giovedì 2 febbraio 2012

La Regina di Ghiaccio.-10-



11.Scandalo in Sala Grande.

Erano le otto e mezzo di un freddo Sabato mattina di metà dicembre ma quel sabato non era un giorno normale.
Alle undici al campo di quidditch si sarebbe svolta la prima partita di campionato: Serpeverde contro Grifondoro gli eterni rivali.
La tensione era già alle stelle, anche se, dal tavolo dei Serpeverde niente faceva trasparire agitazione o timore, mai avrebbero mostrato sentimenti i ragazzi della casa verde argento.
I Grifondoro, invece, ridevano alle stupidissime battute del loro capitano; Sempre allegro e pieno di se, pensava Eltamin sorseggiando il the.
 I suoi pensieri però furono interrotti da una moltitudine di fogliettini che svolazzarono nella grande sala ricoprendola; foglietti, che mandarono letteralmente all’aria la tranquillità di quel sabato mattina rendendo l’atmosfera carica di tensione.
Lily sogghignò, impercettibilmente, cosa che lasciò perplessa la sua amica che con infinita calma prese tra le mani il foglio di pergamena che era caduto sopra la sua fetta di crostata, infastidendola non poco e incominciò a leggerlo.
Il silenzio si trasformò in bisbigli sempre più forti fino a quando un forte tonfo di una sedia caduta, non attirò l’attenzione di tutti i presenti sulla tavolata dei grifondoro.
Kelly Probisher aveva le mani sul volto e scappava fuori dalla grande sala seguita dal fidanzato James Potter, Eltamin seguì la scena con infinito disgusto, sapeva bene che il suo senso del dovere del ragazzo l’avrebbe tenuto ancora a quella ragazza.
Eltamin, abbassò nuovamente lo sguardo riguardando il lungo elenco di tutti i ragazzi con cui kelly Probisher si era intrattenuta da quando aveva quattordici anni. Lei, non aveva ancora dato un bacio e quell’oca aveva già avuto una moltitudine di ragazzi.
Oddio! Ma quanti sono? Pensò perdendosi in quei nomi… fino a quando non ne lesse uno che la mandò su tutte le furie.
Alzò di colpo lo sguardo verso il tavolo dei Corvonero e osservò ogni minima mossa che faceva quel mentecatto del fratello.
Non poteva sopportarlo tutti, ma non Scorpius.
Si alzò lentamente, scostando con un gesto i biondi capelli dal viso.
-tra dieci minuti al campo- disse rivolgendosi ai suoi compagni di squadra che annuirono, continuando a ridere leggendo i nomi di tutti quelli con cui la battitrice dei Grifondoro si era trattenuta.
Lily la guardò perplessa:- dove stai…-
Cerco di dire la rossa ma Eltamin non aveva ascoltato nemmeno una parola che già si trovava al tavolo dei Corvonero.
-Scorpius Hymperius Malfoy- disse con tono grave.
-Dimmi se è uno scherzo- chiese ancora la bionda.
Scorpius continuava a bere il suo caffè indifferente al rimprovero che la sorella, ferma dietro di lui, li stesse facendo.
-Scorpius- lo richiamo ancora Eltamin incurante degli sguardi curiosi della sala.
Il biondo appoggiò con calma la tazza, guardò suo fratello Anthares di fronte a lui e alzò gli occhi al cielo esasperato.
Scostò poi, la sedia e finalmente si girò verso la sorella che livida in volto lo osservava.
-dimmi Eltamin-disse il biondo con un sorriso strafottente sul volto
-dimmi- sibilò – ma sei deficiente!-Disse, mostrandosi vera per una volta.
Scorpius non riuscì a far altro che ghignare divertito a quella ramanzina.
-Non capisco cosa hai Eltamin- rispose Scorpius ritornando serio
-non capisci!- lo riprese lei ancora più offesa del tono con cui la stava rispondendo.
Per lui non era normale dare scandalo e questo meravigliò molto Eltamin, nessuno sapeva che della sua vita privata.
Teneva segreti i suoi amori, nessuno era importante per Scorpius tranne lei ma lei non lo voleva visto le mille donne che si vociferava avesse, ed ora a conferma di quelle voci ecco il suo nome in quell’elenco. Inaudito.
-No sorellina, non capisco il perché ti stia agitando cosi tanto. È stata una delle tante, non vedo perché ti stai scaldando. - lo disse con tale naturalezza che faceva rabbrividire.
-Eltamin andiamo- disse Lily alle sue spalle prendendole la mano.
-Ecco brava vai a battere i Grifondoro- le rispose il biondo.
Eltamin si scrollò dalla presa di Lily, facendo un passo verso il fratello.
-Metti ancora in ridicolo il casato dei Malfoy e fidati Scorpius, sarà l’ultima cosa che fai-.
Scorpius sorrise freddamente, ecco cosa aveva portato aiutare Lily.
*

Kelly Probisher corse via, appena i biglietti che volteggiavano in aria si depositarono sopra il tavolo imbandito dei Grifondoro.
Umiliata.
Offesa.
Insultata
Sapeva che l’artefice di tutto questo poteva essere solo una persona, una sola: quella gran stronza di Eltamin Malfoy.
L’aveva vista guardare il suo James quando lui era distratto, l’aveva vista molte volte perdersi a guardarlo. questa volta quella strega l'aveva fatta grossa nessuna si metteva contro di lei, nessuna si metteva contro Kelly Probisher. Lei, non aveva paura di quella ragazzina piena di se, non l’intimoriva la sua freddezza e la sua aria di superiorità.
La Malfoy non era nessuno, anzi per quanto la riguardava, era meno che niente la figlia mezzosangue di un mangiamorte.
-kelly-si girò di colpo verso il suo ragazzo
-James-disse buttandosi tra le braccia del Grifondoro e riprendendo a piangere.
-Non è vero. Non è vero niente James- disse singhiozzando.
Negare. Negare sempre.
-Ti credo amore, tranquilla- la consolò il maggiore dei figli di Harry Potter accarezzando la schiena della sua ragazza.
-Se vuoi oggi, puoi darti malata- disse ancora il moro
-No. Disse la mora sollevando lo sguardo
-Sono una grifondoro-.
-Una grifondoro non si tira mai indietro- terminò James baciandola.

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