sabato 4 febbraio 2012

La Regina di Ghiaccio.-16-



16.Musi lunghi e cambiamenti .


Una stana atmosfera regnava quella sera in casa Potter, Ginny aveva preparato per le sue ospiti i cappelletti in brodo, che tanto piacevano a Hermione e l’insalata di pollo per accontentare James che aveva un muso assurdo dal primo pomeriggio.
-ehi fratellino- disse Lily – sai che sul tuo muso lungo ci si potrebbe apparecchiare per dodici, se lo tieni ancora per alcuni giorni riusciremo a mangiare comodi il giorno di Natale. Basta trasfigurarti in una tovaglia rossa e il gioco è fatto - concluse la rossa beccandosi uno sguardo truce di sua madre.
-che ho detto- rispose la ragazza – siamo un esercito e si sta scomodi- affermò ancora la rossa.
-non è importante la comodità, ma lo stare insieme- disse Hermione sollevando piano il viso dal suo piatto.
-scusate non ho fame- disse James – posso- chiese infine rivolgendosi a suo padre.
Harry acconsenti a malincuore e il più grande dei suoi figli scattò in piedi sparendo come un fulmine fuori dalla cucina.
-ah l’amore- disse infine il salvatore del mondo magico.
-la demenza- vorrai dire lo interruppe Lily.
-signorina modera i termini- la riprese sua madre.
Lily non replicò ma borbottò sottovoce , ben udibile alla sua amica queste parole: “ si, si, ne riparliamo quando la conoscerete”.
Eltamin deglutì sonoramente al solo immaginare la presentazione di kelly ai Potter e si perse nei suoi pensieri.
Immaginò la Probisher invitata al pranzo di Natale dai Weasley, accolta dall’abbraccio della nonna di James , la signora Milly e dal sorriso compiaciuto di suo nonno. Quello che non fu mai rivolto a lei la prima volta che lo zio Harry portò lei alla Tana, dimora dei Weasley.
Il nonno di Lily, Arthur Weasley non le tolse mai gli occhi di dosso preoccupato della presenza di una Malfoy a casa sua e anche gli zii non erano da meno.
“Il male”, l’aveva chiamata la zia francese di Lily quella che aveva sposato quello con gli sfregi sul viso e mancò un battito quando si ricordò che il licantropo che aveva sfregiato quell’uomo era stato introdotto a scuola da suo padre.
-Eltamin tutto bene?-chiese sua madre distogliendola da quei.
-si – sì affrettò a rispondere la ragazza.
La cena proseguì con chiacchiere distese soprattutto grazie ad Albus che raccontava la sua tragica esperienza con Pozioni.
-ringrazia che non hai avuto Piton- le disse suo padre.
-pensa cosa direbbe a sapere che hai il suo nome- disse Lily imbarazzando ancora di più il piccolo Al.
-parli bene tu- rispose il fratello – hai la miglior pozionista come compagna di banco-rispose il più piccolo dei Potter.
-Anthares non ti aiuta?- chiese Lily.
-No perché sono talmente iellato che la lezione la facciamo con i Serpeverde- ammise sconsolato il Grifondoro.
-ah ecco- risposero in coro ridendo poi tutti
- dai Albus! Non te la prendere, pozioni non è una materia da Potter- ammise Harry.
-ah bene allora se non prendo il mago in pozioni…-cercò di dire lily
-beh ti scordi di diventare medimago-disse Harry sogghignando.
Lily impallidì al sentire quelle parole ma non replicò.
-troveremo un modo per farti prendere un E- ammise Eltamin –mentre salivano le scale.
-oh come farei senza di te amica mia- disse Lily facendo ridere Eltamin che scordò con quell’abbraccio i pensieri tristi che ebbe durante la cena.

**

Erano salite in camera di Lily subito dopo, aver aiutato Ginny a sparecchiare, avevano parlato del più e del meno. Niente di particolarmente interessante e poi si erano messe a letto sperando di essere accolte presto nelle braccia di morfeo.
Almeno una di loro, sperava questo…
-Eltamin- la chiamò Lily interrompendo quello strano silenzio tra loro.
-ho deciso, di dare una possibilità a Scorpius-ammise la ragazza.
A Eltamin andò di traverso la saliva
-ma sei fuori?- disse poi, appena si riprese.
-Si-rispose convinta la rossa rimarcando quel si con forza.
-sono mesi che ci penso-ammise infine.
-e quando volevi dirmelo- rispose l’amica girandosi verso il letto in cui riposava Lily.
Anche se il buio non le mostrava il suo volto, Eltamin, immaginò che Lily doveva aver assunto una tonalità di rosso molto simile a quello dei suoi capelli.
-Beh, te lo sto dicendo ora- ammise la rossa, riprendendo il discorso.
-abbiamo parlato molto nei mesi scorsi- disse ancora, cercando di convincere più se stessa che Eltamin che la stava ascoltando silenziosa.
-tutto questo parlare, quando è avvenuto?- chiese scettica la Malfoy.
-Aspetta! Non sarà vostra la trovata dei bigliettini in sala grande?-
-ecco…-cercò di scusarsi Lily
-lumos- disse Eltamin illuminando la stanza con la sua bacchetta.
-non ci posso credere- disse Eltamin alzandosi dal letto
-Mio fratello e la mia migliore amica, che confabulano alle mie spalle-
-tu non volevi vendicarti-ammise Lily.
-beh non ero parte in causa- disse Eltamin.
-io si, non la voglio quella come cognata-
-Lily, non sei tu che puoi decidere con chi vuol stare tuo fratello-le disse la bionda, rendendosi conto per l’ennesima volta di non essere nulla per James.
-tu sei più fortunata-le rispose di rimando Lily
-se tutto va bene avrai me- disse infine …
-chiamala fortuna- rispose Eltamin mettendosi le scarpe e infilandosi la felpa sopra il pigiama.
-ora dove vai?- chiese Lily
-a prendere una boccata d’aria – rispose spiccia la bionda – così magari troverò il modo per vendicarmi di quei due dementi che hanno messo in pericolo la mia vita-pronunciò tra i denti Eltamin.
-noi non pensavamo…- cercò di giustificarsi la Potter.
-ecco la prossima volta pensateci meglio- rispose Eltamin, uscendo dalla stanza di Lily, avviandosi poi nella veranda e poi sul tetto.
Lì nessuno l’avrebbe disturbata.

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