di pedofilia era un’accusa molto grave.
-James- rispose Eltamin, - non credo però, che ammetta una cosa simile- enunciò la bionda.
-Quindi sarò io a pagarne le conseguenze- concluse.
-che stai facendo Eltamin- le chiese Lily, preoccupata per la sua migliore amica, l’aveva osservata affondo quella mattina ed aveva una strana luce in viso.
-niente di preoccupante- ammise la bionda sedendosi tranquillamente sul suo banco di fronte alla cattedra dell’insegnante.
-vivo la vita come viene, sorrido, rido con chi mi fa ridere e non mi privo di nulla- rispose aprendo il libro di trasfigurazione avanzata 5° anno.
-mio zio passerà dei guai-
- non credo qui nessuno passa dei guai se non si chiama Malfoy- disse Eltamin girandosi a guardare Lily.
-quindi tra poco li passerò anche io- ripeté Lily.
-forse, ma hai sempre il cognome Potter a proteggerti- rispose la bionda mentre i loro compagni entrarono nell’aula.
Le due ragazze stettero zitte fino a quando l’attenzione di tutti non venne attirata da grida e urla provenienti dall’esterno.
-Pagherà lei per tutti- disse infine Eltamin sussurrando alla rossa amica.
Infatti, kelly entrò di slancio, seguita dalla preside e da Ron Weasley
-stronza! che bisogno avevi di inventarti questa storia- disse di slancio mentre Eltamin seduta sul suo banco la guardava perplessa.
-lo sappiamo tutti che ti stai vendicando per quel piccolo incidente- Eltamin assottigliò lo sguardo come del resto fece, la preside.
-quale incidente chiese la preside-
-si kelly quale incidente- la canzonò la Malfoy-
-quello sulla scopa durante la partita, non pensavo che saresti caduta di sotto-
La preside si mise una mano sul cuore, avevano attentato alla vita di una sua alunna e lei non aveva creduto ai testimoni, considerandoli diatribe da case rivali.
-signorina Kelly Probisher si consideri espulsa da questa scuola- disse d’impulso la donna – vada a preparare le valigie e si presenti al mio studio-disse la preside.
-Mi scusi signorina Malfoy- disse infine - anche lei signorina Potter per non averla creduta- Lily mosse il capo annuendo.
Quando la preside se ne andò, nell’aula rimase solo Weasley con uno sguardo omicida dipinto in volto, questo non lasciava presagire niente di buono, ma Eltamin era abile e non si lasciò impressionare. Era una Malfoy e i Malfoy non hanno paura e in più nelle sue vene scorreva il sangue di Hermione Granger un’impavida testarda grifondoro.
No Eltamin non aveva paura.
**
Paura invece ne ebbe Anthares, la sua lezione di volo fu un vero incubo. Infatti, Ron Weasley si vendicò sul più piccolo dei Malfoy che venne preso di mira dall’insegnate.
-allora signor Malfoy, disse l’insegnante – ci mostri come si sale sulla scopa o magari qualche incantesimo di magia oscura. Qualcosa deve aver preso da suo padre e suo nonno . o devo pensare che l’unica cosa sono quei capelli schifosamente biondi e la puzza sotto il naso-.
Anthares non rispose abbassò il capo mentre la mano che reggeva la bacchetta li tremava.
-suu-suuuu- su... disse cercando di convincere una vecchia scopa a dargli retta, ma nulla quella non accennava a salire e il resto dei compagni che già impugnavano il manico della scopa incominciarono a prenderlo in giro.
-ah, ah, ah, vedo che questo l’hai preso da tua madre-
Anthares sollevo lo sguardo cercò con tutto se stesso di mantenere un contegno, riuscendoci.
-Mia madre non la deve nemmeno nominare-disse il giovane Malfoy con astio nei confronti di quell'uomo, il suo nuovo professore di volo che lo detestava senza nmmeno conoscerlo per il semplice fatto di essere figlio dell'odiato Draco Malfoy.
-e perché che mi fai, chiami tuo padre?- rispose ridendo il professor Weasley.
-No- disse il biondino – mi batto con lei-ammise senza vergogna.
Risero tutti cosa che ghiacciò Anthares, ma non si scoraggiò continuò a guardare il professore senza mai abbassare lo sguardo.
-ah si-, lo canzonò il rosso professore, sogghignando. – ora dici così, ma immagino tu sia codardo come tuo padre e non ti presenterai-. Disse Ron guardando il ragazzino.
-fammi vedere cosa faresti- lo incitò senza curarsi di prendere la bacchetta.
-Araneae locomotor- disse il ragazzino, senza indugiare oltre e un grosso ragno nero spuntò dalla sua bacchetta facendo impallidire il professore che fece una smorfia disgustata.
-Evanesco- rispose subito dopo, puntando poi la bacchetta sul ragazzino facendo poi vomitare a Anthares una quantità di lumache.
-questo è per ricordarti chi comanda qui- disse il rosso e ora sparite- urlò. I ragazzini corsero via uno aiutava Anthares che a intervalli regolari vomitava lumache proprio come Ron Weasley tanto tempo prima grazie ad un incantesimo di Draco Malfoy.
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